SE LA MATEMATICA NON E’ UN’OPINIONE…Se ci sono bravi matematici , e possibilmente degli storici, si mettano al lavoro. Dati ce ne sono moltissimi non solo sul sito di Bruno Contrada, anche su Radio Radicale, su la Voce di Megaride, su Artemide 1955 , su absuforum, 19 luglio1992, Gioacchino Basile, archivi di giornali d’epoca e di cronaca siciliana, agenzie stama e tanti altri. Calcolate, calcolate e poi fatemi sapere i risultati. La matematica è stata l’unico cruccio della mia vita, sempre! Agnesina Pozzi PRIMA EQUAZIONE: TERMINI Violante scrive un libro Il Piccone e la Quercia, praticante sparito, forse ritirato dal commercio onde permettere l’oblio forse delle idee in questo libro esposte.Nel 1989 Violante col suo PC vota contro il DL Andreotti-Vassalli (che allungava il periodo di detenzione preventiva agli imputati mafiosi). Sempre Violante nel dicembre 1991 per caso vola insieme a Giovanni Brusca. Sempre Violante cala dal Piemonte come capolista per le politiche del 1992 a Palermo per il PC. Sempre per puro caso e per coincidenza in quel periodo nasce il movimento della rete con Leoluca Orlando CHE, per chi avesse poca memoria, ACCUSO’ FALCONE di aver organizzato l’attentato a se stesso all’Addaura!
e IL PICCONE E LA QUERCIA SECONDA EQUAZIONE: TERMINI 1) PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA USCENTE COSSIGA e dovreste ricordare che poco ci mancò a farlo sottoporre di forza all’elettroshock dopo una campagna delegittimante della sua credibilità, avendo cominciato a dare le mitiche PICCONATE, ossia ad aprire gli occhi agli Italiani. 2) PRESIDENTE ENTRANTE OSCAR LUIGI SCALFARO il quale da ex Ministro dell’Interno fu accusato di prendere regolari “OBOLI” da parte del SISDE. Questo fatto lo portò alla luce Mancuso nel suo feroce discorso prima di lasciare l’incarico essendo stato sfiduciato da Scalfaro come Ministro di Grazia e Giustizia; al suo posto subentrò Claudio Martelli delfino di Craxi.
3) PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Giuliano Amato (poi ministro dell’Interno nel governo Prodi)
4) MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA quindi Claudio Martelli 5) MINISTRO DELL’INTERNO (uscente Scotti, sempre sfiduciato da Scalfaro guarda caso subito dopo un DM che inaspriva le misure contro la mafia; sostituito da..) Nicola Mancino (uomo di poca memoria che neppure ricorda di aver incontrato Borsellino uno o due giorni prima dell’assassinio)
6) PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA: Luciano Violante, il quale non si preoccupò di comunicare alla commissione che Ciancimino, Cutolo e Mangano volevano incontrarlo e neppure li incontra. Incontra però Totuccio Contorno (perché lui si e gli altri no?) ma alla faccia della trasparenza a della democrazia NE SECRETA I VERBALI. TERZA EQUAZIONE: TERMINI 1) n.1 DEL SISDE A PALERMO BRUNO CONTRADA, Andreottiano, un integerrimo e validissimo rompicoglioni per chi avrebbe voluto intrallazzare con i pentiti, raggruppare tutti i poteri sotto una superprocura e sfasciare gli organigrammi e i ruoli. Contrada che come affermò Riina: “aveva scassato la mischia come non mai”. Bruno Contrada non solo contribuì ad arresti eccellenti (anche di chi lo accusò poi nel ruolo di pentito) e ricevette moltissimi encomi anche da Falcone ed Imposimato, ma contribuì a SMASCHERARE I FRATELLI SAVI per la faccenda della “Uno Bianca” e questi erano ex poliziotti DEVIATI, appartenenti al SISDE. 2) n.2 del SISDE a Palermo era un tale Narracci, a cui molto probabilmente era diretto l’attentato che dissero a Maurizio Costanzo, ma chi cavolo voleva ammazzare Costanzo e per quale motivo? Narracci forse si, ed abitava proprio lì vicino, a Roma.. Di Narracci si trovò il numero di telefono sul luogo della strage ma mica era tanto cretino lui o chi per lui da lasciare un numero di telefono..ma siamo tutti imbecilli? Narracci era nella famosa barca con Contrada ma nessuno lo incriminò per concorso come fecero per Contrada.
