La voce di Megaride

Presunzione figlia dell'ignoranza


di Marina Salvadore
Bruno Contrada è ancora vivo, ai “domiciliari per modo di dire” NON a casa sua, a Palermo, ma parcheggiato in provincia di Napoli, dalla sorella, come sapete. Cosa accadrà, alla fine dei sei mesi di questa lauta “beneficenza”? Sarà perfettamente guarito dalle 22 perniciose patologie che lo opprimono e potrà rientrare felicemente al “gabbio”…  così, poi, messa al riparo la nostra coscienza, potremo definitivamente buttare la chiave e sentirci tutti più buoni, approssimandosi il Natale? Questa “sceneggiata” degna di Mario Merola, il Tribunale di Sorveglianza poteva anche risparmiacela; forse, Contrada stava meglio a S.Maria Capua Vetere: lì, almeno, poteva essere visitato da amici e parenti anche acquisiti, i giornalisti potevano, su autorizzazione del Ministero della Difesa, recarsi ad intervistarlo. Nel periodo festivo avrebbe avuto garantita l’assistenza clinica per qualsiasi urgenza; già rocambolescamente è finito due volte d’urgenza al P.S. dell’ospedale di Pozzuoli,  rischiando di restare stecchito ai domiciliari altrui, per due malori che la burocrazia non aveva preventivato! L’ordinanza, in realtà molto dura, tra le altre cita che possono fargli visita – udite udite – i “germani” ed i coniugi di questi ma NON i… COGNATI! Un bel grattacapo, davvero! No comment!  Con la sottoscritta e chiunque altri, ad esempio, può intrattenere corrispondenza epistolare ma... è vietato "parlarci"... mah! ... come se ci scambiassimo le figurine Panini o le poesie di Prevèrt! Intanto, le cronache balneari ci informano che: Danilo Coppola è da
qualche giorno agli arresti domiciliari in Costa Smeralda per stare accanto ai figli piccoli. L'immobiliarista, sotto processo a Roma per bancarotta, dopo una lunga detenzione a Regina Coeli era già ai domiciliari vicino la capitale, ma grazie al provvedimento del Tribunale si è trasferito a pochi chilometri da Porto Cervo, nella località Liscia di Vacca… Tutti al mare, anche il detenuto agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il gip del tribunale di Genova Lucia Vignale che ha ritenuto di dover concedere il permesso di recarsi in spiaggia per tre ore nel week end a un rapinatore che sta scontando la sua pena ai domiciliari. Il giudice, così come anticipa il quotidiano genovese 'Il Mercantile', ha ritenuto di dover concedere il permesso straordinario al detenuto perché "il bambino di 3 anni ha diritto alla presenza del padre anche in un ambiente diverso rispetto a quello abitativo… Donato Bilancia ,reo confesso, il serial killer genovese condannato a 13 ergastoli per 17 omicidi commessi in Liguria tra il 16 ottobre 1997 e il
21 aprile 1998, ha cambiato avvocato e chiede la revisione del processo promettendo di svelare "il nome del complice". Lo afferma il Secolo XIX. … per non parlare della “depressa” terrorista Marina Petrella, novella Jean d’Arc, per la quale un esercito di post-sessantottini guidati dalla Première Dame Carla Bruni… seguita a ruota dallo scodinzolante consorte Monsieur Le President, è scesa in piazza, tra canti, balli e luminarie, per obbligare l’Italia parruccona al perdono ed alla riabilitazione pubblica dell’assassina… impunita e neppure pentita! Siamo certi, visti i precedenti, che la Petrella ritornerà “libera e bella” in Italia, che sarà graziata dal presidente Napolitano, che sciacquerà le sue mani lorde di sangue nel bacile di Ponzio Pilato, sedendogli accanto sul tronetto cacatorio, investita di qualche strapagata carica pseudo-
istituzionale o accademica. Come mai per costoro non si indignano i giustizialisti nostrani? Tempo addietro, il più noto giornalista seduto, l’anchor man della fotocopiatrice selvaggia, sentenziò che i sostenitori di Contrada erano, al pari del loro beniamino, conniventi “mafiosi”… ed il più celebre “fratello D”, di recente sosteneva che i supporters di Contrada “sono dei troll” e che “sono facilmente ricattabili da Contrada”. Quanta scienza, fratello D! Degna di un Capo della Criminalpol! Peccato che i più fieri sostenitori di Contrada, a parte i congiunti ed i colleghi del Prefetto, non gli abbiano mai stretto la mano una sola volta e che ne conoscano i tratti somatici da foto e tv! Se non è diffamazione è calunnia, questa, signor Fratello D! E non sono mancate calunniose illazioni, degne di denuncia anche per la dottoressa Agnesina Pozzi che svolge nella norma e nell’etica i suoi incarichi professionali, così come lo studio legale Lipera (che, vivaddio, si occupa
