La voce di Megaride

SALVIAMO LA VITA DI PEPPE FONTANA


Marina SalvadoreA questo link http://www.petizionionline.it/petizione/salviamo-la-vita-di-peppe-fontana/868potrete sottoscrivere, utilizzando i vostri dati anagrafici reali e non i nickname, la petizione per Peppe FONTANA. Fatela girare.
Nel mentre il tribunale di sorveglianza di Napoli a noi ben noto, giorni fa rimetteva in libertà per "meriti letterari" il camorrista assassino Giacomo Cavalcanti, dopo soli 10 mesi di detenzione a fronte di una condanna inflittagli a 24 anni per omicidio e associazione camorristica, disperati raccoglievamo l'out out di Peppe Fontana infognato da 15 anni nel carcere palermitano nononostante non sia un assassino, non sia un mafioso ne' tantomeno un mercante di droga ed armi. Peppe, continuamente vessato, ci annuncia di aver intrapreso uno sciopero della fame senza remissione e dato il momento topico delle tante morti in carcere siamo non poco preoccupati ed in ansia, perciò stimiamo opportuno lanciare un appello per lui, ricordando che anch'egli ha notevoli meriti letterari, avendo scritto più di qualche libro ed intrattenuto faticosa corrispondenza, aiutandoli umanamente, con altri detenuti nostri compatrioti detenuti all'estero: fu Peppe, infatti, a sostenere psicologicamente, grazie alle sue lettere, il nostro connazionale Carlo Parlanti, detenuto innocente in California ed allora in preda a gravissima crisi depressiva dai preoccupanti esiti autolesionisti.. Peppe, pur detenuto, con i suoi lenti mezzi e scarsi strumenti fu in grado di far desistere Carlo dai suoi oscuri propositi. E' stato proprio grazie a Katia Anedda, l'eroica compagna di Carlo Parlanti che ho preso conoscenza dell'assurdo caso giudiziario di Peppe Fontana ed ho intrapreso una proficua corrispondenza con lui ch'è sfociata anche in un florilegio di interessanti pubblicazioni a sua firma su La Voce di Megaride (nonostante io militi dichiaratamente ne LA DESTRA) ed alla creazione sul socialnetwork Facebook del gruppo spontaneo PRIGIONIERO DI STATO - AMICI DI PEPPE FONTANA... Ora, tocca a noi aiutarlo! Ripagarlo della grande generosità ch'egli ha sempre profuso al prossimo. Comprendo bene che il suo lessico da anarchico combattente pasionario possa disturbare oltremodo le auguste orecchie dei soloni di cui è prigioniero e dai quali dipende anche l'approvvigionamento della carta igienica per uso personale... comprendo altresì il grave disturbo che può arrecare a costoro una persona culturalmente evoluta e magari più colta; una personalità ben distinta, difficile da comprare o utilizzare, come si è soliti utilizzare gli scarti umani del Pentitificio... ma ora la vita di Peppe è in serio pericolo e siamo tutti tenuti all'obbligo della sua salvaguardia e tutela, così come non ha fatto l'Istituzione che pure sarebbe tenuta all'osservanza delle norme che regolano il regime carcerario, laddove il compito precipuo degli istituti di prevenzione e pena sarebbe quello di tendere alla rieducazione ed al recupero. Associo al mio appello personale quello di Carmelo Viola:
"Trasmetto comunicato del detenuto Giuseppe Fontana (fontana@prigionierodistato.it - Palermo), il quale - spero proprio di no - avrebbe già iniziato un rischioso sciopero della fame e della sete per protestare, sostiene, contro abusi e soprusi subiti in ambiente carcerario ove, a quanto pare, non viene nemmeno esercitato un controllo superiore nell'interesse e della dignità dei detenuti e dell'integrità della giustizia. Io sono convinto che Giuseppe Fontana sia una vittima designata da un destino che certamente non corrisponde al fabbisogno di una persona, per altro, colta e sensibile, che si è sempre dichiarata innocente dei reati attribuitigli. Nessuno può contestarmi il diritto di seguire il mio istinto di uomo nella difesa di un mio