La voce di Megaride

Contrada: bollettino del giorno


LETTERA AL MINISTRO DELLA DIFESAArturo ParisiROMA
La prego, Signor Ministro,  di valutare la possibilità (sentendo magari il parere delle alte gerarchie militari) di riaprire urgentemente il carcere militare Forte Boccea di Roma tenuto conto del grave disagio che hanno le famiglie, e quindi i detenuti, rinchiusi nell’unico penitenziario militare oggi in Italia che mi risulta essere quello di Santa Maria Capua Vetere, che si trova in provincia di Caserta.Roma, infatti, è più facile da raggiungere rispetto a qualsiasi altro posto per ogni persona d’Italia e quindi faciliterebbe anche i rapporti tra i detenuti e gli avvocati che provengono da ogni Foro.Nel contempo si avrebbe un altro vantaggio: l’Ufficio del Magistrato di Sorveglianza di Roma è composto ovviamente da tanti magistrati anziché  da uno solo (come a Santa Maria Capua Vetere) e ciò consentirebbe  un più ampio rapporto dialettico giuridico forense e magari una più  completa e diversificata cultura della giurisdizione.Catania 21/2/2008.Con ossequiAvv. Giuseppe Lipera******************************                                                                                                                                            
Al Ministro della Giustizia Dott. Luigi ScottiAl Consiglio Superiore della Magistratura Loro SediOggetto: Bruno Contrada richiesta di interventoFaccio seguito alle varie informative inviate, riguardante il caso in epigrafe, e di cui non ho mai ricevuto riscontro. Leggo sui giornali, notizie non smentite, quindi presumo esatte, che il Ministro della Giustizia Luigi Scotti nonché il Consiglio Superiore della Magistratura siano ultimamente intervenuti in due recenti fatti di cronaca e segnatamente per la storia del sequestro del feto a Napoli e per quella del pedofilo in libertà ad Agrigento e, a parere di tanti, hanno fatto benissimo, perché ovviamente allarmati da accadimenti che appaiono ingiusti, manifestando così volontà, almeno così immagino, di vederci chiaro.Ciò posto chiedo al Ministro della Giustizia e ai signori componenti del Consiglio Superiore della Magistratura (quest’ultimo si apprende proprio oggi che è intervenuto anche sul caso di Giovanni Novi, tant’è che ha chiesto alla Procura Repubblica di Genova copia della richiesta di domiciliari per l'ex presidente del porto di Genova) di intervenire presso l’Ufficio del Magistrato di Sorveglianza di  Santa Maria Capua Vetere, che da alcuni mesi tratta la pratica di differimento pena del Dott. Bruno Contrada, denegando tutte le istanze della difesa, nonostante i sanitari del carcere (e lo ammette nei suoi provvedimenti anche il Magistrato dott.ssa Daniela Della Pietra) abbiano sostenuto reiteratamente che le condizioni di salute del detenuto 76enne siano gravissime ed incompatibili col regime carcerario, circostanza pacifica ed acclarata (il dott. Bruno Contrada è stato ricoverato in Ospedale la settimana scorsa per un ennesimo insulto ischemico cerebrale ed il Magistrato di Sorveglianza lo sa).Catania 21/2/08Con ossequi Avv. Giuseppe Lipera****************************************In ordine all'inintelligibile, misteriosofico caso Contrada continuano a giungere in redazione sempre più numerose ed accorate adesioni, offerte di aiuto, proposte, suggerimenti dei più disparati, anche molto originali. Segno che la gente comune lavora di cervello oltreche' di cuore, perchè stanca dell'assurda odissea giudiziaria che assomma troppe puntate, come una soap-opera americana e dell'ormai macabro rituale di regime che vede vittima sacrificale un valido e fedele servitore dello Stato, mentre, in senso metaforico, "i topi ballano" .Oggi,  ci sembra giusto dare la parola ai lettori e vogliamo sottoporre all'avvocato Lipera due diversi ed originali quesiti per i quali attendiamo riscontro.1) Mimmo Di Renzo della Onlus SENZA BARRIERE chiede se sia possibile avanzare per Bruno Contrada istanza presso la ASL Caserta 2 per l'applicazione della L. 104, richiedendo - come evincesi dalle perniciose patologie autorevolmente certificate che affliggono il dott. Bruno Contrada - un'invalidità del 100% e la corrispettiva assegnazione  a decreto del punto  D che prevede l'accompagnamento da parte di un congiunto.2) M. S. B. (richiede la privacy) ci scrive per offrirsi generosamente in ostaggio in carcere al posto di Bruno Contrada durante tutto il periodo degli eventuali arresti domiciliari o della sospensione della pena o della revisione del processo; insomma, fino a quando il dott. Contrada  sarà ritenuto colpevole. Aggiunge di essere ancor giovane di età poichè ha circa 25 anni meno del detenuto, di essere di sana e robusta costituzione fisica, di non avere carichi pendenti e di non avere famiglia.(la suddetta non è un provocazione: è un'offerta accorata e sincera!... se pensiamo alle decine e decine di cittadini che stanno ancora inoltrando in redazione i propri requisiti per riempire l'elenco dei richiedenti asilo politico allo Stato Vaticano, in segno di protesta per il trattamento riservato dalla Repubblica Italiana al dott. Contrada, non ci meraviglia più alcun tipo di reazione ne' che la realtà superi la fantasia, poichè in fatto di FANTASIA giurisprudenziale la REALTA' del caso Contrada la dice lunga!)