La voce di Megaride

'O Pazzariello


tadzebao di cronache, annunci e denunce
da redazione - Non appena cessate le celebrazioni per il 200.mo di Garibaldi, la solita retorica risorgimentista impone l’obbligo di massiccia propedeutica ai festeggiamenti del 2011,
centocinquantenario dell’Unità d’Italia. Non ci è piaciuto affatto, ieri sera, l’ascaro abruzzese Bruno Vespa, emulo di Piero Angela, in quel Porta-a- “Porta sbattuta in faccia” ad almeno i tre quarti di italiani, dal nord al sud,  ormai intollerante all’abuso di sterile folklore tricolorico, utile solamente a distogliere l’opinione pubblica da più pressanti ed attuali problematiche nazionali. Abbiamo trovato molto sconveniente la stolta rappresentazione in presenza di un pubblico d’eccezione costituito, questa volta, da due ignare scolaresche costrette a sorbirsi dal vivo tutte le puttanate storiche già abbondantemente reperibili nei testi scolastici dei pennivendoli di regime. In totale assenza di “par condicio” neppure un ospite proveniente da quel vasto Sud d’Italia cancellato dalla vorace furia garibaldesca e massonica di un sempiterno Risorgimento. Unico bastian contrario pro domo sua padana, il sen. Castelli della solita Lega Nord; neppure uno straccio di relatore dal clone leghista siculo del M.P.A. di Lombardo. Un Bruno Vespa insolitamente fuori dalla realtà, ora che dappertutto – in rete, nelle librerie e nei salotti “buoni”, persino al vertice dell’Ordine dei Giornalisti, con il presidente Del Boca – proliferano testi storici revisionisti in gran quantità; praticamente, ancora una volta, la TV di Stato mediante i suoi menestrelli da noi pagati calpesta il nostro diritto all’informazione, la nostra intelligenza, la nostra identità, le nostre radici… tracciando sempre più profondo il solco tra le due Italie, elevando sempre più alte mura tra l’Italia e le sue colonie interne, così fomentando solamente il disordine e l’odio classista tra due ben distinte etnìe in Patria… che mai troveranno, in alcun futuro, afflato sinergico per arrivare a considerarsi, dopo un secolo e mezzo di coabitazione, Popolo dell’Italia Una!(marina salvadore)------------------------Il Porta a Porta di ieri sera ci offre l’occasione per presentare agli amici un nuovo blog meridionalista in rete, curato dall’appassionato Antonio Ambrosino di Procida, marittimo ed esperto di storia della
marineria delle Due Sicilie; in particolare dell’altrettanto importante marineria procidana. Il suo sito, AMBROSIADI- Stati d’animo e riflessioni in chiave sudista – è stato lanciato in rete da pochissimi giorni all’indirizzo http://ambrosiadi.blogspot.com … siccome il nostro Ambrosino è un tipo un po’ “fumino” come noi, vi proponiamo il suo più recente ed infiammato post, i cui contenuti condividiamo: “Bruno Vespa, che tu sia maledetto ! Ieri hai avuto il coraggio di fare il tuo teatrino (porta a porta) su Garibaldi addirittura invitando in studio due gruppi di studenti. Tu sai bene come andarono effettivamente le cose, sei colto, e proprio per questo E' INACCETTABILE che tu, con la tua enorme visibilita' mediatica organizzi una trasmissione su queste tematiche senza il NECESSARIO contraddittorio con i MERIDIONALISTI ! Strafottendotene del genocidio perpetrato ai danni del SUD e di tutte le conseguenze nefaste che ha generato questa devastante operazione di occupazione che dura ancora oggi. Alla faccia della verita' e alla faccia della tua etica professionale. Ma ce l'hai veramente un'etica professionale ?”-----------------------------------Il 29 aprile Bruno Contrada ha lasciato l’ospedale Melario di S.Maria Capua Vetere, ov’era stato
ricoverato d’urgenza il 17 aprile, ed ha fatto ritorno nel carcere militare ov’è recluso. Un insolito silenzio è calato nuovamente su quest’uomo e la sua tragedia, speriamo sia foriero di buone nuove. Intanto, ricordiamo che l’avv. Giuseppe Lipera  ha recentemente chiesto anche la ricusazione del giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, Daniela Della Pietra: l'udienza si terrà il prossimo 7 maggio davanti alla terza sezione penale della Corte d'appello di Napoli.-------------------------- da “LIBERA”/Basilicata - Un libro sul malaffare in Basilicata - Martedì 6 maggio 2008 con inizio alle ore 18.30 al Teatro don Bosco di Potenza, Libera in collaborazione con la casa editrice EGA di Torino
