RACCONTI & OPINIONI

Come fanno solo 1850 tecnici della prevenzione dell'Asl a controllare 6 milioni di aziende?


Morti sul lavoro, basta parole, vogliamo i fatti  Lunedì 3 ottobre sono morte 5 operaie nel crollo di una palazzina a Barletta. Lavoravano "in nero", sfruttate per 4 euro l'ora, in un maglificio situato in uno scantinato. E come spesso accade, si sono riaccesi "i riflettori"... sulle morti sul lavoro. Tempo due giorni e si spegneranno nuovamente. Il Presidente della Repubblica ha lanciato un messaggio durissimo che spero serva a richiamare tutti alle proprie responsabilità, in primis il mondo politico... Il governo Berlusconi dovrebbe capire che... per cambiare le cose ci vogliono i fatti... E lo voglio dire chiaro e tondo anche al ministro Sacconi e al suo ministero, che... farebbe bene a ripristinare le norme per la sicurezza sul lavoro volute dal Governo Prodi con il Dlg 81/08 (testo unico sicurezza sul lavoro), che sono state stravolte dal Dlgs 106/09 (decreto correttivo)... In quel decreto caro Sacconi, doveva essere cancellata la vergognosa norma "salva-manager", invece l'avete fatta uscire dalla porta, per farla rientrare dalla finestra. Ci si lamenta che non c'è cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, per forza... non la si insegna dalle scuole elementari, come si fa in Francia, perché gli studenti di oggi, saranno i lavoratori e gli impreditori di domani. E per cortesia, la si smetta di chiamarle "morti bianche", tragiche fatalità, doveva succedere. Queste morti. accadono perché nella stragrande maggioranza dei luoghi di lavoro, non si rispettano neanche le minime norme di sicurezza sul lavoro. Molte volte sono dei veri e propri omicidi sul lavoro... Se stiamo dietro ai dati ottimistici che dirama l'Inail (fortemente sottostimati)... sembra che nei luoghi di lavoro le cose stiano migliorando. Non è così, ogni giorno è un bollettino di guerra, e 3/4 persone non fanno più ritorno a casa... Tutte questi morti sul lavoro non sono degne di un paese civile, che mette al primo articolo della sua Costituzione il lavoro, come diritto fondamentale. Quando sento dire che non ci sono i controlli per la sicurezza, non posso fare a meno di arrabbiarmi. Come fanno solo 1850 tecnici della prevenzione dell'Asl a controllare 6 milioni di aziende? Le Asl hanno un personale ispettivo ridotto all'osso, e nessuno governo che si è succeduto in questi anni, ha fatto nulla per aumentarne il personale ispettivo... "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul Lavoro" e non sulle morti sul lavoro! Vogliamo i fatti, è così difficile da capire?  Marco BazzoniOperaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze06/10/2011