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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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CASO ORSINO: “Guappetiello ‘e Paranza, à fatto ‘a fjgura soja!”

da redazione


Chi segue il blog e le eroiche imprese di “Megaride” sa che ci occupiamo dal 2011 del vergognoso caso di Luigi Orsino, testimone di giustizia… in giustiziato! Negli ultimi mesi, stante il colpevole silenzio delle istituzioni e dell’opinione pubblica, abbiamo dato una potente “accelerata” al veicolo d’informazione, per via del fatto che la famiglia Orsino, spogliata di tutto, è ancora sotto stretta osservazione dei “galli ‘n’copp’ a munnezza” che – probabilmente – ne temono terribilmente la personalità e le esternazioni; non esiste, infatti, estorsione, “attentatuni”, minaccia manifesta o altro strumento di annientamento che possa privare le vittime della “criminalità organizzata” dei beni più preziosi: la DIGNITA’ e la TESTIMONIANZA PUBBLICA che coniugate assieme diventano una bandiera, il vessillo sotto cui la gente di buona volontà ama arruolarsi, come in un esercito, perché è anche vero che solo chi ha provato veramente PAURA è in grado di manifestare CORAGGIO! Le ultime cronache sugli Orsino, a parte i soliti richiami d’indignazione per come funziona (o meglio, non funziona) il carrozzone istituzionalizzato dell’antiracket e la descrizione delle ultime stazioni della via crucis di questa famiglia, promuovevano il buon libro scritto da Luigi Orsino sulla sua vicenda, “La Carezza del Male” , presentato finalmente in Portici, sotto l’egida del Comune; appuntamento andato deserto dai “complici in omertà”  ovvero gli indigeni autoctoni, minacciati dal locale clan contro cui Orsino combatte. Gli unici presenti a quell’evento, tutti di “fuori le mura porticesi”, hanno colà provato orrore e rabbia ed hanno ben pensato di fare le cose in grande, ripensando un nuovo evento in Napoli, il 15 febbraio, strombazzato ai quattro venti col megafono dell’indignazione! Evidentemente, il “ragioniere-capo” s’è molto disturbato per questo e dall’alto del suo sgabellino sulla monnezza ha ben pensato, sbuffando come una vaporiera intasata e borbottando come una pentola di fagioli, di chiamare a se’ uno dei suoi sorci, per far desistere le organizzatrici napoletane e l’autore del libro dall’apparire nuovamente in pubblico. Detto fatto, l’ignorante ratto tuttofare ha scritto un bel biglietto minatorio, degno del peggior "ciuccio" e l’ha lasciato sotto la tapparella della finestra del bagno, accessibile da un terrazzo esterno, della casa ISOLATA dove fino al giorno 12 marzo di quest’anno è contemplata la residenza “protetta” (per modo di dire) degli Orsino. Dai particolari esposti, vi rendete certamente conto di quanto sia stata temeraria l’azione segreta del feroce topo-manovale, dopo il ben più difficile compito della stesura del testo intimidatorio: “A! GIGIN A PORTICE TI PENSAV E REGNE O’ TIATR E INVECE EN’ PAROL E NISIUN E’ VENUT A NAPOL FACIMM O BIS? LE A’ FIRNI’ SI NO TU CHIAGN E PINA MOR”. Traduzione per gli stranieri... ma anche per i madrelingua partenopei discepoli di Giambattista Basile, lo Shakespeare napoletano: " Gigino (Luigi) a Portici credevi di riempire il teatro invece è bastata una mia parola perchè non venisse nessuno. A Napoli faremo la