RACCONTI & OPINIONI

Non e che manchino uomini di lettere, ma questi non son proprio presentabili. Hanno legalizzato ogni miseria.


In difesa di Silvio Berlusconi (e tutta la sua banda di ruffiani predatori e tagliagole)  Introduzione  Una banda di criminali sapientemente organizzati si è impadronita del potere mediatico, finanziario e politico, e lo detiene con coraggioso sprezzo del pericolo da quasi un ventennio. Un altro ventennio italiano.  La banda si difende assai bene, da ogni punto di vista. Dispone di enormi capitali coi quali è possibile comprare non solo ville, televisioni, giornali, giudici e favori sessuali, ma anche quel che più conta alla distanza: il voto di una parte consistente del Parlamento e il voto di milioni di elettori. Dispone di avvocati ben pagati, preparati, pronti a tutto. La linea di difesa, in generale è la seguente: non intendo rispondere, non me ne importa niente delle accuse che mi rivolgete, delle rivelazioni giornalistiche e di quel che si pensa di me.  Continuo a fare quel che ho sempre fatto, e nessuno ha la forza di fermarmi. Perciò la banda resta salda in sella ancor oggi, autunno 2011. Magari meno solida di un tempo, ma solida abbastanza per continuare a governare sul nulla mentre il paese sprofonda con ogni evidenza in una crisi catastrofica di cui, per essere onesti, la banda non è affatto responsabile, checché ne dica il povero Bersani. La crisi è stata infatti provocata da sommovimenti tellurici di portata planetaria, e la banda per lungo tempo ha deciso che il problema non la riguarda, il che non è del tutto riprovevole dato che non c’è alcun modo di venirne fuori finché la dittatura finanziaria non sarà stata abbattuta, checché ne dica il povero di Bersani.  Anche se sono solide le difese politiche mediatiche e giudiziarie, c’è un punto in cui la banda appare un po’ scoperta: la difesa ideologica, se posso dire così. Il Mammasantissima ha saputo scegliere bene gli avvocati, che son pronti ad azzannare la carotide, ma quanto agli ideologi non sembra aver comprato quelli giusti. A questo regime quasi perfetto mancano gli intellettuali, e per quanto si possa ritenere che non c’è un gran bisogno di parole quando disponi di pacchi di denari, alla lunga l’assenza di senso produce un vuoto. E in quel vuoto la banda rischia di sprofondare.  Non che manchino gli uomini di lettere, ma questi non son proprio presentabili, non dispongono degli strumenti concettuali atti a legittimare l’azione di governo della banda. C’è ad esempio un tipo come Ferrara Giuliano, noto fra i picciotti perché scrive senza errori di sintassi. Ma è rimasto un vecchio stalinista che sventola bandiere imbarazzanti, e grida a perdifiato: siam tutti americani, come un tempo osannava Leonid Brezhnev, mentre invitava gli operai di Mirafiori a denunciare alla polizia i loro compagni se avevano l’aspetto da autonomi. Ora dice che lo sfruttamento della prostituzione è culturalmente utile al paese perché aiuta a dissipare il moralismo. Ma come? Non si era presentato alle elezioni come capo di un partito anti-abortista? Chi può prendere sul serio un fregnacciaro simile?  E poi c’è l’invasato fascistoide Sgarbi Vittorio, che crede di essere un intellettuale provocatorio perché ripete da anni un paio di frasette prese in prestito, e lo fa ad alta voce come se questo desse senso alle stronzate. E poi c’è Vespa Bruno, leccaculo notissimo, autore di libroni dedicati al Cavaliere che non servono ad altro che incensare. Non c’è bisogno di incenso, ma argomenti, e fin qui gli argomenti son deboli. A che serve ripetere che Silvio è bravissimo, e i giudici porci? Occorrerebbe un po’ di fantasia, leggere qualche libro, ed informarsi un po’ sull’evoluzione del mondo, per dimostrare in maniera inconfutabile che Silvio Berlusconi è la perfetta espressione del potere globale nell’epoca presente. Di conseguenza è innocente, e vi spiego perché.  (..........) Conclusione  La vecchia borghesia sfruttava il lavoro operaio per investire in macchinari e case di cui poi largamente si appropriava. La classe criminale finanziaria non produce più niente, si limita a distruggere ciò che nei secoli moderni operai e borghesi hanno creato. Ma adesso sta per finire, perché si sta distruggendo le condizioni stesse perché qualcuno possa produrre in condizioni civili.   Silvio Berlusconi non sopravviverà a lungo nonostante il cerone sul viso e i capelli piantati sul cranio. A lui che gliene può importare? Ha passato gli ultimi quarant’anni a preparare la distruzione di un paese che forse merita quel che gli è capitato (o forse no, ma questo è un argomento su cui non sono preparato). C’è riuscito, gli è andata fatta bene. Si è venduto la madre, ha camminato sui cadaveri, ed ora, bello bello se la svigna, forse senza passare per Piazzale Loreto (non lo so, ora vediamo).  Perché non smettete di perseguitarlo? Siete stati suoi complici. Veltroni ha detto nell’84 che Berlusconi era un uomo di sinistra, D’Alema gli ha aperto la porta della Bicamerale, e tutti i governi di centro-sinistra che si sono succeduti hanno a fatto a gara nel non sollevare l’unico problema che avrebbe avuto senso sollevare: si può consegnare il potere politico a un uomo che possiede già tre televisioni due giornali quattro case editrici, una finanziaria, un’agenzia pubblicitaria e quante altre cose mi dimentico?  Non si può.  Ma non accade lo stesso in Inghilterra e in America, dove spadroneggia nel mediascape un signore che non si faceva scrupolo di far circolare messaggi falsi dal cellulare di una bambina appena uccisa da un violentatore?  Non accade lo stesso in Francia dove il partito della sinistra si sarebbe volentieri fatto rappresentare da un signore che, non contento di presiedere un organismo criminale come l’IMF va in giro violentando ragazzine e cameriere?  E allora perché ve la prendete con il vecchio padrino?  Lasciatelo morire in pace.  E andate all’inferno con lui.  Franco Berardi Bifo24/09/2011  Tutto su http://th-rough.eu/