RACCONTI & OPINIONI

Dal movimento No Tav il punto sul delicato equilibrio in Valsusa tra cittadini in lotta e istituzioni repressive


No Tav, siamo al dunque Da 15 giorni alla Maddalena di Chiomonte migliaia di persone della Val di Susa, ma anche dei comuni della Collina Morenica, della Val Sangone e di Torino, presidiano il sito dove vorrebbero installare il cantiere per il tunnel esplorativo, primo vero atto concreto per l'avvio dei lavori per la costruzione di una nuova linea ad alta velocità Torino-Lione.Siamo lì, uomini, donne, giovani, anziani, per impedire, con la nostra stessa presenza, l'avvio di una gigantesca opera inutile, devastante, vorace divoratrice di enormi risorse economiche ed energetiche. Difendiamo il diritto alla salute, all'accesso alla terra, al futuro per noi e per le prossime generazioni. Sono passati più di vent'anni da quando è iniziata questa lotta popolare non violenta che ha visto la mobilitazione crescente di decine e decine di migliaia di persone.Dopo continui rinvii oggi siamo al dunque. C'è il via libera ufficiale per l'avvio del cantiere, ma noi siamo lì a discutere, a fare controinformazione, a organizzare iniziative culturali, a condividere momenti conviviali, trascorrendo notti e giorni. Il black-out mediatico è totale e quando passa qualcosa, è per dipingere chi resiste come pochi sovversivi facinorosi e violenti. Sono già venuti alla Maddalena deputati europei, scrittori, esponenti della cultura... come già in passato negli altri presidi della valle.Ora chiediamo anche a voi intellettuali, artisti, musicisti, di venire a Chiomonte a condividere questa meravigliosa esperienza di resistenza di popolo e per contribuire a rompere la cortina di silenzio che qualcuno pensa già di sostituire con barriere e filo spinato e con la militarizzazione della valle. Concerti, conferenze, spettacoli teatrali... alla Maddalena si può. A presto. Movimento No Tavinfo@notav-valsangone.eu