La voce di Megaride

L’R5 – toxic’s line


di Laura RussoL’R5 è la linea
che i tossicodipendenti utilizzano per spostarsi dalla Stazione Centrale di Piazza Garibaldi a Scampia: il mercato degli stupefacenti, specialmente quello dell’eroina; infatti, non si limita a servire solo i tossici napoletani, bensì, tutti quelli provenienti dal Centro-Sud Italia. Tra l’altro, c’è da dire che alcuni di questi – spesso - sono dei senza dimora che una volta arrivati a Scampia cercano anche un metodo per restarvi. Lo fanno grazie a dei “sensali” della zona che individuano spazi degradati  come le “Vele” o scuole abbandonate, perché dichiarate inagibili.Prima che scoppiasse la famosa faida di Gomorra, proprio sotto la mia abitazione accadevano cose indescrivibili : c’era una vecchia scuola abbandonata nella quale, per un periodo di tempo, aveva vissuto una famiglia di senzatetto che aspettava l’assegnazione di un alloggio popolare dal Comune; per quanto le loro condizioni fossero umili, avevano comunque creato una sorta di ambiente domestico all’interno della scuola… poi, quando finalmente questa famiglia riuscì ad ottenere la casa, la scuola rimase in stato d’abbandono, aperta e incustodita; questo, nel tempo, semplificò l’insediamento dei tossicodipendenti da eroina e kobret all’interno della struttura. La utilizzavano non solo per drogarsi  ma anche per prostituirsi; tutto il vicinato, all’epoca, provò a chiedere l’abbattimento della struttura o, almeno, la sua riconversione in un istituto utile…  fino a quando non ebbe inizio la tragica faida che fu spunto per un dossier del Tg di “Studio Aperto” che favorì dunque le nostre richieste.Di queste situazioni, qui a Scampia, ne abbiamo tante. Altra cosa che purtroppo accade spesso è anche quella di assistere sgomenti al triste spettacolo di tossici che vanno in overdose: in quel caso, la situazione emotiva prende un’altra drammatica piega, si passa tutta una scala di sentimenti terribili, dalla pietas per la persona a terra che può morire sotto i tuoi occhi all’impotenza frammista al terrore di toccarla, per la paura di veicolare infezioni…  e comunque accade anche, a volte,  di procurato allarme, tanto che quando giunge l’automobile di pattuglia dell’ASL, il “Visitor” si riprende prontamente e tu ch’eri lì a tremare per lui, finisci col sentirti tradita, turlupinata, offesa nei tuoi sentimenti. Roba da matti!
Ad ogni modo non deve essere sottovalutata la totale indifferenza degli autisti dell’ANM e del CTP, i quali, lasciano impuniti episodi a mio parere squallidi e offensivi, come bucarsi o sniffare comodamente seduti -  ovviamente senza biglietto – magari in pubblico, in presenza di anziani e  bambini. Proprio oggi, un autista dell’ANM che conosco mi ha detto che la società più volte ha denunciato questi fatti e che quindi le Forze dell’Ordine ne sono a conoscenza; resta il fatto, nonostante il solito scaricabarile delle competenze, che dovrebbero garantire comunque un certo livello di sicurezza, in quanto svolgono un servizio pubblico a pagamento e che questi episodi non si limitano alla mitica linea R5, pertanto ad oggi possiamo solo dedurre che le società di mobilità menzionate non sono in grado di tutelare i passeggeri che ospitano a bordo.Per uno “scampiese” costretto a servirsi della linea R5, il “Camel Trophey” urbano equivale ad un mese di C.A.R., ad un master di Scuola di Sopravvivenza, parecchio stressante; specialmente per la sottoscritta che nonostante abbia la fortuna di vivere in una società globale che dovrebbe professarsi civile, subisce i danni della crassa ignoranza e dell’arroganza violenta che qui al Sud ancora insistono su una certa fascia di popolazione, di proposito tenuta in ammollo nel’inciviltà per somma assenza delle Istituzioni. Di tali amari episodi ne restano vittime, spesso, le donne:  mamme… sorelle…mogli, animate da sentimenti più teneri, materni… Donne sull’orlo di una crisi di nervi sull’R5 che – come me – pensano di essere stanche di vedere gente che da un momento all’altro gli può morire accanto, soprattutto se accade per colpa della droga. Nel terzomondo si muore di fame e di sete; a Scampia si muore di noia … Se la vita è una sfida non ti puoi fermare … specie sulla "R5".!