La voce di Megaride

Il grande Inciucio Contrada


dal nostro Antimo Ceparano
Le polemiche non mi piacciono. Spesso nascondono paure, delusioni; peggio ancora: vecchi rancori. Al contrario, amo pensare a cose intelligenti, ovvie, quasi necessarie alla logica poiché ne rappresentano il naturale sbocco.In questi giorni su Voce di Megaride vi è stato tutto un accanirsi di opposte visioni rispetto al dramma di un uomo che è stato un servitore dello Stato e che oggi è costretto suo malgrado ad essere il centro tra opposte fazioni di pensiero socio-politico-ambientale. Di Contrada si è detto tutto o quasi, tranne che non è ricco e che la presunta  appartenenza, anche se ai margini, dell'organizzazione malavitosa denominata mafia non gli ha portato nessun beneficio economico, tutt’altro! .Se Contrada ha tradito la propria divisa e lo Stato lo avrebbe fatto per "sfizio",  per il gusto di uscire di senno e di procurasi una marea di guai. Forse, questo è possibile ad uomini che la natura ha privato delle corde del pensiero, della Ragione e del cuore. Non mi sembra che sia il caso del dott. Contrada. Il fratello del giudice Borsellino non è il giudice Borsellino ma è un uomo che ha una propria visione, magari limitata _  come tutti noi, del resto - dei fatti che sono accaduti e che hanno portato a quella triste stagione che ha privato tutti noi di Uomini degnissimi ed Eroici del calibro di Falcone e Borsellino. Penso che sia importante che le varie associazion,i invece di cercare il vino dove vi è semplice acqua, si adoperino per garantire la più ampia possibilità di rendere pubbliche le ragioni di chi forse è vittima di un errore giudiziario. Ho una mia visione dei fatti, a partire dalle motivazioni della condanna: non vi è una vera linea di demarcazione che possa separare il giusto dall'ingiusto! L'uomo Contrada sembra avere una condotta ineccepibile fino ad un dato momento, dopo il quale l'arterosclerosi della coscienza, un woodoo, una “fattura” di pacchiana… sembra prevalere su quelli che prima erano atteggiamenti eroici. Non dimentichiamo che il dott. Contrada è stato nel mirino della mafia per molto tempo. Esiste l'analisi strutturale e testuale del testo, almeno in critica; questa presuppone l'analisi del testo alla luce della molteplicità delle copie in nostro possesso, la verifica logica di quanto è affermato nel testo oggetto della nostra analisi e solo alla fine lo studioso emette il verdetto sull'autenticità dell'oggetto della nostra analisi. Ciò è stato fatto per il Vangelo, almeno in Occidente…  per il Corano, per l'Illiade, per l'Odissea, insomma per tutti i testi antichi che in qualche modo hanno avuto importanza per la Storia dell'Umanità. Bisognerebbe adottare lo stesso sistema di analisi per la biografia del dott. Contrada, formando una commissione di psicologi, di psichiatri, di giuristi, di operatori delle Forze dell'ordine, di giornalisti, di vicini di casa… che alla luce dei documenti scritti e delle testimonianze dirette possano valutare in serenità e senza vincoli giuridici, veri o presunti, l'operato di un uomo che è ormai diventato l'accusatore di ogni coscienza che ha il coraggio di interrogare se stessa e gli altri. Consentite il dubbio di chi, invece, nelle parole dell'ex Presidente Cossiga  vede la possibilità che la strage di Bologna sia dovuta a fattori internazionali…  e questo va a demerito di Cossiga che solo oggi pone questo dubbio! Permettete il dubbio di chi vede un Presidente della  Repubblica Francese intercedere per una terrorista colpevole di avere attaccato un Paese democratico, dove basta organizzare le proprie idee per operare un confronto con gli altri. Assolvete il dubbio di chi ha visto troppe oscurità in una Patria dove gli altri dimostrano di avere certezze; mi si permetta di chiedere: “ in cosa”?