RACCONTI & OPINIONI

L’appello di Emergency per la liberazione


Le foto di Francesco sui palazzi delle istituzioni Emergency si mobilita per Francesco Azzarà, il volontario sequestrato a Nyala, in Darfur, il 14 agosto scorso. Dopo un iniziale periodo di riserbo, adesso, d'accordo con la famiglia del giovane sequestrato, la ong italiana ritiene sia il momento di rinnovare l'attenzione su Francesco e chiede ai cittadini, ai media e alle istituzioni italiane di mobilitarsi per la sua liberazione, esponendo la foto di Francesco sui palazzi delle istituzioni, partecipando e rilanciando le iniziative che Emergency organizzerà. Dal 23 agosto scorso un grande striscione con la foto di Azzarà è esposta sul terrazzino di Palazzo Vecchio (lato piazza Signoria), sede del Comune di Firenze. Sullo striscione compare la scritta «Liberate Francesco». Il volontario calabrese di 34 anni che lavora per Emergency, alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro pediatrico che la ong ha aperto in città nel luglio del 2010, è stato rapito nella capitale del Sud Darfur mentre si trovava in auto diretto verso l'aeroporto della città. E dal social network Facebook, l'organizzazione invita a rinnovare la campagna dei post it su cui l'anno scorso veniva scritto «Io sto con Emergency», sostituendola questa volta con la frase «Liberate Francesco». A chi possiede un sito viene rivolta la richiesta di aggiungere un banner con lo stesso messaggio.Comunicati stampa27 AGOSTO - LIBERATE FRANCESCO18 AGOSTO - EMERGENCY SMENTISCE LA RICHIESTA DI RISCATTO PER FRANCESCO AZZARÀ 
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. Lo striscione "Liberate FRANCESCO"
Scarica la fotografia di Francesco Azzarà (3.07 MB)