RACCONTI & OPINIONI

Un buon esempio di lotta dagli USA. Il combattivo sindacato Nnu bracca i politici affinché tassino le transazioni finanziarie


Le infermiere danno la pillola a Wall Street   Le infermiere scendono in piazza oggi in tutti gli Stati Uniti. Non manifestano per rivendicazioni di categoria, ma al grido di "curiamo l'America" propongono di tassare le transazioni finanziarie.Prendono di mira 61 membri del congresso sparsi nei 50 Stati, sia repubblicani sia democratici, chiedendo loro firmare una petizione a favore di una specie di Tobin Tax che presenti il conto alla Borsa: "È ora che i finanzieri di Wall Street, che hanno prodotto la crisi e continuano a detenere gran parte della ricchezza nazionale, comincino a dare il loro contributo per ricostruire questo Paese; è ora che gli americani rivendichino il proprio futuro", ha dichiarato Rose Ann DeMoro del National Nurses United (Nnu) che, con 150mila iscritti, è il maggiore sindacato di categoria.Spostare risorse da Wall Street a "Main Street", come proclama l'iniziativa, significa abbandonare la speculazione e riprendere quella "strada maestra" che in lingua parlata significa collettività, bene comune.Irene Ross, la presidente del sindacato, ha preso spunto dall'uragano Irene per affermare che "quello che sta succedendo in America è un ciclone economico e l'occhio del ciclone è Wall Street". Le manifestazioni, coloratissime, prenderanno di mira pezzi da novanta come la leader della minoranza al Congresso, Nancy Pelosi, e la candidata del "Tea Party" alla nomination repubblicana per le presidenziali, Michele Bachmann."Noi abbiamo un contratto ed è ciò che ci permette di lottare - sostiene Ross - anche l'America ha bisogno di un contratto, noi lo chiamiamo il 'contratto della strada maestra'. Il Paese ha bisogno degli stessi diritti che puoi avere solo se fai parte di un sindacato." Fino a pochi anni fa, la Tobin Tax - dal nome del Nobel James Tobin che per primo la abbozzò negli anni Settanta - era materia per pochi.Oggi ha conquistato fette di immaginario collettivo, è patrimonio diffuso.Sull'onda di un trend analogo al di qua dell'Oceano - si ricordi la recente proposta Merkel-Sarkozy per l'Unione Europea - ora anche pezzi da novanta del business statunitense cominciano a strizzare l'occhio alla tassazione delle operazioni di Borsa (e delle rendite). L'arcimiliardario Warren Buffett si è per esempio espresso in tal senso di recente. Nel 2008, nel pieno della crisi finanziaria globale, il New York Times la definì una delle migliori idee dell'anno. Le infermiere, nello specifico, chiedono di tassare dello 0,5 per cento le operazioni di Wall Street. L'economista Dean Baker sostiene che questo scoraggerebbe le scommesse (leggi "prodotti derivati") che fanno crollare l'economia e metterebbe a disposizione della spesa sociale, da subito, fino a 150 miliardi di dollari. Dato che la Gran Bretagna già applica una tassa analoga (sotto forma di imposta di bollo) e che l'Unione Europea sembra in procinto di farlo, l'adozione della stessa misura da parte degli Usa non dovrebbe provocare fughe di capitali. Il momento sembra per altro adatto: dalle ultime statistiche, sembra infatti che il 72 per cento degli statunitensi voglia "tassare i ricchi", mentre solo il 30 per cento ha fiducia nel settore bancario.Allo stesso tempo, quella infermieristica risulta essere la professione con la migliore reputazione negli Usa il che, dicono le combattive pasionarie del Nnu, le legittima nel ruolo di avanguardia della lotta: "Non ne posso più di sentire che non è lotta di classe - dice Ross -. Lo è. Hanno cominciato loro, stanno vincendo, adesso è tempo che i politici decidano: da che parte stanno?" Gabriele Battagliahttp://it.peacereporter.net