RACCONTI & OPINIONI

Ma non basta già il San Raffaele del nord con tutte le inchieste giudiziarie in corso? Ieri confermato il progetto, è sacro!!!


SAN RAFFAELE, DON VERZE' E IL BEATO NIKI  Riportiamo questo articolo dalla gazzetta del mezzogiorno che secondo noi si commenta da solo, il PD attacca Vendola da sinistra chiedendo chiarezza sul finanziamento con soldi pubblici dell'ospedale di Don Verze'...  Sul «San Raffaele» a Taranto è scontro Pd-Vendola  BARI - Fuoco di fila dal Pd, ma anche da Rifondazione, contro i 60 milioni già impegnati dalla Regione (altri 60 arriveranno più in là) per il San Raffaele di Taranto, il nuovo ospedale di eccellenza con il quale il presidente Nichi Vendola auspica di replicare in Puglia il modello sanitario avviato a Milano dalla Fondazione di don Verzé. Il crac finanziario della Fondazione milanese ha aperto il varco ai tanti che da tempo chiedono alla Regione di retrocedere dalla partita e oggi il governatore, insieme all’assessore al Bilancio Michele Pelillo, farà chiarezza sul caso, probabilmente annunciando una moratoria delle procedure.  «La Regione Puglia deve con urgenza dare disdetta della convenzione con l'Istituto San Raffaele di Milano. Ho a lungo riflettuto e studiato la situazione - attacca il presidente del Pd Michele Emiliano su facebook - e condivido la posizione del mio partito, che ha chiesto a Vendola di mettere da parte ogni esitazione e di prendere con coraggio la strada della chiarezza». Ci mette più pepe Francesco Boccia, deputato dal Pd, da tempo impegnato nella «moral dissuasion» nei confronti della Regione. «Perseverare in un progetto, la cui natura viene spesso modificata davanti all'opinione pubblica dagli stessi protagonisti in funzione del grado di difficoltá che vengono registrate a Milano, significherebbe provocare anche nel centrosinistra pugliese - ammonisce - un'inevitabile conflitto che porterebbe molti tra noi a sostenere un movimento popolare d'opinione esistente di raccolta firme». Per l’economista del Pd «continuare a ritenere quel progetto necessario e addirittura strategico, significa perseverare su una strada dannosa per tutti: per la sanità, per la stessa terra di Taranto, per la politica. Ci sono dei momenti nei quali ammettere un errore su una scelta strategica equivale a un successo politico. Questo è il momento, per la Regione Puglia, di ammettere quell'errore, di fare un passo indietro - dice Boccia - utilizzando diversamente quelle risorse sullo stesso territorio e sempre nella sanità pubblica. Se dovesse accadere, nessuno dovrà pensare a un errore ma a un successo: quello di chi in extremis salva risorse pubbliche in un momento delicato della vita politica». Per il deputato Pd i conti del progetto non tornano: «leggere di un investimento complessivo di 210 milioni, dei quali 120 a fondo perduto erogati dalla Regione e 90 attraverso un Leasing la cui copertura sarebbe basata su un aumento teorico dei margini, ma che di fatto inciderebbe su un conto economico fragile, con garanzie di parte corrente praticamente nulle, appare come l'ennesimo errore - attacca - o forse come l'ultima beffa per un settore e un territorio che hanno solo bisogno di una pubblica amministrazione fatta di certezze e trasparenza. Tutto questo, dopo la sottrazione dei 120 milioni da altre opere pubbliche e con modifiche urbanistiche - sottolinea Boccia - che appaiono molto più “impattanti” sulle strategie politiche rispetto ai bisogni umani da soddisfare attraverso le politiche sulla salute».  «Continueremo una ferma battaglia perché l’affare "San Raffaele" non vada in porto - dice Sabino De Razza dal Prc - i fondi pubblici vengano immediatamente reinvestiti nel potenziamento degli ospedali pubblici e, soprattutto, in quei servizi di medicina territoriali tanto sbandierati per attenuare le proteste della gente». Secondo il Prc c’è un «giro di interessi e di intrecci perversi che si agitano intorno all´operazione, che riguardano il grande business del gruppo milanese oggi in ginocchio ma vedono coinvolti anche "protagonisti" locali». Un’operazione di «speculazione fondiaria ed edilizia su terreni agricoli» sui quali «sarà bene che anche la Magistratura faccia piena luce». Di qui l’appello alla Regione a «bloccare l’operazione di variante urbanistica oggetto dello "scambio" con la Fintecna e di revocare il finanziamento di 60 milioni già stanziato». 01/08/2011