RACCONTI & OPINIONI

Un potere con mezzi economici e propagandistici imponenti, con radio, TV, case editrici, determinante per far vincere le destre


Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia  C’è un notevole fermento in Rete riguardo l’esenzione del Vaticano da qualunque partecipazione ai sacrifici imposti a tutta Italia dalla manovra economica che deve fermare una crisi finanziaria e produttiva finora negata e non governata. Sono anni che insisto nel denunciare la profonda anomalia italiana, che mette in mora la democrazia, determinata dalla presenza di una potente organizzazione, legatissima al territorio e alle classi subalterne, che con imponenti risorse economiche offre alle destre i voti che è in grado di orientare in ogni elezione politica o amministrativa. Questa organizzazione, strutturata come un partito, riceve attraverso l’8 per mille un contributo annuo di un miliardo di euro, che corrisponde a 5 volte l’entità della cifra messa a disposizione ogni anno per il finanziamento pubblico di TUTTI i PARTITI presenti in Parlamento. A questo bisogna aggiungere circa due miliardi di euro di mancati introiti fiscali per lo Stato italiano per le attività economiche gestite dalla Chiesa (immobili, alberghi), i contributi statali alle scuole cattoliche, alla editoria cattolica, le convenzioni con strutture sanitarie private gestite dal Vaticano, e altri mille rivoli di finanziamenti minori. Solo senza questo fiume di pubblico denaro si potrebbe parlare di libera Chiesa in libero Stato, dove lo stato laico e repubblicano non è tenuto ad alcun tipo di Concordato con la Chiesa, poiché non esiste una “religione di Stato”, soprattutto in una situazione di fatto multietnica e multireligiosa, dove vengono esibiti abusivamente simboli religiosi in scuole, ospedali, tribunali, che non sono la casa dei cattolici, ma dei cittadini di ogni religione e di ogni tendenza. Il drammatico è che questa situazione viene tollerata da tutti i partiti politici, eccettuata la pattuglia radicale, che però è nelle secche dello zero virgola per cento. Questo potere reale, di fatto, abusivo, clerico-fascista, con mezzi economici e propagandistici imponenti, con radio, TV, case editrici, è determinante per far vincere le elezioni alle destre, ma anche alle false sinistre che ne accettano il ruolo e la presenza. La democrazia, dove esiste un potere di fatto del genere e dove l’uomo più ricco d’Italia è al potere in ragione del suo monopolio mediatico, è una barzelletta sporca che ci fa sudditi senza speranza, ciechi e sordi, senza dignità, dove deve ancora arrivare il secolo dei lumi.  Paolo De Gregorio21 agosto 2011www.bellaciao.org