simile e, in ogni caso, di ciò che ritengo giusto. Se la mia intuizione non m'inganna e se a Giuseppe Fontana dovesse capitare qualcosa a sèguito di eventuali comportamenti da inquisizione spagnola, io, con i miei oltre 80 anni e i miei problemi di salute, mi costituirò parte civile contro gli eventuali responsabili, i quali, spesso delle autentiche nullità - antropozoi ricchi di carta bollata e di cartaccia burocratica, semplicemente si sciolgono come nebbia al sole davanti alla mia creatura, che dal 1979 si chiama "biologia del sociale", vive, cresce e viaggia perfino felicemente all'estero e si protende al di là della mia breve parabola esistenziale. Saluti umani. Carmelo R. Viola - P.S. Quanti, meglio se legali, possano essere utili all'interessato, scrivano subito all'email dello stesso. GRAZIE!"COMUNICATO DI LOTTA E DENUNCIAInformo gli Amici e Compagni, che dopo il rigetto delle pene alternative si è intensificato il
programma provocatorio atto a destabilizzare il mio equilibrio psicofisico per il conseguimento di una mia reazione strumentabile al boicottaggio del beneficio dei permessi premio, per i quali la buona condotta è una condizione necessaria e dei quali al momento ne usufruisco beneficiando dell’unica forma di libertà fisica possibile resistendo a soprusi e abusi arroganti che la direttrice Dott.ssa Francesca Vazzana, quella che non voleva autorizzare la visita al mio medico di fiducia, quella che non voleva autorizzarmi ad acquistare prodotti per la mia dieta vegana e farmaci omeopatici, quella che a tutte le mie domande di benefici ha sempre messo il suo parere negativo, considera legittime sue direttive ai quali io dovrei genuflettermi, in quanto in questo Feudo il suo regolamento è la legge !Quella che oggi, 02 Marzo 2010, mi ha inflitto sei giorni di cella d’isolamento punitivo, a seguito di un rapporto disciplinare assurdo, ingiusto, arrogante, provocatorio, che ho subito il 18 Febbraio scorso da un secondino che da tempo cercava un pretesto utile e che inventandosi l’occasione e abusando dei suoi (incontrollati ) poteri ha potuto fare nonostante fosse ben consapevole della ingiustizia che andava commettendo- ingiustizia che la direttrice di questo Kattiverio, perseverando, ha trasformato in una ingiustizia più grande e grave nonostante i miei reclami e giuste palese motivazioni, conscia del fatto che ciò potrebbe compromettere i permessi premio e gli sconti annuali per buona condotta.Che, mi ha chiaramente detto , lei è contraria alla concessione dei benefici penitenziari ai detenuti e che non gliene frega nulla della mia posizione e vicenda giudiziaria né tanto meno delle conseguenze che avrò a seguito di questa punizione in quanto per suoi principi personali, lei esprimerà comunque e sempre il parere negativo, a prescindere le punizioni !Per queste ragioni Amici e Compagni, denunciando il perpetuo programma annichilente nei miei confronti da parte di una (in)giustizia assassina, sono costretto alla forma di lotta estrema consistente nello sciopero totale della fame e della sete che da oggi 02 Marzo 2010 attuo a cominciare dalle ore 12:30 , non ho altra scelta e illudersi ancora sulla giustizia giusta per i Figli del Popolo in questo paese e con questi governanti.E’ da ingenui tutti voi avete modo da vedere e capire come funziona la giustizia di questo paese e come le carceri siano affollati sempre di disperati e degli ultimi non certo dai potenti che impunemente continuano a delinquere e a vessare il popolo in nome di una giustizia e di una democrazia ormai peggio del Burundi !La mia sarà una lotta dura, e forse anche l’ultima, lo so, ma non posso fare altrimenti perché difendere la mia vera libertà, il mio spirito, le mie idee, equivale a vivere.VI ABBRACCIOHASTA LA VICTORIA, SIEMPRE !(IL PRIGIONIERO DI STATO)PEPPE FONTANA