La voce di Megaride

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire


Al Magistrato di Sorveglia di S.M.CAPUA VETERE Al Presidente della Corte di Appello I^ Sez. CALTANISSETTAAl Procuratore Generale presso la Corte di Appello di CALTANISSETTA In difesa di Bruno ContradaQual difensore di CONTRADA Bruno, ESPONGOdall’Infermeria Speciale del Carcere Militare di Santa Maria Capua Vetere leggo la nota 24/1/2008 (V. allegato), a firma del Medico di Guardia, da cui risulta che il Dott. Bruno Contrada, nato a Napoli il 2/9/1931, ed ivi detenuto, risulta affetto da:cerebropatia vascolare cronica con pregresso ictus ischemico nel territorio di distribuzione dell’arteria cerebrale posteriore destra cui è residuata emianopsia laterale omonima sinistra e disturbo vertiginoso; vasculopatia ostruttiva carotidea; aortosclerosi; arteriopatia obliterante carotidea; ipertensione arteriosa; cardiopatia ipertensiva; diabete tipo 2; colecistopatia litiasica; sindrome depressiva di notevole entità clinica; eczema diffuso; ipertrofia prostatica benigna; artropatia articolazione spalla destra di natura post-traumatica con notevole limitazione funzionale; ipoacusia.Or non vi è chi non veda, o non possa intuire, quanto siano oggettivamente gravi le condizioni di salute di questo povero uomo, di 76 anni e mezzo, dicasi 76 anni e mezzo E non è tutto: in detta raccolta anamnestica non si tiene conto degli ulteriori esiti della risonanza magnetica all’encefalo e dell’ecodoppler vasi aortici superiori, esami praticati presso l’Ospedale Civile il 22/1/2008, né della TAC al torace e dell’eco addome del 26/1/2008:Il quadro clinico, già devastante, serio e drammatico verrà completato il prossimo 31 gennaio allorché il “vecchietto” verrà sottoposto a visita generale geriatrica. Questa è, ad onor del vero, il quadro globale che inspiegabilmente non si vuol comprendere, come se il mondo terreno, con la sua peculiare limitatezza, non fosse patrimonio di ognuno.                                                                Domande:1. con queste patologie, a quell’età, con la sofferenza particolare connessa allo stato detentivo, quanto tempo ancora, ed in che condizioni, potrà vivere il Dott. Bruno Contrada? 2. E’ giusto tutto questo? 3. L’età sopravanzata, la grave infermità fisica, l’acclarata incompatibilità carceraria sono elementi che sussistono oppure no? 4. Ricorrono o non ricorrono le condizioni per la liberazione del condannato? rectius: differimento esecuzione pena ex art. 147 c.p?5. Ha o no bisogno il “vecchietto” Bruno Contrada di costanti contatti con i presidi sanitari? 6. Siamo o no in una situazione di trattamento contrario al senso di umanità?   Verità è che il Dott. Bruno Contrada è in serio pericolo di vita perché lo affermano i medici, tutti i medici, privati, pubblici, di parte e della Direzione Sanitaria del Carcere.Come può essere confutata questa diagnosi?Sappiamo che la Legge sostanziale e processuale consente la liberazione del Dott. Contrada, e quindi iustum est iussumMa sappiamo ancor di più, come diceva Sant’Agostino che iustum est iustum: una cosa giusta … è una cosa giusta. Non ci sono altre parole!Dobbiamo solo confidare di trovare qualcuno che ha la volontà di applicare la Legge, in nome di Dio e del popolo italiano.                                                          Allegato ut supra.Con ossequi.avv. Giuseppe Lipera