La voce di Megaride

COSI' E' SE VI PARE


di Marina Salvadore
Abbiamo seguito il faticosissimo tour cittadino tra Questura, Prefettura, Procura e Tifoseria. Una due giorni illuminante quanto basta per capirne di più, in relazione alla recente vergogna napoletana salita agli onori della cronaca, forse per troppa nostalgia dei gloriosi tempi appena passati dell’emergenza rifiuti. Ovviamente, anche in questa circostanza la fantapolitica ci ha suggerito “surreali ma non troppo” supposizioni, biechi teoremi, la solita rabbia… ed un’onirica, insana voglia di riscatto, più violenta della violenza subita! Troppo facile tirare in ballo, per ogni “napoletanata”, la Camorra e le sue strategie guerrigliere: con un minimo di intelligenza chiunque è consapevole che l’impresa camorra fa i suoi affari nel silenzio e che rifugge i clamori. E’ innegabile, tuttavia, che buona parte dei teppisti resisi protagonisti del glorioso evento, appartengono alla manovalanza “ a tempo determinato” che ristagna e imputridisce nelle fogne e nelle “funnachere” dei “ palazzi delle Famiglie”; la domenica fanno i tifosi, il lunedì vanno a caccia di rolex, il martedì un po’ di spaccio, il mercoledì ed a seguire qualche furtarello, borseggio o rapina, un po’ di “pizzo”… eppoi di nuovo la domenica a fare i “tifosi” per diporto. Irrecuperabili. Liberi benché segnalati e recidivi. Vittime dell’ignoranza, preda degli effetti collaterali del fenomeno dell’Anomia Sociale, in questa società improduttiva di CONSUMATORI compulsivi, di parassiti. Privi di identità, confondono il senso dell’appartenenza – ch’è un bisogno primario di ogni individuo – con la condivisione numerica del branco, come pezzi di carne in una macelleria! Resta però l’incognita del perché – come ci ha riferito un maresciallo di polizia – dei medesimi incidenti occorsi anche a Torino la stampa non ne abbia fatto cenno, quasi che la napoletanità aggiunga al triste fenomeno una teatralità strumentale alle fole della Politica. Abbiamo ascoltato e condiviso le dichiarazioni dei superispettori del Viminale, spediti quaggiù da Maroni, ad indagare
probabilmente sulle presunte defaillances ed inadempienze della Prefettura e tutori dell’Ordine locali… abbiamo scambiato qualche battuta con il procuratore Lepore ed il Capo della DDA, Roberti, assediati da telecamere, giornalisti e giornalai in momenti davvero poco opportuni, mentre La Russa e Manganelli, Veltroni e Di Pietro filosofeggiavano nell’Agorà massmediatico, sparando anche qualche cazzata di troppo, pur di affermare la propria supremazia e… mentre Berlusconi tornava in Prefettura, insalutato ospite, a riattizzare gli olezzi in via di svaporazione dell’emergenza rifiuti, tristemente obliata dalle prime pagine, per far posto ai teppisti.  Alla rappresentazione fastosa e multimediale di questa ennesima pièce teatrale della vulgata, sponsor della più scoppiettante Piedigrotta, irresponsabilmente assenti l’indigeno Bassolino e la prima cittadina di NAPOLI, che si è addirittura negata alla stampa, preferendo restare accoccolata nell’avvolgente ed impolverato tronetto della carica istituzionale, come il fantasma dell’Opera, nonostante alla rotonda Diaz, sul lungomare, il sabato precedente la violenza teppista, quattro agenti della Polizia Municipale fossero stati aggrediti, addirittura “a morsi” dalla solita anonima feccia urbana… che tre giorni prima s’era resa protagonista a Scampia di un assalto ad un bus dell’ANM
carico di viaggiatori… Questa la sceneggiatura questa la scenografia questi gli attori ed i comprimari! Ne abbiamo ricavato, tristemente, le solite conclusioni e ci schieriamo, come sempre, dalla parte del solito capro espiatorio: le forze dell’Ordine! Umiliate, vilipese, utilizzate come carne da cannone e bersaglio mobile, prive di tutela istituzionale e agnelli sacrificali buoni per tutti gli altari! E’ lampante che la responsabilità dell’esplosione inconsulta della violenza accesasi nella Stazione di Napoli debba essere attribuita a Trenitalia e NON alla Polizia! Ma il Governo… ed anche l’opposizione, in verità… sanno fin troppo bene che questo “Paese” è già sputtanato a livello internazionale per i guai di Alitalia; ora, mettere in crisi pure Trenitalia, significherebbe chiudere bottega e dichiarare fallimento, iscriversi nelle liste di “adozione e colonizzazione” dei più degni confratelli d’Europa… perdere credibilità, prestigio, potere… ammesso che ancora l’Italia goda di credibilità, prestigio, potere!… Allora, che le cose restino come sono, senza spezzare i precari equilibri, raffazzonando la realtà con i soliti miti: la Camorra e gli “Sbirri”! Depistando l’interesse dell’opinone pubblica mondiale con il solito teatro dei burattini, sacrificando i migliori cittadini inermi, gli emigranti di Napoli che avevano intenzione di tornare con quel treno rubatogli da sotto il sedere a Torino, a farsi il culo, dopo aver trascorso le “ferie d’agosto” in questa merda di città assediata dagli zombies utili alla gestione del Potere occulto… ed i meridionali per bene che, piuttosto che delinquere ed  arricchirsi, per uno stipendio da fame, rischiando la vita quotidianamente, riempiono i ranghi delle Forze dell’Ordine e sono, sempre, messi in mezzo, tra i fuochi di un Governo che non sa tutelarli e che li USA come birilli, la magistratura che dopo tre giorni gli scarcera i fetenti che con tanta fatica hanno arrestato e la delinquenza che li ODIA e li UCCIDE. Del resto, non è forse vero che i migliori “Serpico” sono tutti in galera?