Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

nomadi50cile54cielostellepianetiindustriametallisbaglisignoramonellaccio19cardiavincenzocassetta2m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Come sempre, ciò che muo...Andrea Poggio di Legambi... »

le multinazionali dell'agroindustria e della farmaceutica oggi possono brevettare anche specie vegetali e farmaci essenziali

Post n°4495 pubblicato il 21 Marzo 2011 da cile54

Al via la campagna Sblocchiamoli - Cibo, salute e saperi senza brevetti

 

In occasione della quarta sessione dell’organo direttivo del Trattato internazionale sulle risorse genetiche vegetali per l’alimentazione e l’agricoltura, conclusosi a Bali il 18 marzo, è stata lanciata la campagna Sblocchiamoli: cibo, salute e saperi senza brevetti che mira a far emergere i processi attraverso cui la vita quotidiana dei cittadini viene condizionata da istituzioni lontane dalle comunità.

 

Organizzazioni che si occupano di proprietà intellettuale, in particolare di brevetti su farmaci e sementi, che incidono sui diritti fondamentali al cibo, alla salute e alla conoscenza.

 

Si tratta di problematiche solo apparentemente distanti e che in realtà condizionano in modo trasversale lo sviluppo mondiale. “Una semplice firma, apposta in un palazzo di Bruxelles o Washington - hanno spiegato i promotori di Sblocchiamoli, un gruppo di ong, associazioni e università, che hanno fatto rete nell’ambito del progetto “Knowledge Health and Food for all” co-finanziato dalla Commissione europea - può impedire a una donna indigena in una foresta dell’Ecuador, di nutrire i propri figli con le piante coltivate per secoli dai suoi antenati. Oppure può negare le cure con farmaci anti-Aids a basso costo, a un ragazzo in un villaggio rurale del Sudafrica”.

 

Sono questi gli effetti della globalizzazione dei Diritti di proprietà intellettuale (DPI), attraverso cui le multinazionali dell'agroindustria e della farmaceutica oggi possono brevettare anche specie vegetali e farmaci essenziali. “L'adesione agli accordi internazionali sui diritti di proprietà intellettuale viene di solito imposta dai governi del Nord ai paesi del Sud del mondo, in cambio di aiuti o benefici economici immediati”, ma in realtà a beneficiarne nel lungo periodo sono le multinazionali dell’agroindustria e della farmaceutica, che ottengono monopoli su farmaci essenziali e su piante dalle particolari proprietà, mentre i Paesi del sud del mondo, da cui provengono la maggior parte delle specie vegetali brevettate ne risultano invece, gravemente impoveriti.

 

Ma la questione non è risolvibile solo nel conflitto tra il Nord “arricchito” e il Sud “impoverito”. Oggi il rafforzamento della protezione della proprietà intellettuale comincia a colpire anche i paesi del Nord del mondo tanto che per la campagna Sblocchiamoli “Difendere anche il diritto dei piccoli coltivatori europei a riprodurre in azienda, riutilizzare e rivendere i semi acquistati - come previsto dall’articolo 9 del trattatoFao sui semi - è stata la prima richiesta all’incontro di Bali”.

 

In accordo con la Convenzione sulla diversità biologica (CDB) il Trattato Fao sui Semi dovrebbe garantire la sicurezza alimentare attraverso la conservazione, lo scambio e l'uso sostenibile delle risorse fitogenetiche mondiali per l'alimentazione e l'agricoltura, così come l'equa condivisione dei benefici che possono nascere dal loro uso.

 

In realtà “Il piccolo coltivatore europeo rischia di perdere il diritto a riutilizzare nella propria azienda le sementi acquistate, senza dover pagare ogni anno le royalties alle ditte produttrici”, ha affermato Riccardo Bocci, agronomo, coordinatore della Rete Semi Rurali e consulente della CampagnaSblocchiamoli per il gruppo di lavoro “Diritti di proprietà intellettuale e Sovranità Alimentare”. “Inoltre, l'Ufficio Europeo dei Brevetti - ha continuato Bocci - sta riconoscendo, su pressione di grandi ditte sementiere quali Monsanto e Syngenta, diversi brevetti su varietà vegetali in aperta violazione della normativa europea sul brevetto biotecnologico”. Secondo Bocci, “azioni di questo tipo, evidenziano una pericolosa tendenza a passare dal sistema della privativa vegetale, che prevede il diritto dei piccoli agricoltori a utilizzare liberamente le sementi dopo averle acquistate, al sistema del brevetto che lascia agli agricoltori solo il diritto d’uso sulle sementi per una singola annata agraria”.

 

“Si tratta di problemi che hanno un forte impatto sulla vita quotidiana dei cittadini, ma su cui gli amministratori locali non decidono concretamente, mentre le scelte vengono definite da organizzazioni lontane dalle comunità”, ha affermato Arturo Parolini, presidente della ong Ricerca e Cooperazione, capofila in Italia del progetto. “Per questo - ha concluso Parolini - con la campagna Sblocchiamoli ci rivolgiamo agli enti locali, quali principali alleati delle nostre azioni per la tutela dei beni comuni e per il rispetto dei diritti essenziali”.

 

È indispensabile per Sblocchiamoli agire tempestivamente su più fronti: “informare l'opinione pubblica sulle conseguenze degli accordi internazionali sui diritti di proprietà intellettuale; far pressione sulle istituzioni nazionali e internazionali, affinché i diritti fondamentali prevalgano sui diritti di proprietà intellettuale e valorizzare i saperi tradizionali dei paesi del sud del mondo e promuovere processi di sviluppo sostenibile”.

 

Un’azione importante e per nulla facile quella di Sblocchiamoli che Unimondo ha deciso di sostenere “perché nonostante sia internazionalmente riconosciuto che i diritti di proprietà intellettuale hanno effetti profondi su diritti fondamentali quali cibo e salute, nel sud ma anche nel nord del mondo, questi temi sono spesso ignorati dal mondo della politica e dei media”.

 

Alessandro Graziadei

UNIMONDO.ORG

20 marzo 2011

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963