La voce di Megaride

Vigili del Fuoco: sull'emergenza rifiuti


 Orgoglio Campano della gente comune, cittadini, uomini e donne, vecchi e … La nomina di De Gennaro a Commissario per l’emergenza rifiuti a Napoli innesca ulteriori
motivi di preoccupazione tra i cittadini e le varie realtà che partecipano alla protesta contro l’apertura del sito di Pianura. L’atteggiamento del Super Commissario, ancora in giudicato per i fatti di Genova, non è certamente quello votato al dialogo così come da egli dichiarato: lo conosciamo per i fatti e non le parole. Riunioni, incontri ed intenzioni tenute segrete fino ad oggi sono motivo di cattivi presagi, quanto detto da Prodi incalzato sul conferimento dei poteri a De Gennaro: “L'esercito solo in funzione logistica e non d’ordine pubblico” non convince il popolo soprattutto dopo le dichiarazioni di Parisi: “Qualora qualche sito sarà dichiarato zona militare” l’esercito è chiamato ad intervenire insieme alle altre forze dell’ordine. La popolazione Campana non è disposta a subire atteggiamenti antisociali e dittatoriali dopo aver subito per anni nel suo territorio, la transumanza d’ogni genere di porcherie, dai rifiuti tossici a quelli radioattivi spacciati e sversati come semplice “munnezza”, da parte d’altre regioni, che senza scrupoli hanno assoldato per decenni la camorra usandone i lucrosi servigi “ecologici”. Oggi dobbiamo anche subire i vari governatori regionali e quei personaggi nominati che albergano alla camera ed al senato ma che con la politica non hanno nulla a che vedere, e che, con la puzza sotto il naso, gridano allo scandalo puntando il dito contro i “terroni”. Non chiediamo a questi signori di accogliere i nostri rifiuti, bensì di riprendersi i loro rifiuti e provvedere alla bonifica dei nostri territori devastati, nonché a risarcire le vittime dai tanti tumori e malattie che hanno provocato. Nel pensare al popolo africano, c’è da rabbrividire a cosa, il potere degli interessi che governa il mondo dopo aver calpestato moralità ed ideologia, ha smaltito in quelle distese interminabili di giungle, deserti, catene montane o sotto la famosa strada che è costata la vita ad una giornalista che svolgeva onestamente con coraggio il proprio lavoro. L’emergenza rifiuti in Campania ha raggiunto livelli di guardia
preoccupanti per la salute pubblica e per i gravissimi rischi alla quale sono esposti i lavoratori tra questi, i Vigili del Fuoco. Come Vigili e come settore RdB/CUB Vigili del Fuoco, affermiamo che mai i colleghi avrebbero pensato di dover rischiare la vita per mano di persone alle quale fino ad oggi hanno prestato soccorso … e continueranno a farlo anche domani. Ci auguriamo da oggi in avanti di non rivedere, mai più immagini di pompieri intenti in azioni anticrimine con le forze dell’ordine alle spalle e non sullo scenario o davanti a garantire la loro sicurezza durante l’intervento. Apprezziamo quanto detto dal Capo dipartimento nell’incontro tenuto presso il Comando di Napoli in data 10 gennaio c.m. in cui, dando sfogo all’appartenenza a questa regione e questa città si augura che nel più breve tempo sia risolta questa vergognosa situazione per ridare dignità a questo territorio concordando sulla necessità di una maggiore attenzione rispetto alle accresciute ed atipiche problematiche che essa, negli ultimi anni, sta vivendo. Il nostro intervento ha evidenziato come, la nostra regione, oramai vive uno stato d’emergenza che non può più essere definita tale: il problema dei rifiuti ha origini lontane sviluppatesi nell’intreccio affaristico e clientelare tra politica, imprenditoria e criminalità organizzata che ormai soffoca non solo Napoli ma l’intera Campania. La situazione nella città di Napoli ha scatenato una protesta della popolazione che sebbene motivata da giuste ragioni, sta coinvolgendo in modo drammatico, uomini e mezzi mandati allo sbaraglio in modo vergognoso dalle decisioni di una politica incapace di risolvere i problemi in questo caso portato alla degenerazione nel tempo, che ora richiede ulteriori provvedimenti repressivi; come dire: oltre al danno la beffa. Prima malattie e morti per le esalazioni tossiche, poi randellate se protesti. Ricordiamolo. A protestare è l’orgoglio di quelle persone oneste, cittadini comuni, uomini, donne, vecchi e bambini e non camorristi, politici ed affaristi collusi in un sistema di sfruttamento economico a danno di un intera comunità. Niente potrà cambiare se anziché fare violenza al popolo, non sono arrestati i
