Far From Heaven

Polemiche a Sanremo


Se c’è una cosa di cui si è parlato spesso (e pure troppo visto che l’Italia ha ben altri casini di cui occuparsi) in questi giorni fra polemiche piccole e grandi è stata la canzone di Pvia “Luca era gay” con l’accusa che gli è stata mossa di omofobia. Io ho evitato di commentare per il semplice fatto che mi piace prima sapere quello di cui parlo e poi parlarne, ora che ho finalmente sentito la canzone posso dare la mia opinione… qual è? Semplicemente io non mi sono sentito offeso, certo non rappresento il pensiero di massa degli omosessuali italiani, ma io come individuo e come gay non mi sono sentito offeso. Per me quella canzone rappresenta semplicemente una storia individuale che può piacere o non piacere, essere condivisa o meno, ma è semplicemente una storia individuale e come tale credo vada considerata; personalmente non mi è piaciuta molto e secondo me questo Luca più che gay era parecchio confuso ed aveva un sacco di altri casini in famiglia a cui pensare...  
Nota a parte (e mia personale ovazione) ovviamente per l’intervento di Benigni, come sempre inarrivabile, un grande a livello di pochi che anche stavolta ha scritto una piccola pagina della televisione italiana. Anche lui si è occupato della polemica omosessuale a Sanremo, dicendo quello che secondo me dovrebbe essere ovvio per tutti, ma che purtroppo non lo è, ossia che l’amore è amore indipendentemente da chi lo prova e per chi e che non si può condannare o colpevolizzare qualcuno semplicemente perché fa ciò che di più bello e naturale c’è al mondo e cioè amare… insomma una splendida difesa da parte di Benigni per la condizione omosessuale ricordando come nel corso dei secoli i gay sono stati condannati per un’unica colpa: amare. Fra l’altro mi sono anche un po’ commosso quando Roberto ha citato la lettera di Wilde all’amato.