Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0licassetta2iltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« DALLA NEWSLETTER ASSOCIA...INVIAMO MAIL DI SOLIDARI... »

SPRAZZI DI CIVILTA' CONTRO LA BARBARIE

Post n°1449 pubblicato il 29 Luglio 2008 da cile54
Foto di cile54

I 25 nomadi e i chieresi vivono insieme da 3 anni

Chieri, la giunta vuol cacciare i rom. I vicini

li difendono

 

Esistono specie in via di estinzione: i panda, le tigri ed anche i cittadini che non si fanno annebbiare il cervello dalla nuova emergenza nazionale, quella contro i diversi. E diversi tra i diversi sono ovviamente gli zingari, soggetti di un tiro al bersaglio che alle istituzioni bisognose di consensi dà sempre più frutti. Ma a Chieri, paesone a due passi da Torino, sta avvenendo una storia atipica perché con un finale incerto. I protagonisti sono gli stessi che si dibattono in giro per l'Italia in questi giorni: un sindaco di centro sinistra che fa lo sceriffo, venticinque nomadi che vivono nelle roulottes, i cittadini indignati che hanno paura e altri invece che proprio non riescono a stare zitti...

Per capire come va questa storia è necessario andare in questo pezzetto di campagna poco lontano dalla città. Chieri è un centro ex ricco su cui si sta abbattendo la feroce crisi del settore tessile, fagocitato dalla concorrenza cinese. Le solite fabbriche che chiudono e delocalizzano, una tensione crescente data dalla sensazione di un incipiente impoverimento generale. Le leve delle istituzioni locali da muovere in questo contesto economico sono nulle. La coperta è diventata molto piccola e l'unica cosa che viene in mente agli amministratori è difenderla da intrusi. Plauso della cittadinanza.

Il campo rom in questione assomiglia ad un campeggio. Cintato da una siepe alta e verde, roulottes parcheggiate sotto l'ombra di un boschetto. Isolato nei campi di mais: l'abitazione più vicina è una cascina e si trova a duecento metri mentre i palazzoni della Chieri che ha paura non si vedono nemmeno. Mancano i gabinetti, al loro posto sono state scavate delle rudimentali fosse biologiche. L'energia elettrica è data da generatori a gasolio.

Il sindaco di Chieri, l'ex compagno Agostino Gay, ha emesso un'ordinanza per fare smammare i dieci adulti ed i quindici ragazzini che vivono nel campo. Sul foglietto che che è stato recapitato ieri ai residenti (non è un termine usato a caso) si danno sessanta giorni di tempo per portare via tutto. Dove non è ancora dato saperlo. Di sgombero in sgombero si spera che i rom vincano le leggi della fisica e si dissolvano. Anzi, non contenta dell'ordinanza, accolta da plauso bipartisan, la giunta comunale ha optato per la super tolleranza zero e sono intenzionati a emettere un secondo provvedimento di carattere igienico-sanitario che accelererebbe le procedure.

Ieri mattina i solerti tecnici dell'Arpa (agenzia regionale protezione ambientale) hanno effettuato un controllo nel campo, ma in base ai rilievi non sono emerse situazioni critiche. Le gravi condizioni igienico sanitarie impugnate dagli sceriffi di Chieri sarebbero quindi un pretesto. Se poi verranno individuate le fosse biologiche come fonte di inquinamento del terreno sarebbe utile fare qualche controllo sulle cascine limitrofe che da sempre utilizzano questo tipo d servizio igienico.

«Ma questo terreno è nostro, l'ho pagato 25mila euro tre anni fa - protesta uno dei capifamiglia - Quando sono andato in municipio per cambiare residenza, nessuno mi ha detto niente. Ci hanno persino dato un cartello con il numero civico, strada Fontaneto 296. E il postino passa da noi tutte le mattine. Siamo una comunità pacifica che non ha mai creato attriti con i residenti della zona. Lavoriamo il ferro, facciamo anfore e sottovasi di rame, ci siamo integrati e i nostri bambini frequentano le scuole. Perché dopo tre anni di tranquilla convivenza ci vogliono mandare via?».

Fin qui la storia è una delle tante che accadono in Italia. Ma la reazione dei vicini di casa rompe gli schemi. Di solito sono quelli con il dente avvelenato ma in questo caso difendono a spada tratta i venticinque rom. Giovanna, mamma di tre bambini abita in una cascina poco distante: «Provvedimento incomprensibile. Non hanno mai dato fastidio a nessuno, si fanno gli affari loro, nessuno di chi abita in questa zona ha paura di alcunché». Giovanni, un vecchio piemontese: «Premesso che a me i rom non piacciono devo dire che questi proprio non hanno mai fatto nulla di losco. Magari una ragione il sindaco ce l'ha per mandarli via ma a me non sembra giusto. Poi faccia lui...». Nessuno dice che in caso di sgombero fronteggerà le forze dell'ordine ma in molti si presenteranno a protestare silenziosamente. «Cosa possiamo fare? Andiamo con il trattore a bloccare la strada quando si presentano i poliziotti? La politica dovrebbe occuparsi di questi problemi, non i vicini di casa». Le prossime settimane saranno decisive e la protesta di alcuni chieresi forse farà trattare su una "ricollocazione" dei 25 rom.

Maurizio Pagliassotti

Liberazione

27/07/2008

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963