veri responsabili e non è loro sequestrato il frutto dei guadagni illeciti, provenienti dai fondi elargiti per il ciclo dei rifiuti: circa 8 miliardi in 14 anni, parte dalle casse dello stato e parte da Bruxelles. Detto questo riteniamo che il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco a prescindere dalla questione Napoli città, ha necessità di rivedere le piante organiche in modo reale e non virtuale come le tabelle presentate dall’amministrazione. La regione Campania, per numeri d’interventi è seconda solo al Lazio. Se il prefetto Pecoraro e venuto a Napoli per chiudere la questione così come fatto dal sottosegretario in occasione dell’emergenza criminalità, la RdB dice NO GRAZIE! Spostare personale sottraendolo agli organici d’altri Comandi per tamponare, può essere vantaggioso per l’amministrazione e per la politica dell’attuale sottosegretario e del governo, ma non lo è per i pompieri tantomeno per quelli napoletani. Chiediamo attenzione e rispetto per chi opera da secoli a protezione dei beni e della vita umana vegliando h24 sui cittadini prestando la sua opera di soccorso tecnico urgente con ammirazione e rispetto di tutto il popolo d’ogni latitudine. Non possiamo tollerare e non accettiamo che per colpe di altri, i Vigili del Fuoco vengano fatti oggetti d’attacchi ad uomini e mezzi, vengano insultati, picchiati e quant’altro. Ci permettiamo di ribadire, perché convinti oppositori della riforma che stiamo subendo, che i Vigili del Fuoco non possono fare ordine pubblico ed essere schierati in prima linea. Chiediamo il rispetto della circolare “De Berardino”: in caso d’ordine pubblico i vigili del Fuoco devono rimanere nelle retrovie ed intervenire solo quando lo scenario e stato messo in sicurezza dalle forze dell’ordine. Un'altra cosa importante voglio ricordare: perseguire la politica del volontariato in un sud martoriato dalla disoccupazione e qualcosa di vergognoso. Anche il presidente del consiglio di recente ha fatto riferimento al sud ed alla disoccupazione che vive; chiediamo che il progetto dei distaccamenti volontari previsto in accordo regione Campania – Ministero Interno, venga rivisto perseguendo l’obiettivo di aprire i distaccamenti fissi con personale permanente arrivando a raggiungere i tempi previsti dal progetto Italia in 20 minuti. Il volontariato in supporto e non in sostituzione dei Vigili del Fuoco. La Campania oramai viaggia su statistiche diverse da quelli che erano gli interventi e la tipologia d’interventi prevista nel 1997, data dell’ultima emanazione di un DPCM per le piante organiche. Dal ‘97 ad oggi le emergenze sono tutte diventate ordinarie: rifiuti, criminalità, rischio idrogeologico, Vesuvio, bradisismo, il flagello estivo degli incendi, emergenza neve ect.etc. La parte politica deve, con alto senso di responsabilità, convenire sulla necessità urgente di rivalutare quelle che sono le caratteristiche e l’efficacia di un apparato di soccorso pubblico, potenziandolo e destinandovi risorse nuove, uomini e mezzi per riqualificare tutte le sedi di servizio, distribuendole sul territorio in modo da garantire in sicurezza e tempismo, il rispetto dei tempi massimi previsti per un intervento ritenuto utile ed efficace. Una volta raggiunto a regime questo potenziamento per dare risposta alla reale domanda d’aiuto del territorio saremo anche in grado di affrontare le nuove emergenze attuando i normali dispositivi previsti dai piani d’emergenza provinciali regionali e Nazionali.Per il coordinamento regionale RdB/CUB settore Vigili del Fuoco (Andrea Vicinanza)