RACCONTI & OPINIONI

Con le regole attuali i truffatori sono risultati intoccabili. La denuncia del Naga di Milano.


La regolarizzazione per colf e badanti “ha prodotto truffe ed estorsioni senza precedenti”  Presentata l’indagine “Truffasi” con interviste a 438 vittime di raggiro. Per loro il Naga chiede un permesso di soggiorno. Uomo, trentenne egiziano, in Italia da oltre sei mesi e che ha pagato cifre anche molto consistenti per poter usufruire della regolarizzazione. È l’identikit che emerge da “Truffasi”, l’indagine qualitativa condotta dal Naga di Milano insieme a Arci, Comitato inquilini Molise Calvairate Ponti e Immigrati Autorganizzati.La ricerca ha preso in esame 438 casi di truffa (in 45 province) e 366 questionari compilati dalle vittime. Ciò che è emerso è che ad essere truffati sono stati soprattutto uomini, per lo più egiziani che hanno speso in media 3.027 euro, anche se c’è chi – con il miraggio della regolarizzazione – è arrivato a sborsare 8.400 euro. La somma pagata nelle truffe prese in esame dall’indagine è di “oltre un milione”. “Abbiamo calcolato che il giro di affari potenziale della truffa a livello nazionale – hanno spiegato gli autori dell’indagine – può arrivare a 106.087.269 euro. Una stima prudenziale ci porta a 53.043.635 euro”. Se i truffati sono per lo più maschi, di 32 anni, in media in Italia da 4 anni e 6 mesi; i truffatori sono, nell’81% dei casi, italiani anche se in sette casi su dieci si sono fatti aiutare da un intermediario straniero. La conclusione del Naga è che “la sanatoria ha prodotto truffe ed estorsioni senza precedenti”. “Con le regole attuali i truffatori sono risultati intoccabili e se le istituzioni non decideranno d’intervenire i reati connessi alla ‘sanatoria truffa’ passeranno sotto silenzio” ha detto il presidente del Naga, Pietro Massarotto, chiedendo un permesso di soggiorno per i truffati e soprattutto una revisione del sistema con cui si concedono i permessi togliendo il requisito del contratto di lavoro a priori.1 luglio 2011 www.immigrazioneoggi.it