La voce di Megaride

SOCIALMENTE INUTILI MA UTILMENTE IMBECILLI


PRIVATIZZAZIONI SELVAGGE AI DANNI DEI PIU' DEBOLIdi Marina Salvadore
Nel mentre a Napoli si è pensato di raddoppiare il ticket sanitario (poca roba per le prescrizioni farmaceutiche ma un “lusso” per quanto riguarda visite specialistiche ed esami di laboratorio)  non appena reduci da uno sciopero delle farmacie che ha visto i più deboli, anziani e disabili, anticipare il prezzo pieno anche dei farmaci salvavita, a fronte – spesso – di emolumenti pensionistici che a stento riescono a coprire una mediocre sopravvivenza quotidiana, sullo sfondo accelera l’impietosa macchina delle privatizzazioni selvagge, che ha dato la stura ad incontrollabili ed arroganti azioni illecite dei colossi quotati in borsa ed in spietato regime di libera concorrenza, a danno sempre delle categorie più deboli: gli anziani, soprattutto, dei quali si stigmatizzano irrispettosamente elevate punte di alzeheimer, rincoglionimenti repentini, timore reverenziale nei confronti dell’autorità con relativa incapacità di reazione,  incontinenze urinarie e psichiche. Niente di più falso! Poco avvezzi all’uso di comode tecnologie del “Progresso” sanno far di conto senza calcolatrici, sanno accendere un fuoco in un camino, hanno una capacità di giudizio rapida alimentata dall’Esperienza, sanno trarsi d’impaccio da quelle situazioni quotidiane in cui noi figli del consumismo annaspiamo per forza d’inerzia e pigrizia mentale, conoscono i ritmi ciclici della Natura e non cercano come noi ciliegie ad ottobre, pannocchie a febbraio, fichi a gennaio e ciclamini a maggio, per intenderci. Non conoscono il sapore esotico della papaia, dell’avocado, dei limes, dell’aglio cinese, del sushi, per grazia di Dio… Al bancolotto, il sabato, tentavano la sorte con i sogni notturni puntati a 500 lire massimo 1000; ora gli hanno piazzato ben tre estrazioni settimanali, giocata minima 1 euro che fa circa 2000 lire, per non parlare della pioggia di concorsi che invitano all’azzardo: Superenalotto, WinForLife, Gratta&Vinci ed altre porcate subliminali…  Già traumatizzati dal cambio della moneta a quantificare i pochi spiccioli nel borsellino, penalizzati dal cambio che ha dimezzato le già scarse risorse, massacrati dai prezzi al consumo dei beni di prima necessità, gli mancava pure che gli togliessero il caro vecchio telefono di bachelite nero dal comodino; quello con la bella ruota numerica il cui rumore di sottofondo dell’ingranaggio era segnale allegro di predisposizione al magico CONTATTO col mondo esterno, per non parlare dell’incasinamento totale nel dover scegliere tra mille offerte-civetta il provider più consono alle loro tasche ed all’uso morigerato inteso da sempre come un lusso… Passando al digitale terrestre gli han fatto sparire dal cucinino – specie a quelli costretti ai “domiciliari” per salute malferma - l’unica compagnia del caro vecchio televisore con antenna in bellavista sul centrino ricamato, accanto al vasetto dei fiori e al lumetto pendente sullo schermo: il vero sacrario di ogni casa d’anziano, costringendoli ad indebitarsi per l’acquisto di un decoder o di un altrettanto complicatissimo televisore di nuova generazione… Evidentemente, non fanno uso di fax e computers e di altre diavolerie, ciononostante - emarginati del tutto dall’INFORMAZIONE che proviene nelle nostre case, ormai, SOLO grazie a questi mezzi di comunicazione - quando gli capita una magagna con la compagnia telefonica, quella del gas o dell’elettricità, la ASL o l’Acquedotto, l’INPS e il Fisco, li si invita crudelmente a notificare via fax o mail i loro reclami ; NON SOLO!... GLI SI CHIEDE SPESSO L’USO DI UNA CARTA DI CREDITO CHE MANCO SANNO CHE CACCHIO E’! Insomma, è chiaro che il nuovo SISTEMA vuole lobotomizzarli del tutto, ora che li si è inquadrati come utili “consumatori” (pulciosi, è vero ma tra i pochi fortunati garantiti dal reddito fisso di una pensione) ed ora che la gerontologia scalpitante ha scoperto che si è innalzata di molto l’età media dell’italiano… che il presidente del Consiglio addirittura pretenderebbe – lui che PUO’ contare sul surplus ed il grasso che cola da un’ottima QUALITA’ DELLA VITA – portare fino a 150 anni?  Immaginate questi nostri anziani costretti a raddoppiare i tempi della loro residenza in quest’inferno, sotto tortura quotidiana ed incommensurabili attacchi ai loro spiccioli, ai loro “zupponi” di pane duro e latte che sostituiscono, da anni, le belle cene in famiglia di una volta?...  Quanto stan facendo di sporco i colossi providers dei servizi NECESSARI è davvero mostruoso: non potendo rubare gli spiccioli dai borsellini li fregano con le bollette, esattamente come fecero certe esattorie e l’Agenzia delle Entrate con le “cartelle pazze”; praticamente, una pesca di autobeneficenza “ ‘ndo’ cojo, cojo “ tanto è tutto grasso che cola! Il fesso che ci casca è garantito: abbastanza vecchio da rasentare se non  la demenza senile quantomeno la smemoratezza, ben supportato da presunta immobilità ed isolamento sociale. “Evvaiii !”, il grido di giubilo dei bravi amministratori delegati; gli stessi che partecipano tronfi a Telethon per scaricarsi dai 750 e 740 le prodigalità pubbliche, “Ne troveremo qualche centinaia di vecchiacci in ogni comune italiota da raggirare? Ad una media di circa 30 euri a cranio; cifra minima che non merita neppure il più costoso ricorso ad un avvocato o all’ente medesimo, il gioco è fatto! Piatto ricco mi ci ficco!”