RACCONTI & OPINIONI

Un quadro preoccupante sul livello di conoscenza dei rischi che comporta una mancata vaccinazione contro l’Hpv


Papilloma virus in Italia, il nemico sconosciutoUna approfondita visita ginecologica è appuntamento fisso, almeno una volta l’anno, per la maggior parte delle donne italiane (65 per cento), le quali effettuano con regolarità anche il Pap test (54 per cento). Tuttavia la popolazione femminile della Penisola rimane poco informata sulla prevenzione del papillomavirus umano (Hpv), uno dei nemici della loro salute più subdoli e diffusi. È quanto emerge da una ricerca del Censis presentata ieri a Roma dal presidente dell’istituto di ricerca Giuseppe De Rita, che ha coinvolto un campione nazionale di 3.500 donne dai 18 ai 55 anni. Secondo quanto riferito dagli esperti, infatti, risulta vaccinato contro l’agente patogeno principale responsabile del tumore alla cervice il 62,2 per cento delle 14enni grazie alla campagna di immunizzazione obbligatoria lanciata nel 2009, ma solo il 2,9 per cento delle donne con più di 18 anni. A pesare sulla decisione di vaccinarsi o meno sono le notizie poco chiare. Ben 4 donne su 5 sostengono che le informazioni sull’Hpv e la vaccinazione sono insufficienti. In effetti, le principali fonti d’informazione sono i media: stampa e televisione vengono citate dal 30 per cento circa delle donne. Piuttosto marginale risulta il ruolo dei professionisti della salute, tra i quali prevale comunque il ginecologo (12 per cento). Tuttavia, tra le madri che hanno fatto vaccinare le figlie dai 10 ai 15 anni emerge in modo netto il ruolo svolto dai servizi vaccinali delle Asl, che nel 62 per cento dei casi hanno rappresentato la fonte d’informazione principale al momento della chiamata diretta per la proposta di vaccinazione. L’80 per cento del campione dichiara comunque di sapere che cosa sia l’Hpv, anche se la percentuale è più elevata tra le donne più istruite, residenti nel Centro-Nord del Paese e tra le madri che hanno una figlia nella fascia d’età interessata dalle campagne pubbliche di vaccinazione. Il 94 per cento delle donne informate sa che l’Hpv è responsabile di diversi tumori, soprattutto di quello al collo dell’utero (seconda causa di morte “femminile” nei Paesi poveri), mentre l’83 per cento sa che può causare altre patologie dell’apparato genitale. Ma c’è anche tanta confusione: meno della metà collega il virus ai condilomi genitali e quasi il 70 per cento ritiene erroneamente che colpisca solo le donne. L’8 per cento crede addirittura che sia il virus responsabile dell’Aids, e il 7 per cento dell’epatite.Federico Tulli 04/11/2011www.terranews.it