RACCONTI & OPINIONI

Dimenticato per anni il ruolo del metano, dell'ossido di azoto e di tante altre sostanze pericolose


Non di solo CO2 soffre la nostra atmosfera Erroneamente si pensa che dicendo “gas serra” ci si riferisca soltanto all’anidride carbonica. Non è così. Uno studio pubblicato recentemente su Nature viene in soccorso a sfatare questo luogo comune, sottolinea quanto sia sbagliato incentrare la battaglia contro i cambiamenti climatici unicamente sulla riduzione di CO2.Gli scienziati americani denunciano, infatti, che per decenni abbiamo trascurato l’importanza di altre sostanze prodotte dalle attività umane e che contribuiscono al climate change. I gas serra sono gas atmosferici che assorbono la radiazione infrarossa, e che per questo causano l’effetto serra, cioè quel fenomeno per il quale un pianeta trattiene nella sua atmosfera parte del calore del Sole.Il processo ha originariamente permesso lo sviluppo della vita sulla Terra, ma un’eccessiva concentrazione di calore comporta importanti squilibri all’ecosistema e un problematico surriscaldamento del globo. Oggi le attività umane immettono in atmosfera circa 6.000 Miliardi di tonnellate di anidride carbonica, di cui metà “provengono” dai paesi in via di sviluppo e l’altra metà da quelli industrializzati.L’utilizzo di combustibili fossili, l’allevamento intensivo di bestiame, la produzione e l’uso di prodotti di sintesi contribuiscono in modo notevole all’intensificazione dell’effetto serra. Per troppo tempo politici, attivisti, pianificatori e molti scienziati, hanno dimenticato il ruolo di altri gas come il metano (CH4), l’ossido di azoto (N2O), l’esafluoruro di zolfo (SF6), gli idrofluorocarburi (HFCs) ed i perfluorocarburi (PFCs).Per combattere l’emergenza il 16 Febbraio 2005 è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto, trattato che cerca di limitare le emissioni di tutti i gas serra nell’atmosfera. L’anno prossimo il trattato scadrà e con tutta probabilità il tema delle emissioni rimarrà privo di un accordo internazionale vincolante. «È chiaro - ammettono Stephan Montzka ed i colleghi della agenzia oceanica e atmosferica americana (Noaa), autori dell’analisi - che il cambiamento climatico recente è principalmente dovuto all’anidride carbonica. Ma ridurre l’emissione di altri gas serra contribuirebbe già a un miglioramento dell’atmosfera, in tempi molto brevi». Secondo gli esperti Usa non sarà sufficiente abbattere le emissioni di CO2, compito quasi impossibile in quanto dovremmo abbatterla dell’80%. Quindi, l’obiettivo sarebbe raggiungibile solo con la massiccia riduzione delle emissioni degli altri gas serra.Questi sono presenti in atmosfera in concentrazioni molto basse, ma contribuiscono fino al 35-45% del riscaldamento legato alle emissioni causate dalle attività umane. «Un drastico taglio delle emissioni – continua Montzka -  degli altri gas è possibile a costi ragionevoli, grazie alle tecnologie attualmente disponibili e ciò faciliterebbe le future azioni di mitigazione. In assenza di sforzi di mitigazione notevole, sia le emissioni umane che quelle naturali di metano sono destinate a crescere a causa dell’aumento della popolazione e del riscaldamento globale».Anche di questo si parlerà alla prossimo incontro delle nazioni Unite sui cambiamenti climatici prevista a Panama, per il prossimo Ottobre, che prevede anche un’importante discussione focalizzata sul progresso delle tecnologie utili al pianeta.Valentina Perugini www.terranews.it