La voce di Megaride

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...sull'episodio di violenza primitiva delle "creature" del quartiere Poggioreale(Marina Salvadore)Per il comando-stazione CC della zona Napoli-Poggioreale, da noi adìto sugli orribili e
frequenti casi di sevizie sugli animali da parte di baby-gang del quartiere, in prima persona il capitano Antonio Caterino prontamente (così come la gentile d.ssa Clara Degni della quale abbiamo pubblicato lettera di risposta) ci inoltrava il seguente messaggio dal quale trapela, oltre l’etica professionale, una rassicurante sensibilità d’animo che è stata molto gradita dagli animalisti di tutta Italia cui l’abbiamo immediatamente trasmesso: “Gentile Signora Marina Salvadore, Le scrivo quale C.te della Compagnia dei Carabinieri di Napoli Poggioreale. Accolgo e condivido la sofferenza di quanti hanno appreso la notizia di cui sono venuto a conoscenza il giorno successivo ai fatti. Pur consapevole che il cucciolo non potrà essere restituito alla vita, al dovere d’ufficio di ricostruire compiutamente l’episodio e individuarne i responsabili si affiancherà, come negli altri casi che trattiamo, l’impegno a prevenire forme di violenza primitiva come quella verificatasi. Distinti Saluti” .Intanto, ferveva in rete il tam-tam tra i numerosi animalisti, dal nord al sud, che coinvolgeva anche – dopo la pubblicazione del crudelissimo caso - normali cittadini non espressamente cinofili ma sollecitati alla solidarietà “umana” perché esterrefatti e sinceramente annichiliti per le modalità del massacro di quel cucciolo nato al mondo solo per finire assurto a simbolo del degrado morale in cui versa questa sfortunata città di Napoli. Il nostro intervento veniva generosamente riproposto in numerosi siti e blog in rete da molti nostri lettori e collaboratori, che ringraziamo di cuore. Probabilmente, anche la stampa locale si è quindi sentita in dovere di scendere in campo, denunciando il dilagante fenomeno sociale nel suburbio ma IL NAPOLI, nella fretta di riempire e impaginare una fiche preordinata del menabò da passare in stampa, ha finito col dare brandelli di notizie sul caso, allungando il “compitino” con la falsa ed incredibile notizia del cucciolo che sarebbe sopravvissuto – alla stregua di un Ufo-Robot - all’impalamento, resuscitato e rigenerato dalle pietose mani della L.A.V. che, in realtà, non è mai giunta sul posto, durante o dopo lo schifoso crimine collettivo a cura dei “pargoli” autoctoni. Il ROMA, invece, importante quotidiano cittadino, il giorno dopo ne scriveva correttamente ed ampiamente, addirittura in due distinte pagine; nella posta dei lettori, pubblicando… e rispondendo alla denuncia di una lettrice napoletana, con un rimando alle cronache cittadine, con un articolo in testa di pagina, cogliendo appieno l’importanza di dover frenare l’escalation della - come la definisce il capitano Caterino – “violenza primitiva” (e non avrebbe potuto usare termine più “scientifico”) per evitare certi repentini processi di metabolizzazione di violenze, eclatanti nell’immediato futuro, ancor più sadiche e magari rivolte anche agli uomini… Perniciose, nella delicata psicologia dell’età evolutiva dei nostri già svezzati “creaturielli”! In breve, non c’è stato bisogno di un V-day-dogs o di un Beppe Grillo, per sollevare dal nulla e senza idonei strumenti un’accorata, umana, reazione popolare, su temi che ne’ Grillo ne’ i nostri distratti soloni nazionali e locali hanno interesse a trattare. Un suono di corno è partito da un solitario, indignato, essere umano…ed è giunto ad altre orecchie attente e sensibili alla voce del Creato… fino ad ampliarsi nell’eco di un assordante squillo di tromba, che ha coinvolto altri uomini, borghi, paesi, città e regioni del “Bel Paese”, unendo in un solo anelito, in una sola rabbiosa protesta, tanti sconosciuti cuori che sono diventati una sola forza; la voce tonante di tante creature che non hanno mai avuto voce. Ultimissime notizie scambiate tra questi numerosi sconosciuti ci informano, oggi, con il solito potente “tam-tam” che “… IL CAPITANO ANTONIO CATERINO STA PROCEDENDO
SCRUPOLOSAMENTE NELLE INDAGINI. HA FATTO DISSOTTERRARE IL CADAVERE DEL CAGNOLINO PER SOTTOPORLO AD AUTOPSIA E NON MOLLA LA PRESA, FACENDO TUTTO QUANTO E' IN SUO POTERE PER ARRIVARE A SCOPRIRE I COLPEVOLI.  NON HA ALCUNA INTENZIONE DI DIMENTICARE IL CRIMINE!” . Capitano Caterino, cosa dirle?… lei, è TUTTI NOI! Siamo orgogliosi e fieri di poter contare, come sempre, in circostanze diversissime, sui nostri amati Carabinieri!riferimenti:http://blog.libero.it/lavocedimegaride/3255400.htmlhttp://blog.libero.it/lavocedimegaride/3260800.html