In ordine alle pettegole voci di corridoio che vorrebbero l’avvocato Lipera, impegnato nella difesa Contrada per narcisismo ed esclusivo interesse mondano e promozionale della sua persona e del suo già celebre e storico Studio professionale, tali illazioni - tuttavia umanamente comprensibili sull’onda di memoria dell’exploit in politica, anni addietro, di uno dei precedenti difensori del dott. Contrada – non trovano terreno fertile sul quale prosperare, semplicemente perché la passionalità che l’avvocato LIPERA investe nella professione intesa come missione e la schietta personalità dello stesso sono autenticamente vere. Basterebbe semplicemente intervistare a riguardo i suoi numerosi
collaboratori e allievi, per rendersene conto. Oltretutto, è risaputo, chiunque abbia rapporto con il caso Contrada rischia – chissà perché … ed è questo il tema che i “giornalai” ed i ciarlatani politucoli di regime dovrebbero seriamente approfondire – di scadere nel più becero, mendace e malevolo equivoco del “gossip criminologico”; cosa che non avviene per amici, parenti o difensori dei brigatisti, ammantati dell’aura di eroi romantici, diversamente da chi ha la sventura di essere assimilato, pur se innocente, al folklore di “coppola e lupara”. Apprezziamo l’onestà intellettuale dell’avvocato LIPERA che si è preso pure la briga di inoltrare ai mass media questo comunicato-stampa: " TRANQUILLIZZATEVI TUTTI!Non accetterei mai in questo momento una comoda candidatura alle prossime elezioni: la battaglia per la liberazione di Bruno Contrada, che è innanzitutto per la Legalità e la Giustizia Giusta, come avrebbe detto Leonardo Sciascia, non è né di destra né di sinistra e vale più di una consolante poltrona a Roma.Del resto nessuno degli schieramenti contrapposti sembra aver capito molto dei problemi che oggi in Italia attanagliano la Giustizia, che ha bisogno di funzionare sì, ma umanamente, come auspicava Piero Calamandrei, e non ideologicamente.Con tutta tranquillità quindi, persistendo la notizia, come l’uomo che morde il cane, del vecchio servitore dello Stato morente in carcere, che se pur condannato grida la sua innocenza, invio un accorato appello ai giornalisti tutti, affinché, fin quando non si risolva questa triste e drammatica vicenda, essa non cada nell’oblio.avv. Giuseppe Lipera*********************************
Catania 22/2/2008Al Magistrato di SorveglianzaDott.ssa Daniela Della Pietra diSANTA MARIA CAPUA VETEREe per quanto di competenzaAl Procuratore Generale pressoCorte Suprema di Cassazione" Al Consiglio Superiore della Magistratura "Al Ministro della GiustiziaDott. Luigi ScottiLoro SediISTANZA PER LA IMMEDIATA CONCESSIONE DEL DIFFERIMENTO ESECUZIONE PENA - artt. 147 1° c.1 n. 2 C.P. e 684, c. 2° C.P.P. - PER GRAVISSIMI MOTIVI DI SALUTE O IN SUBORDINE PER LA DETENZIONE DOMICILIARE.Qual difensore diCONTRADA Bruno, nato a Napoli il 2/9/1931, detenuto presso il Carcere Militare di Santa Maria Capua Vetere, condannato con sentenza della Corte di Appello di Palermo del 25/2/2006 alla pena di anni 10 di reclusione per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa , con fine pena all'1/10/2014;Letta (con grande difficoltà dato il tipo minuscolo del carattere di stampa
- minimo -) la ordinanza emessa dalla S.V. il 21/2/08;OSSERVA1. La S.V. non cita - inspiegabilmente - il parere della direzione sanitaria
del carcere;2. La S.V. tuttavia è certamente ben a conoscenza che la direzione sanitaria del carcere militare di S.M. Capua Vetere sostiene ripetutamente che le condizioni di salute del Dott. Contrada non sono compatibili col regime carcerario, perché nei precedenti provvedimenti reiettivi ha sempre citato il parere di essa direzione sanitaria.3. Domanda: perché non cita in questo Suo ultimo provvedimento il parere della direzione sanitaria del carcere?4. Il Dott. Contrada è anziano e malato e per ultimo è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale di S. Maria Capua Vetere in data 13/2/08 con la seguente diagnosi: "ictus cerebrale in paziente diabetico e cerebrovasculopatico";5. Domanda: se la S.V. non crede ai medici (questo ci è dato interpretare)
