Catania 7/2/2008All’Ill.mo Sig. Magistrato di SorveglianzaDott.ssa Daniela Della PietraS.M. CAPUA VETEREISTANZA PER LA IMMEDIATA CONCESSIONE DIFFERIMENTO ESECUZIONE PENA – EX 147 1 COMMA N. 2 C.P. E ART. 684, 2° COMMA C.P.P. – PER GRAVISSIMI MOTIVI DI SALUTE IN SUBORDINE DELLA DETENZIONE DOMICILIARE.Qual difensore di CONTRADA Bruno, nato a Napoli il 2/9/1931, detenuto presso il Carcere Militare di Santa Maria Capua Vetere, condannato con sentenza della Corte di Appello di Palermo del 25/2/2006 alla pena di anni 10 di reclusione per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, nel segnalare quanto segueESPONGOMi giunge notizia che il Dott. CONTRADA sta sempre peggio.C’era da aspettarselo: egli sta vivendo il suo settantasettesimo anno di vita e secondo i dati ufficiali l’aspettativa di vita media di un uomo è di settantotto anni. In pratica egli avrebbe un anno di vita ancora, così almeno secondo le statistiche ufficiali mediche italiane.Ma così continuando non arriverà a compiere settantotto anni, perché la sofferenza a cui è sottoposto è enorme.Secondo il Prof. Dott. Silvio Buscami, Diabetologo, del Policlinico Universitario di Palermo, il Dott. CONTRADA vive in condizioni di malnutrizione clinicamente rilevanti (l’ulteriore aggravamento è stato rilevato attraverso le immagini televisive) del resto è inequivocabile il calo ponderale di quindici chili circa dall’epoca del suo arrivo a Santa Maria Capua Vetere ad oggi.Nelle condizioni in cui vive il Dott. Bruno CONTRADA “continuerà a dimagrire e questo potrebbe seriamente minacciare la sua vita!” secondo il pensiero dell’Illustre clinico Prof. Buscami, il quale ha rilevato che, secondo lo schema nutrizionale che gli ha comunicato il paziente, lo stesso “risulta assolutamente carente per quanto concerne l’apporto giornaliero di calcio, potassio, sodio, ferro, zinco, acido folico, riblofavina, vitamina A, vitamina D, tiamina, Vitamina B6, Vitamina C”.A parere del sanitario “la carenza di alcuni nutrimenti soprariportati può favorire o accelerare la progressione delle malattie cardiovascolari” di cui è affetto il povero vecchietto Bruno CONTRADA.Per tutte queste ragioniCHIEDOLa liberazione del condannato, in virtù del differimento esecuzione pena, o in subordine la detenzione domiciliare, il tutto perché notoriamente affetto da gravissime patologie che lo rendono incompatibile con il regime carcerario.La S.V. potrà avere modo di riscontrare quanto sin qui dedotto richiamando a sé il diario clinico aggiornato con le ultime relazioni sanitarie direttamente richiedendole all’Infermeria Speciale del Carcere Militare in Sede.Con ossequiAvv. Giuseppe LiperaDelego per il deposito in cancelleria della presente istanza il Signor Gen. a r., Giancarlo TIRRI, nato a Napoli il 9/3/1943 ed ivi residente in Via S. G. B. De La Salle n. 2.Avv. Giuseppe Lipera
Le condizioni di salute di Bruno Contrada stanno peggiorando
Catania 7/2/2008All’Ill.mo Sig. Magistrato di SorveglianzaDott.ssa Daniela Della PietraS.M. CAPUA VETEREISTANZA PER LA IMMEDIATA CONCESSIONE DIFFERIMENTO ESECUZIONE PENA – EX 147 1 COMMA N. 2 C.P. E ART. 684, 2° COMMA C.P.P. – PER GRAVISSIMI MOTIVI DI SALUTE IN SUBORDINE DELLA DETENZIONE DOMICILIARE.Qual difensore di CONTRADA Bruno, nato a Napoli il 2/9/1931, detenuto presso il Carcere Militare di Santa Maria Capua Vetere, condannato con sentenza della Corte di Appello di Palermo del 25/2/2006 alla pena di anni 10 di reclusione per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, nel segnalare quanto segueESPONGOMi giunge notizia che il Dott. CONTRADA sta sempre peggio.C’era da aspettarselo: egli sta vivendo il suo settantasettesimo anno di vita e secondo i dati ufficiali l’aspettativa di vita media di un uomo è di settantotto anni. In pratica egli avrebbe un anno di vita ancora, così almeno secondo le statistiche ufficiali mediche italiane.Ma così continuando non arriverà a compiere settantotto anni, perché la sofferenza a cui è sottoposto è enorme.Secondo il Prof. Dott. Silvio Buscami, Diabetologo, del Policlinico Universitario di Palermo, il Dott. CONTRADA vive in condizioni di malnutrizione clinicamente rilevanti (l’ulteriore aggravamento è stato rilevato attraverso le immagini televisive) del resto è inequivocabile il calo ponderale di quindici chili circa dall’epoca del suo arrivo a Santa Maria Capua Vetere ad oggi.Nelle condizioni in cui vive il Dott. Bruno CONTRADA “continuerà a dimagrire e questo potrebbe seriamente minacciare la sua vita!” secondo il pensiero dell’Illustre clinico Prof. Buscami, il quale ha rilevato che, secondo lo schema nutrizionale che gli ha comunicato il paziente, lo stesso “risulta assolutamente carente per quanto concerne l’apporto giornaliero di calcio, potassio, sodio, ferro, zinco, acido folico, riblofavina, vitamina A, vitamina D, tiamina, Vitamina B6, Vitamina C”.A parere del sanitario “la carenza di alcuni nutrimenti soprariportati può favorire o accelerare la progressione delle malattie cardiovascolari” di cui è affetto il povero vecchietto Bruno CONTRADA.Per tutte queste ragioniCHIEDOLa liberazione del condannato, in virtù del differimento esecuzione pena, o in subordine la detenzione domiciliare, il tutto perché notoriamente affetto da gravissime patologie che lo rendono incompatibile con il regime carcerario.La S.V. potrà avere modo di riscontrare quanto sin qui dedotto richiamando a sé il diario clinico aggiornato con le ultime relazioni sanitarie direttamente richiedendole all’Infermeria Speciale del Carcere Militare in Sede.Con ossequiAvv. Giuseppe LiperaDelego per il deposito in cancelleria della presente istanza il Signor Gen. a r., Giancarlo TIRRI, nato a Napoli il 9/3/1943 ed ivi residente in Via S. G. B. De La Salle n. 2.Avv. Giuseppe Lipera