RACCONTI & OPINIONI

Cristiano De Eccher, Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totaro, Egidio Digilio. Che schifo!


Apologia di fascismo  Buon sangue non mente. E nemmeno quello cattivo. Se c'era qualcuno a cui poteva venire in mente di presentare un disegno di legge costituzionale (costituzionale!) per abolire la XII norma transitoria e finale della nostra Carta, quella che vieta «sotto qualsiasi forma, la riorganizzazione del disciolto partito fascista», non poteva che essere Cristiano De Eccher. Ex neofascista di Trento, negli anni Settanta era responsabile triveneto del gruppo Avanguardia nazionale, talmente vicino a Franco Freda da essere sfiorato, nel 1973 e poi di nuovo negli anni Novanta, dalle indagini sulla strage di Piazza Fontana. Sempre nel '73, è stato arrestato per un fallito attentato a Gardolo contro l'auto di uno studente di Lotta continua e nel '75 si è beccato due anni di reclusione «per ricostituzione del disciolto partito fascista». Oggi il senatore del Pdl (proveniente da Alleanza nazionale) giura che si è trattato di errori di gioventù e di aver abbandonato l'attività politica dopo il 1973. Ma evidentemente perde il pelo ma non il vizio, tanto da essere, proprio lui, il presentatore di un disegno di legge (cofirmatari i senatori del Pdl Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totaro e il senatore Fli Egidio Digilio) che lascia «esterrefatto» persino Renato Schifani. Il quale auspica che il progetto venga ritirato. Magari, il presidente del Senato potrebbe metterci del suo e fare in modo che questo ddl-vergogna venga messo in un cassetto e mai più tirato fuori. Romina Velchi 06/04/2011