La voce di Megaride

s'ode a PALERMO uno squillo di tromba, a MILANO risponde uno squillo... e tiritippolelariliulà


di Marina Salvadore
Quando si parla del nucleare è facile pensare a Chernobyl; quando si parla di disastri è facile pensare alle catastrofi naturali, anche quelle annunciate ed ignorate… quando si parla di sfascio e degrado politico ed istituzionale, viene naturale pensare a certe centrali nucleari virtuali ma non troppo, disseminate sul territorio e dette PROCURE. Mai come in questi tempi di riconversione industriale certe PROCURE, dal nord al sud insulare,  autentiche centrali di POTERE, sono state responsabili di disastri innaturali, alla stregua del sistema HAARP, destabilizzando con emissione di veleni ed onde sismiche la già fragile Italia che vide la luce sotto un cielo a pecorelle,  in un nuovo mattino di 150 anni fa, solcato dalle scie chimiche della menzogna.  Le centrali dette PROCURE, progettate sin dal ’48 sono entrate in funzione a pieno ritmo nel ’92; la prima a Milano col programma verde Mani Pulite ma già a Palermo i  residui tossici della istituenda centrale segnalavano errori di progettazione dagli anni ’80, come qualcuno ricorderà. Attualmente, anche  il
reattore di Firenze sta assurgendo a dignità di Centrale, dopo svariati tentativi di accensione  falliti. Alla tragedia annunciata delle centrali in cooperazione integrata non c’è Protezione civile o incivile che tenga, dacchè  gli “alleati” oltreoceano risultano essere i più grandi fornitori di uranio impoverito e ingegneria ad alto potenziale complottista che se abiurata provocherebbe ingentissimi danni all’economia globale ed al già precario equilibrio di alleanze mundialiste. Di recente, la centrale di Palermo con i reattori Spatuzza e Ciancimino ha subito un  incidente ch’è riuscita a contenere, con lo sbarellamento del reattore Ciancimino, non più efficiente come all’atto della sua gloriosa accensione  ma gli ingegneri nostrani, vanto tutto italiano, hanno provveduto ad aprire un altro procedimento parallelo a carico dei protoni Mori e Obinu, spegnendo per qualche tempo il medesimo reattore Ciancimino, considerato temporaneamente fuori uso anche nella gestione del protone  Dell’Utri che valse il Nobel della fisica agli anti-italiani Santoro e Travaglio; il tutto in contemporanea con  la riaccensione  strategica  del CERN, ripartito alla ricerca del bosone, per  incamerare quei dati strategici e purtroppo sconosciuti, sull’origine del Big Bang che ci ha resi cittadini italioti! Tra protoni e bosoni, probabilmente l’ingegneria complottista di questi gioielli tecnologici che sono certe nostre Procure, ha colpevolmente obliato la spettacolare energia pulita, a basso costo, dei neuroni umani… ma forse è troppo tardi per fare un passo indietro e riprogettare  un sistema democratico ecocompatibile con la… GIUSTIZIA, l’ECONOMIA e la POLITICA di casa nostra. Creature intelligenti di altre civiltà molto più progredite, provenienti dal Cosmo,   a detta del Blue Book Project, stanno da lungo tempo  tentando una comunicazione impossibile con i terrestri, forti dei loro studi sui neuroni umani ma per il momento non v’è speranza di incontri ravvicinati del quarto tipo, stante  l’irriducibile arroganza dei nostri scienziati, chiusi ad ogni  razionale  interscambio evolutivo.  Dalla centrale di Palermo,  un’ordinanza  del 3 marzo 2010 proroga per altri nove mesi, fino al 26 ottobre prossimo, la detenzione sotto vuoto per motivi di insalubrità, la materia inerte Bruno
Contrada che ancora fino al novembre 2008 veniva ritenuto socialmente pericoloso, pur se i sorveglianti della centrale palermitana ne hanno attestata “l’attenuata pericolosità sociale” in un documento di ben quattro paginette ove si legge infatti che “dalle note della questura del 16 novembre 2007 e del 27 dicembre 2007 a firma del questore Caruso e del 24 agosto 2009 a firma del questore Marangoni si evince che alle forze di polizia non risultano rapporti di parentela o di frequentazione con elementi appartenenti alla "Famiglia" dello "Stronzio h24" della tavola del Mendelev o che abbiano comunque subito condanne dal superiore istituto mondiale della Sanità ”. In breve, la scienza continua a temere l'elemento inerte Contrada che in reazione chimica con l’ossigeno della Libertà e della sua manifesta Dignità, potrebbe – a loro insindacabile giudizio - per ossidazione causare la distruzione  dei nostri costosissimi ed avveniristici reattori nucleari,   col rischio di compromettere la produzione energetica delle centrali medesime e di buttare alle ortiche anni ed anni di accademici studi della fisica ingegneristica, fiore all'occhiello e primato europeo tutto italiano.Ah!... dimenticavo... non a caso il contenitore di ogni reattore si definisce SARCOFAGO, alla stregua dei cassonetti mortuari per lo smaltimento differenziato delle MUMMIE!