PUNTO CRITICO

Ad ovest niente di nuovo...


Me lo avessero detto non ci avrei creduto, ma poi la magia della vita porta la fantasia a superare la realtà ed allora ti accorgi che in Italia basta veramente poco per scatenare istinti che credevi ormai sepolti dalla storia.Dico questo perchè nel leggere gli attuali oltre 240 interventi di risposta al mio post VARIE ED EVENTUALI, con il quale credevo di rendere uno scherzoso omaggio alla figura del Cardinal Ruini, ho scoperto una faccia dell'Italia che non mi aspettavo, un Italia insofferente, intollerante, integralista ed anche un pò bacchettona che non faccio fatica a definire assurda.A parte l'incomprensibile equazione PACS=OMOSESSUALI che francamente trovo un'ossessione omofobica medioevale, quello che mi ha sorpreso di più è lo scomodare le fiamme degli inferi, i gironi dei sodomiti, i versi più disparati delle sacre scritture per un post che sicuramente può essere criticato (ci mancherebbe altro) ma che fondamentalmente non fa male a nessuno.O forse si, non si può parlare liberamente avendo punti di vista differenti dai dogmi della chiesa senza che nessuno ti condanni al fuoco eterno?Non si può rivendicare diritti civili senza essere per forza omosessuali?Non si può desiderare di vivere in in paese dove le istituzioni siano libere di legiferare senza renderne conto alla chiesa?Evidentemente per molti di coloro che sono intervenuti la risposta è no, nessuno può permettersi di mettere in dubbio l'autorità politica, non morale!, delle istituzioni religiose, era gia successo in precedenza per personaggi immensi come Luttazzi, Crozza, persino a Fiorello figuriamoci se non succedeva per una puzzetta come me, che tristezza...Impariamo a prenderci un pò meno tutti sul serio, abbandoniamo l'idea che ognuno di noi porti verità assolute e definitive, finiamola con il demonizzare il diverso, facciamoci prendere dai dubbi, in questo modo, forse, riusciremo ad affrontare la vita in maniera più spensierata e felice.meglio leggersi un buon testo di Frankye hi-nrg e riflettereSono intorno a noi, in mezzo a noiin molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcoloil fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibilela posta in gioco è massima, l'imperativo è vinceree non far partecipare nessun altronella logica del gioco la sola regola è esser scaltroniente scrupoli o rispetto verso i propri similiperché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibiliSono tanti, arroganti coi più deboli, zerbini coi potentisono replicanti, sono tutti identici, guardalistanno dietro a maschere e non li puoi distinguereCome lucertole s'arrampicano, e se poi perdon la coda la ricompranoFanno quel che vogliono si sappia in giro fannospendono, spandono e sono quel che hannoSono intorno a me, ma non parlano con meSono come me, ma si sentono megliox2E come le supposte abitano in blisters full-optionalcon cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneylandvivon col timore di poter sembrare poveriquel che hanno ostentano, tutto il resto invidianopoi lo comprano, in costante escalation col vicino costruisconoparton dal pratino e vanno fino in cielohan più parabole sul tetto che S.Marco nel VangeloSono quelli che di sabato lavano automobiliche alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargolimedi come i ceti cui appartengonoterra-terra come i missili cui assomiglianoTiratissimi, s'infarinanos'alcolizzano e poi s'impastano su un albero - boom !Nasi bianchi come Fruit of the Loomche diventano più rossi d'un livello di DoomSono intorno a me, ma non parlano con meSono come me, ma si sentono megliox2Ognun per se, Dio per semani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenicamani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontanoaltrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzanoMani che poi firman petizioni per lo sgomberomani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelliche farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelliQuelli che la notte non si può girare piùquelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tvche fanno i boss, che compran Classche son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plasticache vorrebbero dar fuoco ad ogni zingarama l'unica che accendono è quella che da loro l'elemosina ogni seraquando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna neraSono intorno a me, ma non parlano con meSono come me, ma si sentono meglio