servizio di Marina Salvadoreriprese e montaggio Mauro CaianoLA CRONACA SENZA PELI SULLA LINGUAdi Marina SalvadoreIl miglior convegno sull’Ingiustizia, questo organizzato in Napoli a vent’anni dalla scomparsa di Enzo Tortora presso l’Unione Industriali e patrocinato anche dal locale Ordine degli Avvocati. Relatori d’eccezione illustri avvocati come Della Valle e Pisapia che abbiamo abbondantemente conosciuto in Tv ed altri altrettanto agguerriti anche se meno patinati. C’era, finalmente, una buona rappresentanza della Stampa,a prendere appunti nonostante il boicottaggio del blocco autostradale dalle 9,00 alle 13,00 decretato da quel bontempone dell’assessore comunale Nasti con la sua surreale Domenica Ecologica e le strade ancora lorde di tonnellate di monnezza sparse dal popolo in rivolta; situazioni da“cacio sui maccheroni” ad uso dei giacobini e degli “intellettuali” napoletani, fantasmi cattivi della Repubblica di Robespierre, in auge ancora e SOLO in questa colonia italiana. Ci spiace l’aver riscontrato, in questa manifestazione controcorrente, l’assenza di contraddittorio… un qualsivoglia accenno di talk-show a lavori finiti, tra il nobile consesso ed il pubblico lì giunto dopo le fatiche del suddetto Camel Trophey napoletano. E’ in queste rare, preziose occasioni che si dovrebbe favorire il confronto con la platea perché tutte le belle relazioni ed interventi non restino solo limitati al piacere dell’esercizio di lessico, dell’orazione fine a se stessa, come videoclips stampate in un nostalgico album dei ricordi, con il pericolo di scadere nelle muffe della retorica, in particolare per chi, da anni, in tema di Ingiustizia se la suona e se la canta, purtroppo, da solo. Peccato! Un’occasione mancata di “interAzione”, laddove la presenza dell’avvocato Lipera e di Salvo Giorgio, il primo ed unico
Con la mente a Tortora e gli occhi su Contrada
servizio di Marina Salvadoreriprese e montaggio Mauro CaianoLA CRONACA SENZA PELI SULLA LINGUAdi Marina SalvadoreIl miglior convegno sull’Ingiustizia, questo organizzato in Napoli a vent’anni dalla scomparsa di Enzo Tortora presso l’Unione Industriali e patrocinato anche dal locale Ordine degli Avvocati. Relatori d’eccezione illustri avvocati come Della Valle e Pisapia che abbiamo abbondantemente conosciuto in Tv ed altri altrettanto agguerriti anche se meno patinati. C’era, finalmente, una buona rappresentanza della Stampa,a prendere appunti nonostante il boicottaggio del blocco autostradale dalle 9,00 alle 13,00 decretato da quel bontempone dell’assessore comunale Nasti con la sua surreale Domenica Ecologica e le strade ancora lorde di tonnellate di monnezza sparse dal popolo in rivolta; situazioni da“cacio sui maccheroni” ad uso dei giacobini e degli “intellettuali” napoletani, fantasmi cattivi della Repubblica di Robespierre, in auge ancora e SOLO in questa colonia italiana. Ci spiace l’aver riscontrato, in questa manifestazione controcorrente, l’assenza di contraddittorio… un qualsivoglia accenno di talk-show a lavori finiti, tra il nobile consesso ed il pubblico lì giunto dopo le fatiche del suddetto Camel Trophey napoletano. E’ in queste rare, preziose occasioni che si dovrebbe favorire il confronto con la platea perché tutte le belle relazioni ed interventi non restino solo limitati al piacere dell’esercizio di lessico, dell’orazione fine a se stessa, come videoclips stampate in un nostalgico album dei ricordi, con il pericolo di scadere nelle muffe della retorica, in particolare per chi, da anni, in tema di Ingiustizia se la suona e se la canta, purtroppo, da solo. Peccato! Un’occasione mancata di “interAzione”, laddove la presenza dell’avvocato Lipera e di Salvo Giorgio, il primo ed unico