stessa cosa. Devi finirla, altrimenti piangerai e tua moglie Pina MORIRA' !". Minaccia di morte, dunque. Inutile dire che il gentiluomo Luigi Orsino, per non mettere a repentaglio la vita di altri innocenti, ha contattato, le organizzatrici per annullare l'evento (n.d.r. incredibilmente, tutte donne, le organizzatrici !). Purtroppo, il grande “macho guappo” non immaginava di aver servito su un piatto d'argento un'occasione UNICA ed irripetibile per rivendicare il martello di Thor e picchiare forte, come solo le donne degne di questo titolo di genere sanno fare, abituate come sono alle pratiche igieniche e all’Orgoglio, inclini alle sfide più degli uomini o presunti tali. Così, sotto protezione degli adorabili carabinieri di Castel Baronia, prima e di Napoli Posillipo, poi, l'evento c'è stato, sotto un sole sfolgorante, tornato solo in quel giorno dal suo lungo esilio, tant'è che dal chiuso delle sale ov'era stato preordinato, si è tenuto all'aperto su una vasta terrazza, dinanzi ad un panorama flegreo mozzafiato partecipe di tutta la bellezza della gente perbene lì accorsa coraggiosamente. Per dirla in corretto "stile pantegana" : SE A PORTICI NUN AMM' RIGNUTO 'O TIATR'... A NAPULE SE N'E' CADUTO 'O TIATRO!!!", colorita espressione in gergo “parlesia” adottata dagli artisti teatranti  napoletani per indicare grande successo di pubblico. Un successone ch'è servito a ridare grande Forza e ossigeno alla famiglia Orsino, con giornalisti e fotografi accorsi persino dal Cilento. Tutta la rete bombardata di immagini di questo stupendo evento, perchè non solo il pubblico lontano nel resto del mondo ne godesse ma soprattutto generosamente dedicato al "gallo sulla monnezza" che necessariamente ha dovuto tenersene lontano, stando ben acquattato, col suo sorcio-dipendente nella fogna della sua triste e poco invidiabile esistenza! Fin qui, la cronaca della "battaglia" ma importanti sono stati anche i contenuti e le riflessioni, a proposito dell'altro convitato di pietra, lo Stato! Eh, già! Perchè se la Camorra è “un'azienda”, necessariamente deve perseguire i suoi interessi e conseguire i risultati. La Camorra fa la Camorra, null'altro che il suo DOVERE verso se stessa, con gli strumenti primitivi che ritiene idonei, secondo le proprie leggi cavernicole e metodi da troglodita comprensibili e metabolizzabili dalla sua bassa manovalanza tribale... ma lo STATO che fa? Lo STATO non muove un dito per debellare le EMERGENZE, fatta salva la pace di pochi servitori della Patria, tra forze dell’ordine e magistrati eroici… ma troppo spesso ostacolati e vituperati da vivi e canonizzati, poi, sugli altari della retorica... ma solo da MORTI!... Spesso, lo Stato- come nel caso del suicidio del giovane panettiere di Casalnuovo, Eddy, attraverso i suoi sistemi esattivi rasenta la crudele mentalità estorsiva mafiosa... Poi, c’è UNA MAFIA DELL’ANTIMAFIA, inutile negarlo che “crudelizza” ed infierisce sulle vittime in ginocchio, dopo averle ignobilmente blandite, promettendo cure e tutela affinché s’imbarchino volontariamente sul carrozzone del VITTIMIFICIO; esattamente, come il Mangiafuoco di “Pinocchio” con i suoi  vivaci teatranti ridotti a mute marionette. C’è una sorta di racket nell’antiracket del quale, stranamente, neppure il tuttologo scienziato plurispecializzato Roberto Saviano s’è avveduto.
