RACCONTI & OPINIONI

Lotta di classe: il Corriere della Sera sbeffeggia la Cgil e una Camusso senza cognizione di causa


«Non è uno scherzo, è successo davvero»  «Non è uno scherzo» è il titolo scelto dal direttore de Il Sole 24 ore per commentare con toni di inconsueto entusiasmo l'accordo su contratti e rappresentanza sindacale siglato da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. E questa volta ha totalmente ragione: non si tratta affatto di una boutade, ma di una cruda, stupefacente realtà.Sino ad ora, spiega Roberto Napoletano, le relazioni industriali sono state paralizzate da riti debilitanti e da una sconfortante inconcludenza: «Discutere, ragionare, parlare. Poi ancora discutere, ragionare, parlare». E infine «accantonare i problemi, rinviare le decisioni». Invece, martedì sera è accaduto il miracolo, perché «Confindustria e sindacati (ma è all'organizzazione di Corso d'Italia, elegantemente non nominata, che Napoletano si rivolge come al figliol prodigo, ndr.) hanno dimostrato che si può fare l'esatto contrario». Non serve attardarsi a discettare sulla forma dell'intesa (avviso comune o accordo interconfederale), perché «ciò che conta è la sostanza». Appunto, la sostanza. I lavoratori non voteranno più niente, le aziende potranno facilmente aggirare il contratto nazionale per fabbricarsi in casa un abito su misura, le rappresentanze elettive dei lavoratori tenderanno sempre più ad essere sostituite da fiduciari nominati dall'esterno. E le componenti meno arrendevoli e più autonome del sindacalismo saranno emarginate e sanzionate ove cercassero di opporsi con la lotta ad accordi ritenuti iniqui. Tutto davvero molto concreto. Ed efficace. Se non è sostanza questa... Come sempre, i padroni vanno dritti allo scopo. Senza bizantinismi e giri di parole. Ce lo garantisce Roberto Napoletano: «Non è uno scherzo, è successo davvero». 01/07/2011