RACCONTI & OPINIONI

Esperto dice che l'Italia non è in grado di fare il nucleare, forse non conosce la follia del governo e degli altri nuclearisti


Giappone reticente, situazione sfuggita di mano Roma - "Il Giappone non dice tutto quello che sa. Penso che anche alcuni governi, come gli Stati Uniti e la Russia, abbiano informazioni che per il momento hanno deciso di non diffondere". Lo ha detto Ezio Puppin, ingegnere nucleare del Politecnico di Milano e presidente del Consorzio interuniversitario Scienze fisiche della Materia. "Mi sembra che le autorità giapponesi, a cui sembra chiaro che la situazione sia davvero sfuggita di mano, siano - ha sottolineato l'esperto a www.terrascienza.it - troppo reticenti sia nella ricostruzione dei fatti che nei dati relativi alla diffusione di radiazioni. Non credo inoltre che i paesi più potenti non riescano ad avere più informazioni di quelle che conosciamo grazie all'aiuto dei satelliti, il cui lavoro è facilitato da condizioni meteorologiche favorevoli". "Anche le mosse di alcuni paesi europei - ha aggiunto - che sembra stiano proprio ora riconsiderando le scelte sul nucleare, come la Germania della Merkel, mi fa pensare che ci si aspetti davvero il peggio". Di certo c'è che il Giappone si trova in estrema difficoltà nel gestire l'emergenza nucleare. "Abbiamo visto delle esplosioni - ha spiegato Puppin - e presumiamo che sia saltato in aria qualche struttura vicino al vessel che contiene il materiale radioattivo. Quello che ora sembra non funzionare è il sistema di raffreddamento che dovrebbe allentare la pressione che si è creata con l'aumento della temperatura intorno al contenitore del combustibile. Si tratta di un sistema indispensabile e se non si trova in tempo una soluzione per 'refrigerarè il vessel, centinaia di tonnellate di materiale radioattivo rischiano di fondersi letteralmente portando all'esplosione del vessel e alla dispersione di detriti radioattivi da tutte le parti". Per l'esperto non si può escludere un'altra Chernobyl. "Se la nube radioattiva - ha detto - raggiunge l'alta atmosfera verranno messi a repentaglio altri paesi, come ad esempio la Russia, la Cina, la Corea del Nord che, a mio avviso, dovrebbero prepararsi al peggio". L'Italia, invece, sembra al sicuro. "Siamo troppo lontani - ha sottolineato Puppin - e anche se la nube ci raggiungesse le radiazioni sarebbero molto diluite". Sull'eventualità di riconsiderare la scelta dell'Italia di ritornare all'atomo Puppin ha risposto: "non credo che i contrari al nucleare dovrebbero preoccuparsi più di tanto. Il nostro paese non ha nè le risorse e nè le competenze adeguate per realizzare un programma del genere". (AGI) 15/06/2011