Lavorare stanca

Crisi


La cassa integrazione si moltiplica per treTratto da Rassegna.itI dati Inps sul 2009: autorizzate 918 mln di ore di cig, in aumento del 311,4% rispetto ai 223 mln del 2008. A novembre chiesti 114mila assegni di disoccupazione, +11,6% su base annua. Dicembre, +2,2% mese e +230% anno L'anno scorso la cassa integrazione in Italia è più che triplicata. Nel 2009 l’Inps ha autorizzato 918 milioni di ore di cig, con un aumento del 311,4% rispetto ai 223 milioni del 2008. I dati sono riferiti alla cassa ordinaria, straordinaria e in deroga e sono stati diffusi oggi (7 gennaio) dall'Istituto, in una nota in cui sottolinea che “le risorse messe in campo sono state almeno il triplo di quelle realmente utilizzate”."Quasi un quarto delle richieste di cassa integrazione - commenta il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua - è riferita a una platea di aziende e di lavoratori che nel 2008 non avevano diritto allo strumento. La cig in deroga ha esteso le tutele al mercato del lavoro, ma continua a rendere difficile il confronto con l'anno precedente".A novembre, prosegue l'istituto previdenziale, le richieste di assegno di disoccupazione sono state 114mila, con un calo del 5% rispetto alle 120mila arrivate a ottobre e un aumento dell'11,6% rispetto alle quasi 103mila del novembre 2008. Circa 4.400 le domande di mobilità a novembre a fronte delle quasi 4.800 dello stesso mese dell'anno precedente. Il picco massimo di richieste di disoccupazione si è registrato a luglio con 166mila domande.A dicembre, infine, la cassa integrazione è cresciuta del 2,2% rispetto al mese precedente del 230% su base annua.Camusso (Cgil), dati confermano emergenza“Il forte ricorso alla cassa integrazione straordinaria, e a quella in deroga, dimostrano come la crisi produttiva continui a incidere pesantemente sui lavoratori e che la vera emergenza per il paese rimane l'occupazione”. A dirlo in una nota è la segretaria confederale Cgil, Susanna Camussso. "L'aumento delle ore di cigs mentre cala il ricorso alla cassa integrazione ordinaria - osserva la dirigente sindacale - è dovuto all'esaurirsi delle 52 settimane di cassa ordinaria con tutti gli effetti che ne conseguono”. A suo giudizio, dunque, “mentre il governo continua a ignorarla, la realtà emerge in tutta la sua durezza e ci dimostra, ancora una volta, che è più che mai fondamentale intervenire da una parte sui redditi da lavoro e da pensione e dall'altra per ridare al paese una missione produttiva”.