RACCONTI & OPINIONI

Un senzatetto, i suoi due cani e un papero allontanati dalla municipale. Parlano i testimoni.


Quando il vigile è violento  Accade in pieno centro a Napoli. Florin Lordache, senzatetto rumeno, è seduto con la sua “famiglia”, la papera Sasha e i due cani, Pinta e Max, sul marciapiede di piazza Trieste e Trento all’altezza del negozio Primo Emporio. Sono appena trascorse le 16,00 e 2 vigili gli si avvicinano per cacciarlo, lui chiede spiegazioni e per tutta risposta i vigili colpiscono con la paletta Sasha il cane bianco (maremmano) e strattonano Florin che cade a terra. A quel punto il cane va in aiuto del suo padrone stracciando il jeans all’altezza della natica sinistra di uno dei due vigili. Il primo legittimo interrogativo è: se il cane avesse realmente morso, considerata la mole della razza, non avrebbe procurato serie lesioni al vigile? La gente comincia ad arrabiarsi, e così il vigile “picchiatore” comincia a sparare invettive contro i presenti colpendo una seconda volta il cane con la paletta sull’arco sopraccigliare, che comincia a sanguinare. Florin si prende un bel calcio, cade a terra e un’altra pedata gli spacca il capitello radiale del gomito (al momento erano presenti circa 10 vigili urbani). Antonella Torino, una dei tanti testimoni presenti all’accaduto, prega il vigile di smetterla e si rende disponibile a porre rimedio (autotassandosi per l’acquisto di un nuovo jeans) tant’è che il giorno dopo chiama al comando dei vigili per rinnovare la sua offerta, ma dall’altra parte scatta la domanda: «Perché lei era presente al fatto?». Al Signor Nando De Vito, anche lui testimone, viene intimato di allontanarsi, ma lui replica: «Sono su suolo pubblico e resto a guardare per vedere fino a dove siete capaci di arrivare!». Gli vengono richiesti i documenti, ma lui si rifiuta di esibirli. A quel punto le persone sdegnate aiutano Florin ad alzarsi e cercano di farlo allontanare con i suoi animali per tirarlo fuori da questa situazione vergognosa, ma i nostri “prodi” allertano tutte le forze dell’ordine della zona che arrivano fulminee come se stessero compiendo l’arresto di un super latitante (se ne contano 40, di agenti, tra vigili e polizia). Viene allertata l’Asl veterinaria per prendere in custodia i tre animali e Florin viene portato in caserma. Lo fanno spogliare integralmente e lo obbligano a fare flessioni sul braccio rotto. Senza potere rispondere al telefono e senza poter chiamare un avvocato viene rilasciato dopo tre ore, da solo, senza soccorso, arriva al Loreto mare per farsi ingessare! Gli elementi di questa vicenda sono svariati: c’è un vigile picchiatore che deve essere tenuto “al guinzaglio” da chi di dovere e che ha sicuramente bisogno di una riformattazione mentale sul rispetto per le diversità, sulla tutela del cittadino e sulla non violenza. Ci sono i commercianti che hanno visto tanta confusione ma che non hanno «visto nulla»! Tanti testimoni che sono comparsi per raccontare lo sdegno che hanno provato dinanzi ad un comportamento del genere. Associazioni diverse che si sono strette per condividere la difesa di un essere umano e della sua anomala famiglia. E poi loro, i veri protagonisti di questa storia, Florin un ragazzo rumeno che si sposta con la sua amata troupe tra le strade della nostra città, offrendoci un esempio di convivenza e armonia tra razze diverse, un meraviglioso e dolcissimo maremmano raccolto a soli due mesi in Romania che alleva Sasha, il papero napoletano, e infine Max, il cagnolino che Florin ha raccolto abbandonato nei mesi estivi. Pinta, il cane che sebbene colpito con violenza, interviene soltanto in nome dell’amore per il suo compagno umano colpito a terra: non è questa la reazione che avrebbe qualsiasi essere vivente toccato nei suoi affetti? L’associazione PCC Progetto cane cittadino, che gestisce le aree per lo sgambamento dei cani per alcune delle municipalità cittadine e lavora, collaborando con istituzioni, forze dell’ordine e magistratura, per migliorare la convivenza metropolitana tra uomo e animali, interviene così sulla vicenda: «I fatti, non ancora del tutto chiariti, indicano che occorre una formazione per chi lavora su strada a ogni titolo, e specialmente per le forze dell’ordine. Nel gruppo della nostra associazione ci sono gli educatori e istruttori cinofili de La Voce del Cane ma anche di altre scuole campane, e ci siamo offerti più volte per collaborare, anche e soprattutto in emergenza con chi affronta un’operazione con animali. In città ci sono 40mila cani di proprietà. Tutto può essere più facile, noi cerchiamo di risolvere i problemi: basta affidarsi con fiducia agli esperti senza pensare mai di essere sminuiti della loro presenza». E infine chiediamo a gran voce anche il ritorno di Pinta e Max riportando l’appello del prof. Lamagna che descrive in modo poetico sul web il magico gruppetto che cammina in fila indiana: «Prego tutti di diffondere questo pensiero per far siìche quello strano trenino possa tornare a fare il proprio giro silenzioso per le vie della città».Associazione AmichedilùAldoina Filangieri  14/10/2011www.terranews.it