RACCONTI & OPINIONI

In coma in barella per quattro giorni. Il caso limite del policlinico romano è un iceberg di una situazione nazionale


LA CONSEGUENZA DEI TAGLI ALLA SANITÀTanti hanno denunciato lo scandalo accaduto al Policlinico Umberto I, dove una donna in coma è stata lasciata sola su una barella per ben quattro giorni. Ma pochi dicono che la situazione gravissima, che riguarda i servizi della sanità sopratutto nelle regioni in 'rosso', è destinata anche a peggiorare se non si interverrà subito, ed è diretta conseguenza di una politica sanitaria fatta di tagli, spesso indiscriminati. «La sanità pubblica italiana - afferma Luigi Presenti, presidente dell'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi)- è allo stremo. Il caso verificatosi al Policlinico Umberto I di Roma è legato, come altri casi verificatisi di recente, alle ormai sempre più importanti riduzioni delle risorse per la sanità pubblica». Interviene anche il presidente della commissione d'Inchiesta sugli errori sanitari, Leoluca Orlando, secondo il quale «è importante sottolineare che i disagi riscontrati nel Lazio non sono un'eccezione, ma sono un male ormai endemico che si riscontra, in generale, anche nelle altre Regioni sottoposte a Piano di Rientro: Campania, Calabria, Sicilia». A questo proposito, Orlando definisce «drammatiche», ad esempio, «le condizioni del Pronto Soccorso del Cardarelli di Napoli, così come al Loreto Mare, dove pazienti parcheggiati in barella nei corridoi sono una costante e i dirigenti denunciano, da mesi, sovraccarico di lavoro e continua carenza di organico a fronte di un costante aumento degli accessi al Pronto Soccorso». Il «gravissimo episodio del Policlinico come quello del San Camillo, non è un caso isolato»: ad affermarlo l'Fp-Cgil e la Cgil Medici, spiegando che «tagliando in modo indiscriminato posti letto ospedalieri ma non si costruiscono reali alternative sul territorio aperte h24 a partire dalla valorizzazione di tutti i medici convenzionati».  21/02/2012