La voce di Megaride

Contrada: perizia medica del 10 luglio - versione integrale


per gentile concessione della dr. Agnesina Pozzi
Allo Studio Legale Lipera, nelle persone dell'Avv.to Giuseppe Lipera e dell'Avv.ssa Graziella Coco, giusto mandato conferitomi, espongo quanto segue affinché adottiate tutti i provvedimenti necessari e conseguenti a quanto sto per relazionarvi. Premesso che gli esperti del Collegio Giudicante sono: la Dr.ssa Raffaella Amodio,  Avvocato iscritta all'ordine di Salerno ed il Prof. Dr. Raffaele Pempinello, medico, se ne deduce che   l'esperto medico (perché solo un medico laureato in medicina e chirurgia può dirsi esperto di malattie dell'essere umano) è solo uno. Solo uno ma di grande valore, in quanto il Prof. Raffaele Pempinello, a prescindere dalle sue attività specialistiche  (Direttore dell'Unità Operativa Complessa della V divisione del Cotugno di Napoli, che si occupa di malattie infettive acute e croniche: epatiti virali acute e croniche, epatocarcinoma, infezioni da HIV – AIDS ; leishmaniosi viscerale; febbri di origine sconosciuta; infezioni parassitarie; malattie infettive esantematiche; aspetti nutrizionali e metabolici delle malattie infettive; infezioni dell’apparato osteoarticolare),  ha presieduto il 25 e 26 gennaio 2008 un importantissimo convegno dal tema GIUSTIZIA E SANITA’, tenutosi nella Sala Rari della Biblioteca Nazionale di Palazzo Reale e nella Sala De Lorenzo del Cotugno. Il convegno ha affrontato il tema “Umanizzazione della pena e tutela della salute”.  Intendo quindi rivolgermi al Collegio Giudicante ma nello specifico al Collega medico,  proprio in virtù  di questo suo encomiabile interesse e segnalare quanto segue per Vs tramite e di cui mi assumo piena responsabilità: 1) I risultati delle analisi (richieste da noi il 23 giugno scorso ed effettuate il 2 luglio), sono giunti  al Carcere Militare solo il 7 luglio c.a. Dalle stesse  emerge: a)un aumento del CEA (6,6 microgrammi); b)un aumento della PCR (7,4 mg/l); c)una diminuzione della transferrina (166mg/dl); d)una diminuzione della ferritina (2,31 ng/ml); e)una diminuzione del fosforo (3,4 mg%); 2) il peso si mantiene intorno a 65,5 kg perché alle 14, aveva appena mangiato e risultava essere di 65,7 kg, così come i parametri pressori e di frequenza.  Il Dr. Bruno Contrada beve poco e vive in un ambiente caldo e non condizionato, la pelle è molto secca e anelastica e il suo dorso è sempre più curvo. Il suo eloquio è affaticato anche se motivato da grande forza morale. 3) la sottoscritta, insieme ai Colleghi militare (Dr.Palumbo) e civile (Dr. Carotenuto), ha tentato di convincere il Dr. Contrada a ricoverarsi per qualche giorno perché ritenevo fosse nel suo interesse inquadrare globalmente i  problemi e permettere alla Divisione Nutrizionista del Federico II di avvalersi di tutte le professionalità e consulenze disponibili nell'ambito universitario.  Il suo rifiuto è stato supportato/motivato da un chiarissimo scritto, già noto a questo Studio Legale. Per quanto nelle sua ostinazione si possa ravvisare la conferma della patologia arteriosclerotica cerebrale, devo anche onestamente dire che ravviso una paurosa coerenza per i motivi  gravissimi che vi espongo di seguito.Avevo ragione a dire nelle prima mia lettera, che spesso i Giudici giudicano "ingiustamente" non per colpa loro ma per colpa di noi medici. Se poi siano colpe in buona fede o in mala fede sarà vostro compito
appurarlo perché di fatti gravissimi si tratta, in quanto ai Giudici viene IMPEDITO di conoscere la reale condizione medica di un cittadino che dev'essere giudicato compatibile o no con il regime carcerario. Dunque, Il Dr. Contrada mi ha mostrato la cartella clinica concernente il ricovero nell'Aprile c.a. presso l'Ospedale Melorio di SM Capua Venere  e devo dire che il MIO SCONCERTO è profondo per le omissioni a danno del Dr. Contrada. a) nella sintesi clinica alla dimissione NON RISULTANO AFFATTO i postumi dell'ictus (l'emianopsia omonima sn) ed anzi, la vasculopatia cerebrale, documentata  peraltro dalla TAC, viene  "passata" quasi per una immagine radiologica senza sintomatologia, nonostante il paziente abbia avuto anche episodi ricorrenti di lipotimie e TIA oltre alla neuropatia ischemica accertata. b) viene completamente ignorata la diagnosi di DIABETE mellito di tipo 2 già fatta in altri ambiti specialistici, qualificatissimi e