La voce di Megaride

Habemus Papa!


Il Papa a Napoli: polemiche, umori diversi. C’è chi si attende che lui compia un miracolo, chi si chiede quanto costi a Napoli, in soldi, questa visita… eppoi, non la si finisce di politicizzare, a seconda delle fole del governo e dell’opposizione quest’Uomo che ha il solo compito di fare il Papa. Punto. Noi de La voce di Megaride gli diamo il benvenuto più cordiale ch’Egli merita, soprattutto in quanto bavarese, memori della simpatia e del calore umano dei bavaresi la cui storia si è intrecciata con la nostra più volte, portando a Napoli affetto e bellezza. Ricordiamo Corradino e la nostra ultima regina delle Due Sicilie, Maria Sofia Wittelsbach. Buon sangue non mente!
Intanto, riportiamo altre voci: Lettera aperta a S. S. Benedetto XVI in visita a Napoli del Maestro Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (Aiac), che per l’occasione ha realizzato per il Santo Padre un CD “Una Voce per la Pace” - Assisi - Napoli - Gerusalemme, affidandolo alla magistrale voce del soprano greco Despina Scarlatou.“Carissimo Santo Padre,
Napoli vive da troppi lunghi anni e infausti giorni, che hanno compromesso quasi tutto il tessuto sociale e morale di una società, che sembra nel torpore, dormire e vivere nel pericoloso sonno della ragione. Il nostro beneamato Cardinale Crescenzio Sepe quotidianamente cerca di svegliarci, ma nonostante tutti i suoi preziosi sforzi, appare ancora lontana un’autentica Rinascita Popolare, che sappia restituirci la dignità perduta e costruisca con un comportamento etico un futuro vivibile per i nostri giovani. Può apparire assurdo e strano ma anche ai cittadini della nostra amata Città vengono negati i minimi principi dei Diritti Umani. Sono certo Santità, che a Napoli porterà nuova Luce, Azione e Speranza per tutti coloro che hanno a cuore un nuovo cammino storico che merita. Noi dell’Aiac, L’aspettiamo a braccia aperte e Le auguriamo di cuore lunga vita e Le chiediamo d’esserci vicini per sempre. Le porgo ossequiosi saluti e mi professo obbediente e devotissimo Suo nel Signore.”Gennaro Capodanno è di altro avviso e scrive:Il Papa a Napoli: ma quanto ci costa! - 750mila euro stanziati da Palazzo Chigi, 350mila euro dal Comune di Napoli, 400mila euro dalla Regione Campania per accoglienza, addobbi ed interventi strutturali, per un totale di 1,5 milioni di euro, pari a circa 3 miliardi delle vecchie lire, ai quali si aggiungono, notizia di queste ore, 140mila euro stanziati dall’Autorità portuale, per l’atterraggio con l’elicottero, tempo
permettendo, del Pontefice. Ma quanto costa questa tre giorni del Papa a Napoli! Non parliamo dei mali endemici della città, spazzatura, ordine pubblico, abusi di ogni tipo, scuole fatiscenti, mancanza di lavoro, strade piene di buche ed avvallamenti con pedoni a fare lo slalom, ma attestiamoci su alcune notizie delle odierne cronache. Le “case famiglia” che accolgono minori sotto la tutela giudiziaria non ricevono le rette dal Comune dal giugno 2006. Mancano all’amministrazione partenopea, afferma l’assessore al ramo,  50milioni di euro “spesi ma non erogati”. Sono soldi per l’assistenza agli anziani, alle famiglie in difficoltà, alle mamme nubili ed ai bambini disagiati. La Regione Campania ha anche bloccato i redditi di cittadinanza. Infine una storia inquietante sulla quale si cerca di far luce. All’ora di entrata dei bambini in classe, una mamma denuncia che hanno tentato di rapire il suo figlioletto, che frequenta un circolo didattico tra i più antichi e conosciuti della Città. Fino all’anno scorso dinanzi a questo plesso era sempre presente un “angolo custode”, come lo chiamavano i bambini, “un nonno civico” che vigilava amorevolmente su di loro all’ingresso e all’uscita dalla scuola. Quest’anno il “nonno” non c’è più. Il motivo? Il Comune non ha i soldi per rimborsargli 6 euro al giorno, per un totale di 150 euro al mese per 25 giorni di presenza. Mi auguro che anche papa Benedetto XVI, rappresentante di una chiesa che da sempre si professa vicina agli ultimi, voglia riflettere sull’enorme spreco di pubblico danaro per accoglierlo in una città che taglia i fondi destinati proprio ai meno abbienti.