3) PREFETTO Vincenzo Parisi, scalfariano (a cui se non erro era intestato l’appartamento di via Gradoli 96, Gradoli…Moro…le Brigate Rosse…le sedute spiritiche…Prodi…? Do You remember?). Parisi era dunque avversario di Contrada, andreottiano. Parisi si occupò anche di Mutolo che cominciò ad accusare Contrada, forse ben istruito alla bisogna.. Solo che Parisi, nel corso di una ascoltazione con cimice di una deposizione di Mutolo a Borsellino, la blocca perché Mutolo sta tirando in ballo il giudice Signorino (colui che aveva indagato sulla sparizione dei documenti dalla cassaforte di Dalla Chiesa dopo il suo assassinio) il quale avendo occultato l’intervento di servizi segreti deviati doveva restare fuori e quindi bisognava urgentemente o cancellare quel pezzo di deposizione oppure uccidere Signorino che era depositario di terribili segreti. Parisi quindi chiede a Mancino di convocare urgentemente Paolo Borsellino. Mancino va a prendersi un caffè e lascia Parusi con Borsellino che a quel punto capisce che tutto dipende da Parisi, che forse propeio parisi aveva cancellato l’agenda elettronica di Falcone, forse capisce chi aveva fatto perquisire la sua abitazione a Roma, forse capisce che Contrada c’entra come il cavolo a merenda! Mancino rientra nella stanza dove c’erano già Parisi e Borsellino e forse entrambi minacciano Borsellino. Borsellino torna a Palermo e fa altre indagini e dice alla moglie che al Castello Utveggio lavorano uomini del SISDE DEVIATO. In quell’ufficio NON LAVORA CONTRADA!!! Ritorna a Roma il 16 luglio per interrogare ancora Mutolo che gli parla di Contrada…ma anche di Signorino, e forse degli intrecci mafia-appalti. Ormai Borsellino sapeva troppo e doveva morire!...Infatti tre giorni dopo, lo uccisero. 4) Il 19 luglio 1992 ammazzano Paolo Borsellino e il 20 luglio, a cadavere ancora caldo la procura di Palermo chiede l’archiviazione dell’inchiesta tra MAFIA E APPALTI. L’archiviazione alla faccia dei morti avviene il 14 agosto in pieno periodo feriale! Faceva bene Mori a non fidarsi della Procura di Palermo…solo che sbaglio obiettivo e si fidò di Violante e Caselli ossia raccomandò le pecore al lupo. Infatti Violante non si preoccupò di ascoltare Ciancimino. Il sindacalista Gioacchino Basile comincia a lanciare il suo urlo di verità sulle infiltrazioni mafiose alla Fincantieri ma viene emarginato sia dal sindacato che dai compagni. 5) LA FINCANTIERI IN QUEL PERIODO ERA IN MANO ALL’IRI. La cupola dei grandi appalti comprendeva anche l’Impregilo, che all’epoca era della famiglia Agnelli 6) IL PRESIDENTE DELL’IRI ERA PRODI (toh!) 7) alla SUPERPROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA: Siclari dal 1992 al 1997 QUARTA EQUAZIONE, LA SITUAZIONE POLITICA 1) Andreotti era nettamente contrario ad includere la sinistra in un progetto politico, ma la sinistra, per la prima volta, aveva l’opportunità di entrare nelle sfere del potere. Gli andreottiani quindi furono tutti delegittimati, uccisi, incarcerati (Lima, Salvo, Contrada, Carnevale, Falcone, Ciancimino, Bombardini 2) Ciancimino volle contattare Violante per fermare la mattanza degli andreottiani. 3) Tescaroli e Tinebra (Giudici di Caltanissetta) hanno messo in mezzo anche Berlusconi e dell’Utri ma a questo punto il depistaggio è stato troppo sfacciato… anche perché Brusca e Ciancimino dicevano che i mandanti delle stragi erano Mancino e Rognoni.. TOTALE?