La voce di Megaride

Verso la politica dei monozigoti


Abbiamo ricevuto questi due distinti messaggi da Bruno Berardi e dall’ufficio stampa di Virgilio Caivano, portavoce de “I PICCOLI COMUNI”. Trattano due tematiche molto diverse ma speculari alle quali siamo molto sensibili e per questo abbiamo pensato di concatenarli, ai fini di un unico giudizio complessivo sulla voracità del Potere politico che continua impunemente, nonostante l’arte del travestitismo condita di demipocrisia, a distruggere selvaggiamente uomini e territorio, radici e identità. Siamo ormai alla frutta, in questo stramaledetto Paese, predato e saccheggiato della sua Civiltà, della bellezza e della storia dei suoi borghi e del sorriso dei suoi figli legittimi. Si è discusso tanto sul “conflitto
d’interessi” ebbene è lampante che l’unico allarmante conflitto d’interessi è quello tra la Politica ed i cittadini elettori, dal momento che alle prossime elezioni ci costringono alla pura follia  ovvero alla scelta tra due vecchi gemelli monozigoti: garanzia, questa, che in Italia non cambierà assolutamente nulla e che, anzi, assisteremo al definitivo crollo delle ultime stracciate e sporche mutande che ancora coprono alla meglio certe volgari vergogne. A Bruno Berardi  rispondiamo sottoponendogli come esempio da non seguire un solo nome, Rita Borsellino, perché egli possa ancor meglio giudicare il sistema dei due pesi e delle due misure ed anche  andar fiero della onestà intellettuale della sua famiglia e delle altre vittime del terrorismo e della mafia. A Virgilio Caivano dichiariamo, invece, senza peli sulla lingua che la redazione della meridionalista Voce di Megaride, eserciterà il suo diritto di voto, evitando come la peste di preferire l’uno o l’altro dei vecchi gemelli monozigoti. Tanto a destra, quanto al centro ed a sinistra, anche se si contano sulle dita di mezza mano, qualcuno apparentemente coerente e ancora ben identificabile esiste ancora: mettiamolo alla prova, dandogli la possibilità di non scomparire sotto l’onda di tsunami provocata dalle minzioni diuretiche dei due vecchi gemelli monozigoti e… pisciasotto! Proviamo! ****************************************
(Bruno Berardi) Il 10 marzo 1978 a Torino un gruppo di otto persone aspettava sotto casa il maresciallo di pubblica sicurezza Rosario Berardi per ammazzarlo, perchè l’indomani doveva testimoniare al maxi processo contro le brigate rosse in qualità di capo dell’ufficio investigativo antiterrorismo della questura di Torino . A trent’anni da quel disgraziatissimo giorno anche sulla famiglia del maresciallo Berardi ancora incombe la notte eterna. In tutti questi anni ne ho sentite e viste di tutti i colori; prima le solite bugie di tutti i politici poi l’apologia romantica dei terroristi che il nostro Paese ha ingrassato a dovere per paura… proprio così: il nostro Paese per  i reati di terrorismo ,di mafia e di criminalità organizzata ha preferito inginocchiarsi ai piedi dei carnefici, per evitare di essere uno Stato con le p… La paura di chi vuole andare al potere solo per prendere ciò che c’è da prendere obbliga a trascurare quanto c’è di rischioso, come, ad esempio, il compito di proteggere i propri uomini, costretti a lavorare fino ad immolarsi per la dignità di uno Stato codardo e arraffone. Ora, ci sono le elezioni…da tempo, per ottenere l’approvazione dell’opinione pubblica non si sono tirati indietro nello strumentalizzare le vittime del terrorismo della mafia e della criminalità , senza dare loro risposte esaustive sui problemi che hanno afflitto queste persone abbandonate al proprio destino ed hanno potuto impunemente abusarne, sfruttandone il dolore, la deriva, visto e considerato che le vittime non possono nuocere a nessuno. Se i carnefici fossimo stati noi,  il discorso sarebbe stato ben diverso…  non ci vogliono neanche nelle liste elettorali, ci vietano di avere un rappresentante nostro nelle istituzioni … allora, dov’è tutta questa strombazzata vicinanza delle istituzioni alle vittime del terrorismo, utili solo come comparse sul palcoscenico delle spettacolari campagne elettorali? Lancio un monito a tutti i politici: da oggi ci sarà una serie di iniziative per ricordare i nostri cari che non ci sono più, a cominciare da mio padre;  il sedici marzo, invece, in via Fani per i martiri del caso Moro… e così via. Non si permettano, i politici, di presenziare - anche a distanza - ad alcuna delle nostre  iniziative: dei bugiardi e dei papponi non sappiamo che farcene! Bruno Berardi – presidente “Domus Civitas” Vittime del terrorismo e mafia 3295340474********************************************
www.piccolicentrieuropei.com virgiliocaivano@gmail.com tel.3483722435 fax 0885654723 Rocchetta Sant’Antonio (Fg) - Berlusconi, Veltroni  e le candidature vergogna La tanto sbandierata partecipazione dal basso, la nuova stagione di un protagonismo dei territorio che Berlusconi e Veltroni sbandierano  ai quattro venti è miseramente naufragata per fare posto alle solite azioni di mercato delle vacche grasse. Il Mezzogiorno d’Italia – ha denunciato il Portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano a Piano Pantano in Campania - è ancora una volta terreno di conquista per i predoni della politica. I talenti del Sud, i giovani e la passione civile di tantissimi che nella Locride, in Campania, in Puglia, in Basilicata e Sicilia con il loro impegno quotidiano tentano di cambiare le cose, tutti insieme volgarmente offesi da una legge elettorale, chiaramente incostituzionale che rende inutile la consultazione. Le scelte di Berlusconi, - ha rimarcato il Portavoce dei Piccoli Comuni -  in maniera particolare  di candidare in Campania e Calabria, nella Locride in particolare, persone che nulla hanno che fare con la storia dei territori rappresentano il premio migliore per la cattiva politica per la non partecipazione popolare e l’esaltazione vera dalla casta impunita e padrona. Il Sud merita ben altra considerazione ed attenzione e soprattutto una classe dirigente meno servile come si sta dimostrano quella della PdL impegnata a tutelare interessi di pochi a danno delle speranze e dei sogni di milioni di cittadini che anelano uno sviluppo vero e condizioni di partecipazione concreta. Il coordinamento dei Piccoli Comuni – ha concluso il leader di Piccoli Comuni -  si sente impegnato e motivato a promuovere iniziative contro questo modo di fare politica che vede Pd e PdL in perfetta sintonia e magica armonia” - L’Addetto Stampa Andrea Gisoldi