La voce di Megaride

Contrasti identitari


E’ incredibile! Già si avvertono, da molto lontano, i miasmi delle ipocrite future celebrazioni per il
150.mo dell’Unità d’Itaglia; è un puzzo nauseabondo di finanziamenti che obbliga istituzioni locali, associazioni culturali , movimenti, pseudo intellettuali e pseudo artisti a prone minzioni di retorica, pur di raccattare, affamati, briciole di euro che cascano dalla ricca tavola imbandita dallo Stato per l’occasione. Uno Stato ch’è perfettamente al corrente della Grande Menzogna Risorgimentale e che, in quanto Repubblica nata da un Plebiscito che relegò finalmente nell’onta suprema i nemici “fasti sabaudi”, ancora ne celebra, per oscuri motivi, la memoria… a partire da quella buffa marcetta ch’è l’Inno di Mameli zum pa pa zum pa pa zum…  Inspiegabilmente! Forte è il contrasto, oggi più che mai – con al governo reazionari della Lega Nord e del MPA – tra la Storia bandita e la Storia impartita alle giovani generazioni, laddove sarebbe obbligatoria una sincera revisione del Risorgimento e dell’empia era sabauda, per affermare – proprio in tempo di auspicato federalismo – le peculiarità degli antichi stati pre-unitari, con le loro gloriose storie. Ciò che più provoca la nausea è che proprio nel mezzogiorno, da Marsala a Teano, per una rozza “sindrome di Stoccolma” - o, forse, semplicemente per il solito accattonaggio senza dignità – certi illustri “assistiti”, mutuati della Menzogna Istituzionale, insistono a darsi la zappa sui piedi, ad evirarsi, a infibularsi, in uno strumentale sadomasochismo di stampo esibizionista, per una manciata di spiccioli e di notorietà. Sono questi, i meridionali di merda, quelli che fanno da amplificatori dei volgari luoghi comuni vomitati da un secolo e mezzo sulle fiere genti del Mezzogiorno. Eppure, solo una settimana fa, eravamo con Ben Hopkins, giovane regista inglese, a magnificare – per un film destinato ad un pubblico straniero – la Storia gloriosa del regno napolitano di Sua Maestà siciliana… mentre a Teano, ignoranti politici locali e – quel ch’è più grave -  responsabili della Pubblica Istruzione progettavano, incoscienti ed anacronistici, quanto segue… Ma, per Fortuna, in Abruzzo possiamo ancora contare su di un manipolo di eroici partigiani, come leggerete. (Marina Salvadore)*******
Teano. Lettere a Garibaldi di Lacetera. In vista dell’anniversario dello storico incontro. Si avvicina a vista d’occhio la data dello storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele III^ e l’assessorato al Turismo e Spettacolo, guidato da Rosaria Pentella, sta mettendo a punto gli ultimi dettagli. Il Comune di Teano quest'anno ha voluto porre l'accento sul tema dell'Unità d'Italia nata dall'incontro dai due grandi leader dell’epoca. In quest'ottica, il giorno 26 è previsto un dibattito sul tema “Quale federalismo per l'Italia e per il Sud”. Interverranno l'ex ministro della Pubblica Istruzione On. le Giuseppe Fioroni ed il ministro leghista Calderoli. Sarà un incontro sicuramente molto attuale ed interessante che vedrà peraltro gli alunni delle scuole superiori nelle vesti di intervistatori dei due relatori. Il giorno 25, invece, sarà rappresentato uno spettacolo dal titolo “A Giuseppe Garibaldi: lettere dal presente”. Lo spettacolo è basato sulla lettura di lettere immaginarie, scritte dal dottor Giuseppe Lacetera,  attraverso le quali alcuni attori impersoneranno i protagonisti della vicenda garibaldina (il padre, la madre, la zia, Don Giaccone, il comandante della nave Clorinda, la moglie Anita, il figlio Menotti, Bixio, Dumas, ecc.) racconteranno tre momenti della vita di Garibaldi: l'infanzia e l'adolescenza, gli anni trascorsi nel sudamerica, gli anni dell'esilio a Caprera. La recitazione sarà