RACCONTI & OPINIONI

Napoli: il neoassessore all'ambiente e vice sindaco Sodano (PRC - FdS): saremo un laboratorio di democrazia partecipata


«Ora puntiamo sulla differenziata» Ha nelle mani una delle deleghe più difficili, quella all'ambiente e all'igiene. Il che significa riuscire a ripulire Napoli con sistemi ecocompatibili e ridare lustro all'immagine di una città per anni piegata da tonnellate di monnezza. Su di lui conta Luigi De Magistris che gli ha consegnato anche la poltrona di vicesindaco, visto che Tommaso Sodano, rispetto agli altri 11 in giunta è un veterano della politica. Iscritto al Pci poi dirigente di Rifondazione, già nel '95 è assessore alla provincia nella giunta di Amato Lamberti, per due volte viene eletto al senato e nel 2006 è uno di quelli che dà l'avvio, con la prima denuncia, all'indagine sull'Impregilo e il mondo taroccato degli impianti cdr, facendo salire a galla anche le responsabilità dell'amministrazione regionale guidata all'epoca da un ancora intoccabile Antonio Bassolino. Su questa storia ha scritto La Peste (Rizzoli). È al lavoro già da una settimana, cosa ha trovato e cosa farà come prima cosa? La situazione è drammatica, non avendo operato determinate scelte nei mesi scorsi, siamo alla saturazione di tutte le discariche esistenti. Noi ci dobbiamo occupare dell'igiene della città, ma anche la regione deve fare la sua parte per garantire i flussi. Abbiamo poi un forte indebitamento, di circa 3 miliardi, ma già domani mattina (oggi, ndr) farò la mia prima riunione con i tecnici. L'idea è quella di presentare un piano credibile all'Ue e ottenere lo sblocco di 650 milioni di euro. Da lì partiremo con la differenziata, le isole ecologiche, gli impianti di compostaggio. Tutta la Campania e non solo aspetta la risposta a questa domanda: è possibile arrivare al 70% di differenziata in 8 mesi come ha promesso il sindaco?È possibile raggiungere gli obiettivi in 7-8 mesi dal momento in cui c'è copertura finanziaria. Ma nei prossimi tre mesi allargheremo la differenziata ad altri quartieri della città. Ci aspettiamo poi che la regione sblocchi i fondi per 8 milioni 250 mila euro che servono a questo. In ogni caso dobbiamo lavorare anche sulla prevenzione e sulla riduzione dei rifiuti. Ci sta dicendo che ci dobbiamo aspettare un'altra crisi? No perché abbiamo preso accordi istituzionali con altre regioni. Attendiamo segnali positivi anche dal Nord che sotto l'influenza della Lega non vuole darci una mano, ma sbagliano perché ora si fa sul serio, questa sarà l'ultima volta che il comune chiede aiuto. Parliamo della giunta. Oltre a lei c'è solo un altro politico di professione Bernardino Tuccillo. Non è un po' rischioso per una città come Napoli? De Magistris ha vinto proprio perché riuscito a mettere insieme politica e movimenti. Non è un caso che ci sia un assessorato ai beni comuni guidato da Lucarelli, e nel giorno della vittoria ai referendum mi sembra un'altra bella notizia. Vogliamo sperimentare nuove forme di democrazia partecipata. Lo devono comprendere anche i partiti di maggioranza e di opposizione, che o saranno all'altezza o verranno marginalizzati. In ogni caso c'è anche Realfonzo che è già stato assessore al bilancio e la Donati che ha lavorato con me 7 anni in commissione al senato. La nomina di Sergio D'Angelo alle politiche sociali, ex presidente di un'associazione che vanta consistenti crediti dal comune, rappresenta un conflitto di interessi? Possiede conoscenze che possono essere molto utili per la città. I conflitti sono stati superati con le dimissioni da Gesco. E poi credo che il sindaco sarà garante di tutte le nostre azioni. Non ho motivo di dubitarne. Invece riguardo al pm Giuseppe Narducci crede che esista un problema etico? No, ho avuto modo di conoscerlo in questi anni di attività giudiziaria sul territorio e non credo sia un uomo che possa farsi condizionare dagli umori della piazza. Pd e Sel sono fuori. Non mi dica che da dirigente di Fds non ha pensato per un attimo con soddisfazione «se la sono cercata». Hanno sbagliato completamente le scelte politiche, non avrebbero dovuto avere esitazioni di fronte a una candidatura come quella di De Magistris. Per me è ancora incomprensibile che Nichi Vendola non sia stato con la nostra coalizione dal primo turno, ma in ogni caso l'hanno già pagata dal punto di vista elettorale. Ora è il momento di recuperare e far parte di questo nuovo laboratorio che non ha però nulla a che fare con il vecchio politicismo.Francesca Pilla 14/06/2011www.ilmanifesto.it