La voce di Megaride

Ingroia non molla l'osso ma Contrada preferisce spaccarsi i denti piuttosto che cederglielo!


Penosamente compromessa con disonore anche la prossima udienza del 15 !di Marina Salvadore
Maria Teresa Conti de Il Giornale ci informa – neppure un’ora fa -  “Bruno Contrada? È sempre un soggetto piuttosto pericoloso. Anche se ha 78 anni suonati, se è gravemente malato - è appena uscito dall'ospedale dopo 15 giorni di ricovero per problemi cardiaci - e se, soprattutto, non ha più un ruolo in Polizia, visto che tra vicenda giudiziaria e carcere ha smesso di fare il poliziotto nel 1992.Il "pollice verso", o comunque il parere non positivo all'eventuale prolungamento della detenzione domiciliare dell'ex 007, arriva dalla Procura di Palermo, chiamata a esprimersi in vista dell'udienza del Tribunale di sorveglianza fissata per il prossimo 15 dicembre. A pronunciarsi, il procuratore aggiunto Antonio Ingroia, che nel processo di primo grado è stato uno dei rappresentanti dell'accusa contro l'ex funzionario del Sisde. «Le condizioni di salute e l'avanzata età possono far ritenere scemata attualmente la pericolosità sociale - rileva Ingroia - pur non potendosi sottacere che i collegamenti con l'organizzazione criminale si sono evidenziati come tendenzialmente permanenti».La decisione sul differimento della pena per motivi di salute, o in subordine sul prolungamento degli arresti domiciliari, avrebbe dovuto essere presa già a ottobre. Ma il Tribunale di sorveglianza di Palermo, nonostante una relazione del questore che attestava l'assenza di pericolosità sociale del detenuto, ha preferito chiedere ulteriori approfondimenti: tra questi il nuovo parere della Dda, appena arrivato. Un parere evidentemente non positivo. Perplesso sul pronunciamento della Dda l'avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Contrada: «È un parere -sottolinea - più che opinabile. Di contro abbiamo pluri-informative da parte dei questori di Palermo che escludono in base ad attività info-investigativa simili ipotesi. Contesto fermamente il parere del procuratore aggiunto che non è supportato da nessun elemento di fatto»…Ci vuol poco a capire come si stia tentando il tutto per tutto per boicottare per l’ennesima volta un’udienza che potrebbe “premiare” con una boccata d’ossigeno il sepolto vivo Contrada: l’abbiamo visto più volte, sostando con questo “crocifisso” lungo le stazioni sull’accidentato percorso doloroso della via crucis, da Napoli a S.Maria Capua Vetere, da Palermo a Caltanissetta… in un’aberrante quanto assurda storia infinita. Ci chiediamo, a questo punto, se e perché il baldanzoso giustiziere Ingroia HA TANTA PAURA della LUCIDITA’ e MEMORIA di Contrada. Ecco, il MISTERO è tutto da ricercare nella forzuta e forzata violenza manifesta, sferrata senza più pudore ne’ intelligenza … ne’ buonsenso… da una crocchia in parte occulta di quei “professionisti dell’Antimafia” che – come sostiene Gioacchino Basile (che non è assolutamente un sostenitore di Bruno Contrada) – sono stati gli unici a trarre vantaggio dalla stagione stragista del 1992! Ad onor del vero, se chiedete al volgo ma anche agli intellettualioti del Paese, questi non sanno spiegarsi, ancora oggi, qual è il reato del quale si sarebbe macchiato Contrada… ma soprattutto qual è il MOVENTE che avrebbe spinto Contrada a delinquere! Se Ingroia, Caselli, Violante e minori volessero, una buona volta, scendere dal tronetto, spogliarsi del manto regale e delle fronzute corone d’alloro e abbassarsi al nostro livello di candore, per spiegarcelo… magari con un disegnino… gli saremmo immensamente grati!Soprattutto, riteniamo di ricordare, noi fessacchiotti “abbonati” d’Italia, che i fatti astrattamente imputati a Contrada risalgono, forse, agli anni ’80 quand’egli non era ancora un funzionario del Sisde ma un Dirigente la Squadra Mobile di Palermo e, poi, capo della Criminalpol quindi che cappero c’entra mescolare ancora “post ventennale processo” gli incarichi di Contrada nel Sisde con il “reato che non c’è” affibbiatogli, relativamente all’opera che avrebbero svolto i servizi umoristicamente definiti “segreti” all’epoca dei fatti imputatigli? Ancor più incredibile – come detto più volte – è la tenacia con cui questi esponenti della Giustizia - amministrativi della P.A. di Stato e NON DIVINITA’ del Pantheon – tengono “a capa sotto” nella fontana della piazza principale il capro espiatorio Bruno Contrada, proibendogli di respirare una stilla d’aria e tirare fuori un gemito, un fiato, una parola… temono egli possa inspirare un’ampollina dell’aria fetida di sostegno dei senzienti che ormai lo circonda e che espiri una stilla di Verità sulle vergogne e le responsabilità male occultate di “qualcuno” dei padroni della ferriera? Sono ancora vivi e vegeti, quindi, gli ideologi del fallito golpe del 1992, paventato dal rosso Violante in quel suo soporifero libercolo “Il piccone e la Quercia” ormai sparito da tutti gli scaffali, ora che si sta interscambiando di colore ed autorità politica col fascista pentito Gianfranco Fini? Non è ridicola, da parte dei soliti ignoti del ’92 riproporre – come hanno fatto con Spatuzza, rimediando una figuraccia all the world – lo stesso canovaccio, la medesima scenografia di allora, per riprovarci – più perfidi ed esasperati che mai dall’odio sociale verso il premier e molti rappresentanti della maggioranza – contro la democrazia, l’elettorato, l’Italia medesima? E questi pivelli governativi, toccati ora dalla stessa spada intinta nel curaro, cloni dell’emblematico “caso Contrada” cosa aspettano ad organizzare una marcia viola di furore contro i vecchi golpisti rigeneratisi come calzini bucati nel Perlana? Ingroia, spiegaci perché e come un vecchio ottantenne segregato ed isolato, inutile persino a se stesso ed ai suoi cari, avrebbe protratto permanentemente relazioni con i mafiosi, senza nulla guadagnarci per se’ e per i suoi se non povertà morale e materiale, consunzione, patologie psicosomatiche e funzionali gravissime, solitudine inqualificabile, degradazione dai ranghi ov’egli rifulgeva, rovina e abbandono… ma soprattutto, sii gentile, spiegaci che cacchio se ne farebbe la terribile Mafia di uno ridotto così e così sputtanato?...ma... ci siete o... ci fate? NOTA di Agnesina Pozzi:ho replicato alla replica di Guidotto su Cuntrastamu.org, per ragioni di lunghezza è sul mio bloghttp://agnesepozzi.splinder.com/post/21855216/