accompagnata da musiche della metà dell'ottocento contemporanee alla vicenda narrata, musiche sia popolari che classiche e liriche, curate dal maestro Antonio Pompa. Durante lo spettacolo, a sottolineare i passaggi tra una fase e l'altra, vi sarà l'intervento di un gruppo locale che presenterà balli e musiche dell'area  campana e meridionale  coeve alla vicenda narrata. La regia è curata da Alessandro Frolli. Gli interventi di stacco sono curati dal gruppo "L'aquilone" di Teano. Lo spettacolo si terrà nella sala dell'Annunziata alle ore 19.00. Grazie anche al fattivo interessamento del presidente della locale sezione dell’associazione nazionale bersaglieri, Giuseppe Palmieri, in città saranno presenti anche due fanfare: quella della sezione bersaglieri di Benevento e quella dell’Arma dei Carabinieri di Napoli. (Nunzio De Pinto – ag. TeleRadioNews di Gianni Gosta)*******
RAI 3: “BRIGANTI: eroi o malfattori?”Venerdì 24 ottobre, su Rai Tre, nel corso del programma “Geo&Geo” che va in onda alle 17, verrà trasmesso il documentario “Briganti, eroi o malfattori?”, prodotto da Rai Radio Televisione Italiana e realizzato dalla San Polo Produzioni s. r. l., per la regia di Andrea Cherubini. Attraverso numerose testimonianze di anziani che hanno raccolto i racconti di testimoni diretti di quelle vicende, e il parere di alcuni studiosi, questo documentario intende far piena luce sul controverso fenomeno del brigantaggio. I briganti, considerati da alcuni come volgari malfattori o incalliti criminali, da altri come una sorta di benefattori e di giustizieri, formarono numerose bande (circa 1400) in tutta l’Italia meridionale. Complessivamente furono 80.000 circa, uomini e donne, le persone che vollero ribellarsi all’invasione dei Piemontesi del 1860. Il documentario intende far piena luce su quella guerra civile che si scatenò nel decennio successivo alla forzata unificazione dell’Italia (1860-70) e che causò centinaia di migliaia di morti (qualcuno parla addirittura di un milione), che vennero occultati dalla storiografia ufficiale per non intaccare la connotazione epica ed eroica che si volle dare al Risorgimento. Intende chiarire, con obiettività, il vero significato e la reale portata di quella terribile lotta. Dall’analisi emerge uno scenario di feroci guerriglie, di tremende repressioni, di fucilazioni, di atti di crudeltà da entrambe le parti, ma anche gesta di solidarietà, attaccamento alla propria terra, ai valori, alla religione ed al Sovrano Francesco II. Il documentario è impreziosito dalla limpida voce del narratore Cristian Jansante, e dalle scene girate, prevalentemente sul monte Sirente, con il gruppo teatrale “I briganti”, di Secinaro (AQ) brigantidisecinaro@yahoo.it, che recitano la parte di “ribelli” con un realismo sorprendente. Questo gruppo, ogni anno, in prossimità del 15 agosto, fa, nello stupendo scenario del monte Sirente, una bellissima rievocazione storica sul tema del brigantaggio. Altre scene sono state girate a Sante Marie, a Pietrasecca e Civitella del Tronto. Il gruppo musicale “VIA”, di L’Aquila, intona mirabilmente la canzone “brigante se more” Il documentario merita dunque di essere visto per la bellissima scenografia, per la sapiente regia di Andrea Cherubini, per l’obiettività con cui è condotto e per il fatto che molte delle scene sono state girate in Abruzzo con personaggi abruzzesi - . G.Ranucci*******
MERCOLEDì 29 p.v. ore 18 al Vomero, presso il Koesis, in Via Luigia Sanfelice, 2, 80127 Napoli (palazzina della funicolare)Proiezione del video "NAPOLI CAPITALE" di MAURO CAIANO - conversazione con MARINA SALVADORE e MAURO CAIANO -  intervento di LUIGI RISPOLI -  introduce YVONNE CARBONARO. Vi attendiamo numerosi e... motivati!www.puntosunapoli.it