anche di altri casi, come qualsiasi penalista chiamato alla difesa di un” presunto o tale”  delinquente e, solo per questo, dichiarato mafioso a tutti gli effetti). Allora è umano chiedersi CHI o COSA suggella l’impunità di questi calunniatori, la libertà dell’esternazione selvaggia… sono gli stessi… e la stessa “COSA” che garantiscono e foraggiano i calunniatori detti a sproposito, romanticamente, “pentiti”? Ci sembra, infatti, che non vi sia differenza sostanziale tra un calunniatore e l’altro, vuoi che accusi Contrada, un suo supporter, addirittura Bruno Berardi vittima del terrorismo,… o Cenerentola e Biancaneve! Gli ultimi dei calunniatori hanno dalla loro, a garanzia imperitura, la sola sentenza di Cassazione che imprigiona Contrada e butta via la chiave: verba volant scripta manent!. Neppure si prendono la briga di metabolizzare gli atti di quindici anni di processi precedenti. Come per un’eredità dallo zio d’America, vale solo l’ultimo
testamento! E’ evidente che il caso Contrada ha connotazione politica, come di chiara connotazione politica sono gli assassinii della Petrella e, per assurdo, la sua beatificazione a novella Marianna! Ma è un fatto politico anche l’affare francese Dreyfus... che tanto dovrebbe insegnarci, ed anche il continuo rinviare (da sinistra a destra) l’istituzione da noi di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla Legge “per i Pentiti”…è un fatto politico anche l’affare Andreotti, uscito indenne benchè calunniato dai medesimi “pentiti” del processo Contrada, solo perché, per salvarlo, le accuse si sono scisse in due distinti procedimenti e provvedimenti giudiziari mentre per Contrada il TUTTO E DI PIU’ è stato rimestato in un unico calderone! Ergo il “fratello D” e l’anchor-man della fotocopiatrice non avrebbero torto nel calunniare quali conniventi mafiosi e complici anche i centoquaranta tutori dell’Ordine Pubblico e rappresentanti della Legge, che nel processo Contrada hanno testimoniato a favore del “criminale di Stato”… Allora, ci domandiamo, come mai di quei centoquaranta testi neppure uno è stato indagato per falsa testimonianza? E, per quanto riguarda i cosiddetti supporters di Contrada, perché queste menti eccelse di giustizialisti a senso unico, non si indignano di fronte al fenomeno dello show-business di migliaia di adolescenti che pendono dalle labbra e dalle mutande griffate del post-galeotto basilisco Fabrizio Corona… o che, in processione come a Lourdes, vanno a cercare principi azzurri, nelle favole scritte tra le pagine di pietra e ferro di un penitenziario, tra matricidi, banditi e mafiosi “belli e impossibili” come gli eroi dei cartoons? Ma la malafede regna sovrana ed è il costume che abbiglia molti compromessi storici politici e misteri d’Italia, a tal punto che chi è leggermente senziente, sotto questo perenne bombardamento di merda, inizia a chiedersi COSA SI CELA dietro l’assurdo accanimento giudiziario riservato ancora oggi a Bruno Contrada, colpevole solo d’essere sopravvissuto a se stesso ed ai suoi calunniatori. Fa paura a costoro un Bruno Contrada che benché minato nel fisico è lucido e dignitoso, che nonostante due ischemie i cui effetti sono stampati sul lato sinistro del suo volto, il suo cervello sia ancora ossigenato dal sangue della DIGNITA’ e della Verita’?… Le VERITA’ (CHE HA GIA’ DETTO AL PROCESSO ED HA RACCOLTO ANCHE IN 3000 PAGINE DI  DICHIARAZIONI IN UDIENZA)… continuano, i finti-fessi, a chiedergliele, per poterle poi impastare col pregiudizio per il loro tornaconto personale, per pubblicare e vendere altri libri, per indire altre fiaccolate e marcette con le bandiere arcobaleno ed i faccioni del Che, per irretire altre giovani energie di inconsapevoli ragazzi e ragazze che meriterebbero solo concreti esempi di riferimento, occupazione, indipendenza, libertà di pensiero! Le Verità? Ne sono depositari unicamente i registi e comprimari del reality Contrada. Cercate là, imbecilli, detrattori per "partito" preso! ... oltre il vostro naso. Guardate alla luna NON al dito! Altrimenti,  abbiate il pudore di tacere!