La vera battaglia, in ordine di tempo – come vanno ripetendo diversi “testimoni di giustizia”, erroneamente confusi dal volgo con i “collaboratori di giustizia” (che sono lerci figuri del PENTITIFICIO di Stato, trattati con i guanti gialli) - è contro la mafia dell’antimafia, su quelle associazioni che hanno ricevuto fior di milioni di Euro e non hanno mai rendicontato nulla; denaro che viene dalle tasche dei contribuenti e dovrebbe servire per permettere alle vittime della criminalità di rimettersi in piedi, di ripartire… invece… non si sa che fine facciano. Per dirla meglio, senza fronzoli, molti di loro sospettano che quei soldi siano divenuti una forma di finanziamento illecito ai partiti. Con un pizzico di intelligenza e buonsenso, piuttosto che favorire questo fenomeno che sordidamente intende richiamarsi alla LEGALITA’ e che grava comunque sui contribuenti già tartassati, basterebbe solo redistribuire alle vittime del racket le ricchezze sequestrate quotidianamente alla criminalità organizzata invece che lasciarle alla gestione del monopolio di altre associazioni “benefiche” che profumano d’incenso… Basterebbe, se lo Stato fosse davvero fine a se stesso, che l’altro monopolio, quello dell’antiracket fosse gestito dalle Direzioni Regionali delle Entrate o dalle Tesorerie regionali e NON presso il  Ministero degli Interni, mediante costosa scissione di “scrivanie” dirigenziali di improvvisati “reparti speciali” senza pedigree e curriculum, scarsamente avvezze alla contabilità di Stato… Basterebbe, come accade nei Centri di Chirurgia dei Trapianti, stilare presso i dicasteri finanziari ed economici le liste di precedenza dei moribondi “pazienti” in attesa di un “trapianto d’organo vitale” che consenta non la pietosa sopravvivenza da carità pelosa demandata al pacco della Caritas ma il ripristino di tutte le facoltà imprenditoriali della vittima, così che di riflesso, in questo “Paese” cieco e stupido che ha permesso, per ignavia e per ingordigia del tutto assimilabili alla mentalità mafiosa, la morte di migliaia e migliaia di imprese, l’economia torni a girare. Effettivamente, si ha la sensazione che tenere in piedi le terribili EMERGENZE nazionali, soprattutto negli ambiti della SICUREZZA e della “Monnezza”, sia particolarmente remunerante per certi insospettabili “burosauri” di alcune caste al Potere che si dilettano nella moltiplicazione dei disastri e degli appalti per sanificarli… praticamente, come diciamo a Napoli, la perfetta utilità del “ciacca e medica!”. ….
Buona strada, famiglia Orsino! Non sei più sola! Menzione d’onore per le terribili “amazzoni” Marina Romano, Agnesina Pozzi, Marina Salvadore, Franca Decandia, Biagina Grippo ed al gruppo “S.O.S. AMICI………. aiutiamoci tra noi!!!!!!!” su Facebook


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Commenti al Post:
kuskus0
kuskus0 il 05/03/14 alle 19:09 via WEB
a parte le tue sempre argute analisi, cara Marina Salvadore, personalmente non ho dato alcuna importanza all'ignorantissimo bigliettino recapitato dalla pseudo-guapparia. Questa gente vale meno del NULLA ASSOLUTO, nonostante le minacce e la morte che alla fine possono anche infliggere, darebbero solo conferma di quanto sono DEBOLI uccidendo qualcuno. Evidentemente non hanno coglioni sufficientemente adeguati per confrontarsi da Uomini con altri Uomini. Ma restano ominicchi armati di pistola. La loro statura morale non cambia e non li vedo proprio. Non li stimo e non li rispetto. I veri Guappi, purtroppo, non esistono più: loro avevano un codice d'onore e si limitavano a lucrare dai loro loschi affari senza trasformarsi in parassiti che ai loro figli diranno:"vedi, figlio mio, quello che ho io oggi e che domani sarà tuo, NON SONO STATO CAPACE DI GUADAGNARMELO COL SUDORE DELLA FRONTE; l'ho estorto, l'ho rubato, l'ho predato a chi AE' MIGLIORE DI ME. SONO alla fine un INVIDIOSO, UN FALLITO COME PADRE E COME UOMO E NON APPARTENGO ALLA SOCIETA' CIVILE. Ti lascio l'eredità principale che si chiama VERGOGNA". Agnesina Pozzi
 
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 05/03/14 alle 19:27 via WEB
...sempre POTENTE nei tuoi giusti anatema.... contro i SORCI dell'ONORATA SORCIETA'...ahahaaahah ;-)
 
kuskus0
kuskus0 il 05/03/14 alle 19:32 via WEB
tanto è inutile. Come non sanno scrivere, non sapranno nemmeno leggere. Il vero oppio dei popoli è l'ignoranza.
