RACCONTI & OPINIONI

Vigliaccheria mediatica. Mentono sapendo di mentire e di poter contare su un controllo pressoché totale dei media.


La verità non ci piace? Nascondiamola. Ovvero quando un sondaggio fallisceChe triste storia per il Corriere della Sera, il quotidiano di Via Solferino si trova a dover fare i conti con lettrici e lettori consapevoli, che non hanno ingoiato le menzogne istituzionali sulla riforma del mercato del lavoro. E quando la verità è scomoda la si caccia via dalla pagina.Una storia misera che rende bene l'idea dello stato dell'informazione in Italia, per nulla superato con la caduta di Berlusconi. La cronaca è semplice, di mattina presto, il quotidiano on line lo fa quasi ogni giorno, è partito il solito sondaggio per captare la volontà dei lettori. La domanda è semplice: La Cgil indice 16 ore di sciopero per difendere l'articolo 18, siete favorevoli o contrari? E quì entriamo nel campo della grafica, un mestiere complesso. Dopo un paio d'ore i contrari allo sciopero risultavano essere la maggioranza, circa il 55% dei votanti, il 45 % favorevoli. Si arriva alla tarda mattinata e il divario rapidamente diminuisce, intorno alle 12 i contrari erano il 51% i favorevoli il 49%. Casualmente e in assenza di rilevanti notizie lo spazio grafico riservato al sondaggio diminuiva visibilmente. Alle 14 i favorevoli allo sciopero erano quasi il 57% i contrari il 43%. Sorpasso avvenuto con ampio margine. In serata la sorpresa, il sondaggio spariva dalla home page, votare risultava impossibile. A quel punto una rapida ricerca in rete e si svela l'arcano: oltre il 59,2% dei votanti al sondaggio hanno dichiarato di appoggiare lo sciopero Sondaggio da far sparire, risultato pericoloso, meglio continuare a far credere che con questa riforma calerà lo spread (peraltro oggi in salita) e usciremo tutti lieti e felici dalla crisi. Del resto, trovando scarsa contestazione anche da Repubblica si erano sparati in tema grandi colpi di cannone fino a dire che l'abrogazione dell'articolo 18 vale 200 punti di spread. Mentono sapendo di mentire e di poter contare su un controllo pressoché totale dei media. Ma le persone in carne e ossa hanno memoria e certe cialtroniaggini cadono nel fango, tanto da essere occultate.  Stefano Galieni22 marzo 2012