La voce di Megaride

Lettera aperta al presidente della giunta provinciale di Napoli


di Luigi RispoliLe recenti vicende che La vedono protagonista di un
aspro confronto con i lavoratori della provincia, inducono ad alcune riflessioni sull'operato della Sua Amministrazione anche se riconosco che i vincoli imposti dalle leggi finanziarie agli Enti Locali hanno compresso nel tempo pesantemente le politiche del personale. Gli stretti margini, tuttavia, non hanno impedito alla Sua Amministrazione di procedere ad assunzioni a vario titolo, in particolare di inutili dirigenti; ad aumentare a livelli record gli stipendi degli stessi dirigenti; a conferire consulenze sulla cui utilità per l'ente resta più di un dubbio; alla integrazione economica prevista per gli LSU senza prevedere compiti da assegnare loro; alla mobilità; ed in ultimo, ma proprio in ultimo, ad incrementare le risorse del salario accessorio per il personale dell'Ente. Tutte queste attività sono state puntualmente contestate nella relazione seguita all'ispezione della Ragioneria dello Stato con l'effetto che il panico che ha investito la Sua Amministrazione, ha prodotto come prima conseguenza l'attacco alla posizione più debole: gli stipendi dei lavoratori della Provincia ed in particolare di quelli delle categorie più basse. Di fronte a contestazioni che si basano su presupposti di legittimità, sarebbe difficile criticare più di tanto tali scelte, anche se lascia sgomenti le argomentazioni contenute nella relazione ispettiva e che evidenziano gravi leggerezze nella gestione dei contratti decentrati, in particolare per ciò che concerne i disinvolti aumenti al personale dirigente e le motivazioni giustificanti gli incrementi del salario accessorio dei restanti dipendenti. La norma che consente di incrementare le risorse del fondo destinato al trattamento accessorio della dirigenza è rappresentata dall'art. 26, comma 3 del CCNL del 23.12.99: "in caso di attivazione di nuovi servizi o di processi di riorganizzazione finalizzati all'accrescimento dei livelli qualitativi e quantitativi dei servizi esistenti, ai quali sia correlato un ampliamento delle competenze con incremento del grado di responsabilità e di capacità gestionale della dirigenza ovvero un incremento stabile delle relative dotazioni organiche". Tale norma, come si rileva dalla
stessa relazione, è speculare a quella prevista per il personale dei livelli, ma parte da presupposti differenti, tipizzanti la funzione dirigenziale, e che avrebbero dovuto trovare come immediato riscontro l'ampliamento delle competenze e l'incremento del grado di responsabilità. In realtà, l'Amministrazione da Lei presieduta ha fatto l'esatto contrario approvando il nuovo assetto organizzativo. Sono stati, infatti, aumentati i posti per dirigente e con ciò diminuite le competenze ed il grado di responsabilità di ognuno di loro. Ma la responsabilità politica più grave che Le attribuisco, è di aver perso una grande occasione. La Sua riorganizzazione, infatti, ha rappresentato soltanto una serie di caselle da riempire, senza avere alla base nessuna analisi dei bisogni e nessuna ricognizione di quelli che sono i compiti e le funzioni cui la Provincia è chiamata ad assolvere. Solo posti per Dirigenti, regolarmente poi assunti o promossi, e basta. Dal punto di vista politico nessuno potrà mai assolverla per aver perso un'occasione, quindi, per rilanciare il ruolo dell'ente di Piazza Matteotti smentendo così i tanti che chiedono, invece, l'abolizione delle Province. I rappresentanti dei lavoratori in più occasioni hanno chiesto l'avvio di un reale processo riorganizzativo, che partisse dal basso, dalla rilevazione dei bisogni per poi passare ad una ricognizione dei compiti e delle funzioni. Richieste che si basavano soprattutto sull'incremento delle competenze della polizia provinciale e del mercato del lavoro.  Per questo motivo i sindacati hanno chiesto, a più riprese, tavoli tecnici per avviare una seria pianificazione. Sforzi inutili. L'Amministrazione Provinciale ha ritenuto sufficiente elemosinare pochi spiccioli per tacitare le richieste e non essere distolta dalle cose che realmente interessavano la parte politica che l'ha sostenuta. Presidente, in quest'ultimo scorcio del suo mandato ha l'occasione di cambiare rotta e non continui a prendersela con chi è solo vittima di questa cattiva amministrazione, ponga rimedio. Presti cura ed attenzione a servizi importanti come la Polizia provinciale che è fondamentalmente polizia ambientale. La destini a compiti appropriati, non la distolga dai suoi compiti facendola solo presidiare i palazzi e rendendola comparsa nella partecipazione a cerimonie e manifestazioni. Il territorio della Provincia, certo non Le sfugge, è afflitto da una catastrofe ambientale di dimensioni epocali, come tutto il mondo ha conoscenza. Si preoccupi di incrementare il numero del personale degli uffici che si occupano di ambiente e non, come la Sua Amministrazione ha purtroppo fatto, di ridurlo drasticamente. Dia uno sguardo, almeno di tanto in tanto al mercato del lavoro, perché il mancato funzionamento dei Centri per l'Impiego è un problema grande per Napoli.(immagini: 1) Luigi Rispoli; 2) Dino Di Palma )