da Andrea Gisoldi/Piccoli ComuniPRODI UCCIDE DIECI MILIONI DI CITTADINI DEI PICCOLI COMUNI La dimostrazione della totale disattenzione del Governo Prodi e dell’intera
maggioranza parlamentare verso i piccoli Comuni italiani è drammaticamente dimostrata dalla Legge Finanziaria in via di approvazione. Le buone intenzioni del centrosinistra all’apposizione dell’allora Governo Berlusconi sono rimaste tali, mentre i provvedimenti al ribasso hanno superato le finanziarie del centrodestra. “Dalla padella alla brace – è il commento acido del Portavoce di Piccoli Comuni Virgilio Caivano – pensavamo di aver raggiunto il massimo con Berlusconi ed invece dobbiamo amaramente ricrederci tutti, perché Prodi ha superato ogni limite che la decenza consente. Per questo centrosinistra sgangherato ed inutile le piccole comunità locali sono solo uno spot elettorale, utili per le passerelle mediatiche di qualche deputato in cerca di medaglie. La montagna italiana, dove insistono migliaia di piccoli Comuni è stata letteralmente dimenticata. L’Appennino italiano, soprattutto al Sud è stato cancellato dall’agenda di Governo. Sulle nuove tecnologie e misure in grado di arginare la devastante desertificazione demografica non ci sono nemmeno le parole. Una Legge Finanziaria rivolta ai grandi numeri, ai grandi interessi economici e per niente attenta ai dieci milioni di cittadini che vivono nei 5634 piccoli Comuni italiani. La legge nazionale a favore dei piccoli Comuni giace come nella precedente legislatura nei cassetti polverosi del Senato e nessuno osa fare qualcosa. I grandi totem vuoti che partecipano agli incontri istituzionali, fumosi ed inconcludenti, non vanno oltre le frasi di circostanza e le opportune e flebili proteste. La drammatica verità è che questi totem sono ben allineati a difesa della casta di ogni ordine e grado (vedi terzo mandato ai Sindaci, mantenimento di carrozzoni inutili come le Comunità Montane, ecc..) e non rappresentano in nessun modo le reali esigenze delle famiglie che sempre di più stentano ad arrivare alla fine del mese. Il precariato selvaggio – attacca il Portavoce dei piccoli Centrieuropei.com - ha proprio nei piccoli Comuni l’emblema di un futuro senza futuro, dell’assenza di speranza dei giovani come motore per cambiare e migliorare le cose. Il centrosinistra con o senza trattino ed il Governo Prodi hanno fallito la loro mission a partire proprio dalle piccole comunità locali dove il postino non bussa più, internet veloce è ormai un incubo, l’assistenza sanitaria è da terzo mondo e la scuola è la peggiore d’Europa. Una condizione di totale disagio sociale ed insediativo che pare non interessare minimante la politica italiana che in spregio alle Carte ed ai trattati europei continua a commettere plateali atti di ingiustizia sociale. Mentre in Spagna, Germania, Francia, perfino in Polonia, - conclude il Portavoce dei Piccoli Comuni - le politiche nazionali guardano al rilancio delle piccole comunità locali, in Italia le lasciamo morire soffocate dall’insipienza di una classe politica e di un Governo inutile e bamboccione”.