La voce di Megaride

DATE DA BERE AI DROMEDARI AUSTRALIANI, ASSASSINI!


Appello di Marina SalvadoreIn quale tubo catodico del Museo delle Scienze hanno pigiato sotto formalina il caro maestro Manzi di “Non è mai troppo tardi” ed il prof. Lombardi, “L’amico degli Animali” ?  La scatola magica del televisore, vaso di Pandora high tech, assopitore di coscienze , droga di “poveri” con sussidio statale… avanza implacabile come un tarlo nel legno, come un virus mutante, come un silenzioso bombardamento di cellule cancerogene sotto una mentitrice pioggia di morfina. Come freddi automi e zombies lobotomizzati guardiamo il mondo esterno come attraverso il vetro di un acquario. L’orrore è in vetrina ma ormai siamo assuefatti ad ogni orrore e le palpebre non battono più a difesa dei nostri occhi. L’altra sera, tra sgallettate ignoranti e smutandate, causidici gaudenti in lustrini e parolai bavosi di regime, una tragedia si consumava sotto il nostro sguardo fisso aduso all’orrore.. ma non ha
meritato la benché minima attenzione o il “gradimento” del nostro “indice” inteso quale dito; per intenderci, quello che usiamo per scavare nel naso le caccole o per puntarlo minaccioso contro chi colpevole di ignorarci… Oltre la parete dell’acquario scorrevano immagini e correvano i dromedari australiani, assetati, verso il lager dal quale, poi, sarebbero stati tradotti, per 15 kilometri oltre i centri abitati per il gran massacro finale! Più di seimila creature arse dalla sete e dalla stanchezza, dalla disperazione, cui i “civili” cittadini di quei paeselli hanno negato la pompa dell’acqua, utile al tappeto inglese dei loro lindi giardinetti condominiali!Sinceramente, ignoravo che i dromedari facessero parte della fauna australiana, il prof. Lombardi aveva dimenticato di collocarli in quel territorio… ed a giusta ragione, perché l’Uomo Cretino nella seconda metà dell’ottocento aveva ben pensato, per “prouderie padrternesca” di integrarne un po’ di esemplari laddove questi mancavano alla scenografia dei suoi “luoghi comuni” di superiorità della specie… col risultato che i dromedari – come giocattoli ormai privi di interesse dell’Uomo Snaturato -  si sono moltiplicati.Non ho chiuso occhio, l’altra notte… e neppure quest’altra… pensando a queste povere creature disidratate, deboli e votate al massacro nel deserto dove le porteranno, in modo che la loro carcasse non inquinino le falde acquifere delle linde cittadine del progresso australiota. Chiamatemi stupida ma – come in un rito woodoo – folle di raccapriccio, ho pregato Iddio di scatenare sul deserto australiano un DILUVIO: acqua da bere a secchiate sui dromedari, a cataratte distruttive sugli australioti e le loro linde casette… Ma l’orrore più grande, quello dell’indifferenza,  dovevo ancora assaggiarlo… In ventiquattr’ore dì tortura televisiva cui mi sono sottoposta per avere gli aggiornamenti su questa tragedia, smanettando col telecomando sui mille canali, non più un cenno, un flash… niente! Neppure è giunto un sussulto, l’ombra dell’indignazione da parte di quei noti e finanziati organismi mondiali per la tutela della Natura… che so?… il WWF, Green Peace, i nostrani scalcagnati VERDi… NESSUNO!… Un amico sensibile – l’unico che ha risposto al grido di orrore che , per sopravvivere, avevo scaricato sul social network – mi confermava:” veramente gli australiani sono contro natura...degli sporchi inglesi finiti in un paradiso ....e con il culo che si ritrovano non hanno  altri abitanti in grado di fare loro quel che oggi fanno ai dromedari.....che, inutile dire, sono indubbiamente superiori a loro!”. Ooooh! Sì, sono sicura che qualche dotto autorevole  inorridirà per il linguaggio scurrile del mio corrispondente (inter nos: è un docente universitario, anch’egli!) ma non trovate che sia più pornografico quanto stanno facendo i “lindi” australioti e quanto NON STANNO FACENDO il WWF, Green Peace, i nostrani VERDI e pacifisti-ballisti-pagnottisti di tutto il mondo? San Francesco di Assisi, per favore, muoviti tu!Ho appena saputo che i bravi "animalisti" cecchini australiani hanno ieri importato dalla Cina, traducendoli per 9000 kilometri i Panda Giganti per studiarli! Non oso pensare a cosa sarà dei Panda "integrati" tra qualche decennio... ma anche prima, visto che si nutrono solo di bambù... più raro dell’acqua e… che mi pare non cresca in Australia!