presenteranno il volume di don Marcello Cozzi “Quando la mafia non esiste. Malaffare e affari della mala in Basilicata”. In 480 pagine una ragnatela di nomi, luoghi e settori produttivi inquinati dal malaffare; la ricostruzione di uno scenario criminale che coinvolge alcuni dei settori tradizionali della mafia quali droga, sequestri di persona, usura, gioco d’azzardo fino ad interessare gli affari più moderni: prostituzione e tratta, gestione dei rifiuti compresi quelli radioattivi. Un libro che racconta il malaffare e gli affari della mala in Basilicata non solo servendosi di una montagna di atti giudiziari ma anche attraverso storie mai raccontate. Alla presentazione del 6 maggio, oltre all'autore, interverranno don Luigi CIOTTI, Presidente nazionale di Libera, Francesco FORGIONE, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia della XV legislatura, e i lavori saranno guidati da Maurizio TORREALTA, vice-caporedattore di RAINews 24.--------------------------
L'Associazione Culturale Flegreando presenta "Antrum Immane" II edizione Visita con spettacolo al Parco Archeologico di Cuma Dopo l'eccezionale successo dello scorso anno, Domenica 4 Maggio, verrà riproposto presso lo pseudo "Antro della Sibilla", all'interno del Parco Archeologico di Cuma, lo spettacolo "Antrum Immane", drammatizzazione liberamente tratta dal VI Libro dell'Eneide. Stefano Taranto, Martina Di Leva e Marika Manzoni rappresenteranno l'incontro di Enea, con la sacerdotessa Deifobe, nota come la Sibilla Cumana così come narrato nell'opera di Virgilio. La regia, le traduzioni, i costumi, le musiche e gli adattamenti sono a cura dell'Associazione Flegreando. Lo spettacolo, a cui si potrà assistere gratuitamente, su invito, da richiedere direttamente all'Associazione, sarà preceduto da una speciale visita al Parco Archeologico di Cuma. Come ormai consueto nelle iniziative di Flegreando, i miti e le leggende legate ai Campi Flegrei, faranno da "guida" in un viaggio che ci riporterà alle origini della cultura del nostro territorio. Flegreando ringrazia la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, per la disponibilità dimostrata. ufficiostampa@cirobiondi.it  393.5861941-------------------da Gennaro Capodanno pres. Comitato Valori Collinari – Vomero - In occasione della festa del 1° maggio, grande delusione dei vomeresi che hanno trovato sbarrato l’ingresso della villa Floridiana, l’unico parco di verde pubblico a disposizione del quartiere collinare della città. Molte le persone - numerose le mamme con bambini piccoli - che, approfittando della bella giornata di sole, avrebbero
voluto fruire del verde del parco, ma non c’è stato nulla da fare. I cancelli erano chiusi e così sono rimasti per l’intera giornata. Delusione anche tra i turisti che si erano arrampicati sulla collina nella speranza di visitare il museo delle ceramiche Duca di Martina, posto all’interno dello stesso parco. E’ a dir poco singolare la situazione che si crea in queste occasioni nel capoluogo partenopeo, e non da oggi. Così, mentre in tutte le città d’Italia e d’Europa, nelle giornate di festa, il patrimonio mussale ed ambientale viene offerto alla fruizione sia dei residenti che dei visitatori, a Napoli, dove è in atto, per le ben note ragioni, una e propria debacle sul fronte del turismo, nonostante gli infruttuosi, a tutt’oggi, tentativi di rilanciare l’antica metropoli come capitale della cultura, si chiudono i parchi pubblici con annessi musei, come appunto nel caso di villa Floridiana. Non vedo proprio come si possano poi versare lacrime di coccodrillo da parte delle autorità competenti per la mancata ripresa in un settore vitale per l’economia della Città. (nota della redazione: se per questo, risultavano chiusi gli scavi di Pompei e di Ercolano; a Napoli, il Palazzo Reale ed il Museo Archeologico, praticamente tutti i siti gestiti dal Ministero… Sarebbe questo l’aiuto governativo a ricostruire l’immagine decorosa di questa regione, dopo l’apoteosi munnezzara di quest’inverno che ha sotterrato nella vergogna la bellissima Napoli?)