perché non va di persona al carcere e vede con i suoi occhi il detenuto-paziente Bruno Contrada?6. Domanda: se la S.V. non crede ai medici e neppure a quelli della direzione sanitaria del carcere militare, perché non nomina un suo consulente medico ovvero un collegio di medici, proponendo specificatamente il seguente quesito: è o non è il dott. Bruno Contrada compatibile col regime carcerario?7. Il suo ennesimo provvedimento reiettivo sembra voler dire che dal carcere il 76enne Bruno Contrada può uscire solo se muore oppure entra in coma irreversibile. Ragion per cui il difensore esprime il proprio più convinto dissenso: il provvedimento che ha emesso la S.V. è errato perché la Legge non dice quello che la S.V. sta interpretando.8. Domanda: la S.V. ha letto ed esaminato la diagnosi di dimissione dall'Ospedale
del 15/2/08?9. Il difensore immagina che la S.V. abbia letto detto certificato per cui
si chiede e chiede alla S.V.: perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alla sindrome depressiva di tipo reattivo?10. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alla cardiopativa ipertensiva?11. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alla cerebropatia cronica aterosclerotica con segni di atrofia corticale e marcata aterosclerosi12. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alla T.I.A. in paziente con pregresso ictus cerebrale ischemico?13. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alla esofagite con ernia jatale gastrica, gastroduodenite erosiva Hpt?14. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alla ipetrofia della prostata?15. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alla ETA' DEL DETENUTO?16. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno all'ENORME CALO DI PESO DELl'ANZIANO DETENUTO-PAZIENTE, RIDOTTO ORMAI UNA LARVA?17. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno al fatto che ormai si regge in piedi a stento ed è pallidissimo?18. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno al fatto che il dott. Contrada ha perso 16 chili?19. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno all'eczema diffuso in tutto il corpo?20. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno al fatto che il Contrada ha perso quasi tutti i denti?21. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno al fatto che le ischemie cerebrali lo hanno quasi privato della vista?22. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno al fatto che spesso "venga colto in stato saporoso; la deambulazione autonoma è sempre lenta e precauzionale per i disturbi dell'equilibrio e lo stato vertiginoso, unitamente alle difficoltà visive" e che "persiste marcata depressione umorale ed ipostenia muscolare diffusa? (V. relazione della direz. Sanitaria del 21/12/07);23. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno al fatto che tutte queste malattie sono sensa speranza di guarigione?24. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno al fatto che il dott. Contrada ha poco tempo da vivere?25. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alla ultima cartella clinica dell'Ospedale Civile di Santa Maria Capua Vetere da cui il dott. Contrada è stato dimesso il 15/2/08?26. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alla relazione del medico legale dott. Giuseppe Caruso?27. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alla relazione geriatria del Prof. Franco Rengo, Geriatra, Direttore del Policlinico Federico II di Napoli;28. Perché nel Suo provvedimento reiettivo non fa alcun cenno alle relazioni sanitarie dell'Infermeria Speciale del Carcere Militare, a firma del Dirigente Sanitario (Ten. Col. Me.Dott. Francesco Cariello) del 31/10/07, del 21/12/07 e del 27/12/07 in cui si ribadisce a chiare lettere la "incompatibilità delle
malattie sofferte col regime carcerario?"Per tutto quanto sopraCHIEDEche la S.V. ordini la immediata scarcerazione di BRUNO CONTRADA o concedendo
il differimento esecuzione pena o la detenzione domiciliare.Avv. Giuseppe LiperaAllegati:1. prima pagina della cartella clinica 15/2/08;2. relazioni sanitarie dell'Infermeria Speciale del Carcere Militare, a firma del Dirigente Sanitario (Ten. Col. Me. Dott. Francesco Cariello) del 31/10/07, del 21/12/07 e del 27/12/07.Avv. Giuseppe Lipera