RACCONTI & OPINIONI

Con il voto bipartisan, i diritti esigibili, che la nostra carta afferma saranno sottomessi alla logica dell'austerity


SIETE TUTTI UGUALI Bravi, non c'è che dire, applausi alle parti sociali che hanno lavorato in maniera "eversiva" per manomettere l'intero impianto della nostra costituzione e permettere a Berlusconi di fare l'annuncio definitivo, la regola del pareggio di bilancio sarà inserita nella nostra costituzione. Evviva! E' impressionante notare come e con quanta efficacia i punti enunciati nel semestre europeo nell'Euro Plus Pact, siano passati in maniera 'bipartisan' nel nostro paese, punti che prevedevano l'inserimento della regola del vincolo di bilancio, e quindi per via diretta la definitiva chiusura del principio della progressività sociale della nostra carta fondativa. Non solo hanno ceduto la nostra sovranità economica all'Europa dei banchieri, adesso vendono per 4 baiocchi anche la nostra carta costituzionale. Lo fanno inseguendo tra l'altro una ricetta, che invece di farci uscire dalla crisi, l'approfondisce. Quando passerà questa schifezza in parlamento, probabilmente, con il voto bipartisan di tutte le opposizioni, i diritti esigibili, che la nostra carta afferma saranno sottomessi alla logica dell'austerity. Di fatto è il patto di stabilità europeo che incardina definitivamente il nostro paese nella logica monetarista dei banchieri di Bruxelles. La CGIL firmando questa proposta inserita nel patto sociale, si macchia per la prima volta, della manomissione da destra della nostra carta costituzionale in nome degli interessi della classi dominanti. Siamo ad un passaggio di fase significativo, che descrive come non solo l'intero sistema parlamentare sia compromesso al servilismo dei poteri forti, ma all'affermazione di un nuovo modello sociale che sottomette definitivamente la politica, e quindi la democrazia agli indici economici, il cui rispetto tra l'altro non vale quando si deve aumentare il debito per salvare le banche private. Non pensiamo che gente come Di Vittorio, partigiano, avrebbe mai permesso un tale arretramento sociale. Non è bello vedere la CGIL che su temi così importanti la pensa come Berlusconi. La sinistra sindacale di questo sindacato, dovrebbe cominciare a trarne le dovute conseguenze. Lo stesso, vale, e non potrebbe essere altrimenti, anche sul terreno di quello che rimane della sinistra politica. Piobbichi Francesco 05/08/2011 www.Controlacrisi.org