pubblici; anzi, per l'oscillazione dei valori glicemici, tipici di un diabete instabile, neppure è stato effettuato un profilo glicemico (cosa che NON risulta effettuata, comunque, fino ad oggi) .c) il Dr. Lisi, recatosi dietro richiesta  del Giudice del Carcere di Sorveglianza,  all'Ospedale Melorio, non ha assolutamente VISITATO il periziando né ha tenuto conto delle patologie pur documentate e non certo "campate in aria". Tra queste, una, gravissima, emerge dal REFERTO n.10551 del 19 aprile 2008 che, a  parte la massa di origine lipomatosa di 10x4 cm di diametro, cita testualmente( a firma del Radiologo responsabile Dr.ssa Sabrina Giovine) : "…(ecc) a sinistra, omolateralmente, in corrispondenza della piramide basale, si osserva una minuta nodulazione non calcifica, del diametro di pochi millimetri, ANCH'ESSA DA SOTTOPORRE A MONITORAGGIO…(ecc)…" d) il calo ponderale NON e' MESSO IN SUFFICIENTE EVIDENZA, E NEPPURE LA PATOLOGIA degenerativa/post-traumatica della cuffia dei rotatori della spalla destra. e) mi è stato riferito dal Dr. Contrada che ultimamente gli è stato  perfino negato il permesso di andare dal dentista, lui che è affetto da parodontite e gli mancano quasi tutti i denti…col particolare che ciò particolare AGGRAVA la sua situazione alimentare/digestiva. Questi rilievi sono di una GRAVITA' ESTREMA, sia che si consideri la buona fede, sia che si supponga la messa in atto di un vero complotto ai danni del povero detenuto, privato di tutto e di tutti i suoi diritti elementari;  la sottoscritta non ne era a conoscenza. Il Dr. Contrada teneva questo fascicolo separato dalla restante documentazione. Se il VS studio possiede questa documentazione è pregato di fornirla URGENTEMENTE al Collegio Giudicante e di porla nello specifico all'attenzione dell'esperto medico Prof.Pempinello, il quale potrà ben trarre le sue conclusioni su l'umanizzazione della pena per il Dr. Contrada e per la tutela della sua salute, a maggior ragione alla luce dei valori di laboratorio che mostra, di quelli ancora da indagare e più specifici, magari in
regime di day hospital come vi prospettavo, e forse in reparto diverso da quello nutrizionale. Che sia il Prof.Pempinello a deciderlo, ma che si decida una volta per tutte, considerando come giustamente il dr.Contrada si sia sentito fino ad oggi preso in giro e non  ritenga di permetterlo oltre. L'Antigene Carcino Embrionario (CEA) è una proteina che venne isolata da sezioni di tessuto umano: in soggetti   affetti da cancro del polmone, del pancreas,  del colon e dello stomaco, (oltre che del seno nelle donne).  Il Dr Contrada ha tutte le condizioni di rischio, e i miei sospetti non erano infondati; condizioni perfino indicate al monitoraggio da una radiologa, dallo scorso aprile ma che sono STATE COMPLETAMENTE IGNORATE: è fumatore incallito, è inappetente, è dimagrito di 20 chilogrammi, ha una esofago gastroduodenite corrosiva helycobacter positiva.  Per non parlare poi delle condizioni di stress psico-fisico e delle altre patologie note e altrettanto documentate Si chiede  se con queste considerazioni si possa ancora parlare di compatibilità  con il regime carcerario. Fatti questi rilievi non posso che associarmi alle decisioni del Dr.Contrada di non sottoporsi a nessun ricovero e meno che mai in forma coatta, in quanto non si può costringere nessun individuo a sottoporsi obbligatoriamente a qualunque regime terapeutico, a meno che non lo si dichiari interdetto ed incapace di intendere e di volere e lo si sottoponga così a tutte le cure necessarie. In questo caso però, da incapace di intendere e di volere, non potrebbe per nessuna ragione restare un solo minuto in carcere. A meno che… non gli si garantisca una vera consulenza tecnica d'ufficio ma anche una consulenza di parte, come ogni democrazia civile richiede. Adesso lascio a voi le conclusioni di quanto esposto e la scelta sul da farsi, perché se non si addiviene ad una decisione equa per il Dr. Contrada, sentiti tutti i pareri possibili,  non resterà che passare alle denunce, per i reati, civili e/o penali,  che non mancherete  forse di individuare  per quanto esposto, commessi pervicacemente ai danni del Dr. Contrada, che ribadisco CON SEMPRE MAGGIORE CONVINZIONE, FORZA E INDIGNAZIONE, assolutamente incompatibile con ogni regime carcerario.     In fede, scienza e coscienza  - dr.a Agnesina Pozzi - Chiaromonte  (Potenza)   10 Luglio 2008