 
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 05/03/14 alle 20:11 via WEB
solo la manovalanza è obbligata all'ignoranza, così da poter essere telecomandata come un esercito di automi; i "colletti bianchi" sanno leggere, scrivere e... far di conto MOLTO BENE!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Salvatore Santamaria il 05/03/14 alle 20:12 via WEB
E lo Stato!? E' stato lo Stato? Nòooo! Lo Stato non è stato...!!! Se lo Stato non è stato: allora...sìiii state tu...? E' stato isso? Jeee non song state, qillo non è stato... Chi è stato? Lo Stato non è stato... E allora chi è stato è stato... Stette buono, Toto'
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 05/03/14 alle 22:05 via WEB
PER DOVERE DI CRONACA PUBBLICHIAMO IL COMMENTO A CALDO DI LUIGI ORSINO NELL'IMMEDIATEZZA DELL'EVENTO DEL 15 FEBBRAIO U.S. ***************************************** Luigi Orsino 16 febbraio 17.50.42 A quei signori che giovedì 13 della scorsa settimana ci hanno gratificato di un messaggio minatorio in cui si vantavano che una loro parola era bastata a tenere i Porticesi lontani dalla presentazione e promettevano uguale sorte alla presentazione del 15 a Napoli dico: Siete dei poveri vigliacchi incapaci di mantenere quel che promettete. L’evento di Napoli è stato un trionfo. Il mio libro “La carezza del male” è stato presentato ad un pubblico numeroso ed erudito, coraggioso e solidale. Sono persone simili che riescono sempre a darmi nuova forza, ad arroccarmi ancor di più nelle mia convinzioni, che consolidano ancora maggiormente il desiderio di legalità e giustizia. Quando ti accorgi che non sei solo ma in tanti condividono i tuoi ideali di lotta ti senti invincibile e… lo sei. Dall’alto di questa mia ritrovata forza io dico ai miserabili, che affidano le minacce a messaggi anonimi, io non mi nascondo dietro l’anonimato, non mi nascondo in un luogo sconosciuto, non mi rannicchio tremebondo nell’ombra. Io sono qui dove ben sapete. Che figura fate poveri imbelli se minacciate la morte ma recapitate un messaggio di carta e non di piombo? Sperate che io muoia di morte naturale per poi vantarvene? Oppure sperate che io mi tolga la vita? Devo deludervi, io vivrò per continuare a perseguitarvi, per continuare a chiedere giustizia finchè un giudice non si scocci di sentirmi invocare la dea cieca e si muova per sollevare il velo che copre una, fin troppo, vilipesa verità. Se volete la mia morte dovrete venire a coglierla e, vi avverto, non sarà un frutto facile da prendere. E fra tutti i malfattori si roda il fegato colui che volle la mia rovina, come aveva rovinato tanti altri, colui che è più camorrista dei camorristi perché è con il suo favoreggiamento che rafforza il potere dei clan. Un uomo, ma che dico uomo, un bastardo che ha come solo dio il denaro, un colletto bianco che si crede intoccabile. Sappia che io pietra dopo pietra riuscirò a fargli franare la terra sotto i piedi. Un mio pensiero va a chi ebbe il coraggio di definirlo “persona perbene”, funzionario di una grande associazione antiracket, innanzi alle prove della malvagità della “persona perbene” chiuse gli occhi, forse oggi che deve rendere conto dell’uso che ha fatto del denaro pubblico ci penserebbe due volte prima di associarsi ad un lurido criminale e respingere un Luigi Orsino qualunque. Ed ora… Grazie: Ai Carabinieri, di Castel Baronia, di Napoli e ovunque essi siano. Grazie per tutto ciò che fate e grazie perché lo fate senza scopo di lucro. Con lo stipendio che prendono sono una “no profit” a tutti gli effetti. In una eventuale prossima vita spero di essere Carabiniere io stesso, o più realmente spero che lo divenga mio figlio. Grazie alle mie amiche “terribili” Marina Romano, Marina Salvadore e Agnese Pozzi. Attenti camorristi che queste tre sono più pericolose di me. Sono anticamorra e pure donne, esplosivo puro. Grazie al gruppo Sos amici.......... aiutiamoci tra noiiiiiiiii grazie a Biagina Grippo, altra donna, che ha saputo farmi dire quel che andava detto e nel modo in cui andava detto. Grazie al giornalista Geo Nocchetti che tutti conosciamo ed apprezziamo per l’amore che porta per la nostra terra. Grazie al suo collega di Rai 3 Enzo Calise che mi ospiterà in redazione. Grazie a chi non riesco a nominare perché dovrei riempire un tomo intero. E’ vero, sono un poveraccio, presto sarò sfrattato, non ho più nulla, salvo la dignità, ma valeva ben la pena di sacrificare tutto per vivere una giornata come quella di ieri. Luigi Orsino
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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