La voce di Megaride

La storia truccata


di Patty GheraCara “Megaride”, eccoti una "chicca"! Voi in Campania avete la Camorra ma noi in Toscana abbiamo, dal dopoguerra, la grande "democrazia comunista"....
San Miniato è il primo paese che divide la provincia di Firenze da quella di Pisa. Il nome per intero è San Miniato al Tedesco. Un gruppo di longobardi, secondo un documento originale datato 713 e conservato nell'Archivio Arcivescovile a Lucca, si stabilirono su questo colle ed edificarono una chiesa dedicata al martire Miniato. Federico II di Svevia eresse nella città la rocca e vi fece risiedere il suo vicario per la Toscana. Per questa origine germanica la città fu chiamata per tutto il medioevo come San Miniato al Tedesco, nome che è rimasto in uso anche nei secoli successivi. San Miniato è anche tristemente famoso per l’eccidio avvenuto il 22 Luglio 1944, da cui i fratelli Taviani, presero spunto per la realizzazione del film dal titolo “La notte di San Lorenzo”.È l'estate del 1944, il paese di  San Miniato, città d'origine dei registi, è nel mezzo della Guerra di Resistenza. I tedeschi all'approssimarsi delle truppe alleate ordinano a tutta la popolazione di riunirsi nel duomo. Un gruppo di uomini, donne e bambini, guidato dal fattore Galvano, temendo una possibile trappola, decide di fuggire e abbandona il paese col favore della notte, per andare incontro agli americani che arrivano da sud. Intanto ha luogo nella chiesa la strage perpetrata dai tedeschi. Mentre i fuggitivi si trovano in un campo a raccogliere il grano con un gruppo di contadini legati alla Resistenza, vengono attaccati dai fascisti. Dopo una scaramuccia sanguinosa i fascisti sopravvissuti mostrano la loro codardia uccidendo a sangue freddo alcuni sopravvissuti. Alla fine gli scampati riparano in un cascinale dove trascorrono la notte e Galvano corona il suo sogno d'amore con la cugina Concetta. All'alba giunge la notizia dell'arrivo degli Alleati. È la Liberazione, i sopravvissuti fanno insieme ritorno al paese, tranne Galvano che resta a riflettere sotto la pioggia nell'aia del cascinale che li ha ospitati per la notte.Dopo il film dei fratelli Taviani,  i 56 morti accertati e le decine di feriti rimasti colpiti nel Duomo di S. Miniato al Tedesco, sono ormai entrati a far parte dell’immaginario collettivo degli italiani. Ma la verità del film è ben lontana da quella storica. Anzi viene da dire che ancora una volta la realtà supera la fantasia. Non solo quella scenica. E’ “americana” la verità sulla notte di San Lorenzo. Fu una granata degli “alleati” e non delle truppe tedesche ad entrare nel rosone del Duomo e a causare 56 vittime. Gli archivi confermano il tragico errore. Così, invece, è scritto nella lapide:QUESTA LAPIDE RICORDA NEI SECOLIIL GELIDO ECCIDIO PERPETRATO DAI TEDESCHIIL 22 LUGLIO 1944DI SESSANTA VITTIME, INERMI, VECCHI, INNOCENTIPERFIDAMENTE SOLLECITATI A RIPARARE NELLA CATTEDRALEPER RENDERE PIÙ RAPIDO E PIÙ SUPERBO IL MISFATTO.NON NECESSITÀ DI GUERRA, MA PURA FEROCIAPROPRIA DI UN ESERCITO IMPOTENTE ALLA VITTORIAPERCHÈ NEMICO DI OGNI LIBERTÀ, SPINSE GLI ASSASSINIA LANCIARE MICIDIALE GRANATA NEL TEMPIO MAGGIORE.ITALIANI CHE LEGGETE, PERDONATE MA NON DIMENTICATE !RICORDATE CHE SOLO NELLA PACE E NEL LAVOROÈ L'ETERNA CIVILTÀ. IL COMUNE NEL X° ANNIVERSARIO
Nel 1984 col libro «S. Miniato 22 luglio 1944» si cominciava a mettere in dubbio l’importanza di stabilire se si trattava di granata tedesca o americana. Ricerche e apertura degli archivi storici, hanno finalmente fatto venire a galla la verità. Il 22 luglio 2008 l'amministrazione comunale di San Miniato decide di porre vicino alla lapide del 1954, posta sulla facciata del Municipio, che addossava la colpa ai nazisti una nuova lapide, con testo scritto dall'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che accetta in pieno la tesi della Granata Americana. Così è scritto nella lapide affiancata a quella menzognera:“Sono passati più di 60 anni dallo spaventoso eccidio del 22 Luglio 1944 attribuito ai tedeschi. La ricerca storica ha accertato invece che la responsabilità di quell’eccidio è delle forze alleate. La verità deve essere rispettata e dichiarata sempre. E’ anche verità che i tedeschi responsabili della guerra civile e delle ignobili e inique rappresaglie, con la complicità dei repubblichini proprio in questa terra avevano seminato distruzioni  tragedie e morte. E’ la guerra. Proprio per questo la costituzione italiana proclama all’art. 11 l’Italia ripudia la guerra”LA STRAGE NON FU NAZISTA, MA AMERICANA…PERO’ LA LAPIDE ANTIFASCISTA NON VIENE RIMOSSA E IL COMMENTO SULLA LAPIDE RIGUARDO ALLA RESPONSABILITA’ DELLA GUERRA CIVILE E’, A MIO AVVISO, FUORI LUOGO. CHE DIRE ALLORA DEGLI ECCIDI, A GUERRA FINITA, AVVENUTI NEL COSI DETTO “TRIANGOLO ROSSO” PER MANO DEI PARTIGIANI CHE, PER VENDETTA E SOLO PER VENDETTA, PERPRETRARONO NEI CONFRONTI DI INERMI CITTADINI?