RACCONTI & OPINIONI

Chi rappresenta i disabili, le loro famiglie, i diritti negati, i loro bisogni? Lettera di tre associazioni a Liberazione


Noi sapremo resistere Cara "Liberazione", sui disabili da oltre un anno si vanno addensando nubi cariche di fosche certezze. Vero è che in tempi di grave crisi economica i primi ad essere colpiti sono i disabili e le loro famiglie. Risulteranno, quindi, colpiti due volte, come cittadini e come persone con gravi deficit. Il governo ci fa sapere che l'obiettivo è la lotta contro i falsi invalidi. Si tratta di un semplice pretesto. La verità è che ai disabili sono stati tagliati fondi per i servizi essenziali, per il sostegno scolastico, per le non autosufficienze e ora ci si spinge a rivedere drasticamente i criteri per la erogazione della indennità di accompagnamento. Noi ricordiamo le parole del ministro Tremonti che, non più di un anno fa, definì i disabili come la parte improduttiva e una delle cause più determinanti della crisi economica. Alla luce di quelle affermazioni, è davvero difficile credere che l'obiettivo del governo sia la lotta ai falsi invalidi. Chi rappresenta i disabili, le loro famiglie, i diritti negati, i loro bisogni? Chiediamo che i disabili siano tutelati e rappresentati dalle forze sociali riunite negli incontri con il governo. Dopo il duro attacco ai disabili, più volte ripetuto da Tremonti col pretesto di scovare i falsi invalidi, in realtà sono stati offesi e vilipesi per l'ennesima volta i disabili veri. Il governo intende varare misure che in realtà renderanno la vita dei veri disabili sempre più discriminata e difficile. La indennità di accompagnamento non è forse concessa perché lo Stato non è in grado di fornire servizi? Non è forse una monetizzazione dell'handicap perché non si è in grado di interventi per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità? Che ne sarà dei veri disabili, attuali percettori di tale indennità, cioè coloro che sono stati "revisionati" dall'Inps ed è stato accertato che sono invalidi? Si arriverà a chiedere un tetto Isee ai disabili, così se per caso qualcuno ha lavorato qualche anno, o ha la reversibilità del coniuge o del genitore magari supera il limite che sicuramente sarà bassissimo e quindi verrà soppressa l'indennità di accompagnamento? Si è appreso che si intende toccare la pensione di reversibilità. Ma chi stabilisce i criteri di reddito? Quale competenza hanno i vari Tremonti, Sacconi e Berlusconi sui bisogni dei disabili e i sacrifici durissimi per pagarsi servizi che questo governo, come i precedenti, ha continuato a tagliare? Con cosa pagheranno i disabili e le loro famiglie le cure che sono sparite in barba ai diritti della 104 che sancisce due periodi all'anno di cure convenzionate per 10 terapie ogni volta? Con cosa vivremo visto che l'unica cosa che ci propongono sono gli appalti a cooperative, associazioni del volontariato e Asp dove la volontà di cura e scelta dei disabili va a farsi friggere? In quale modo si rispetta la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, divenuta legge dello Stato? Il governo ha dimenticato gli obblighi che gli competono, grazie alle leggi dello Stato e alla stessa Costituzione. Se togliete, dovete dare in cambio dei servizi. Se non ci date i servizi, come pensate che possiamo pagarli? Andate contro la legge per le pari opportunità, contro la legge sulle discriminazioni. Siete voi al di fuori della legge perché non la rispettate. Noi sappiamo di non essere difesi sufficientemente. Noi non accettiamo lo sterminio dei nostri diritti. Non consentiamo che si giochi sulla nostra debolezza. La nostra debolezza diventerà la nostra forza per denunciare chi intende far pagare la crisi alle fasce socialmente deboli e per primi ai disabili. Noi sapremo denunciare la scelta incivile del governo italiano al mondo intero. Noi sapremo resistere.  Michele Lastilla coordinatore MrdNadia D'Arco Coordinamento Prepensionamento Famiglie DisabiliSilvano Pasquini presidente Molces11 agosto 2011www.liberazione.it